Direzione Distrettuale Antimafia
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Cronaca

La Bat ed Andria analizzate dalla DDA nel 1° semestre 2023

Vecchi e nuovi sodalizi criminali si contendono il controllo del territorio

Una attenta e cronologica analisi quella compiuta sulla criminalità nel nostro Paese per il primo semestre 2023 dalla Direzione Distrettuale Antimafia e resa nota oggi, martedì 18 giugno. Anche il territorio della provincia Barletta Andria Trani è stato radiografato con i suoi fenomeni criminali ed i clan legati al malaffare.

L'eterogeneo contesto criminale della provincia BAT si caratterizza per la coesistenza di clan storici sopravvissuti nel tempo e di gruppi criminali emergenti, animati da forte ambizione di potere, che subiscono le influenze esterne dei grandi sodalizi foggiani e baresi (società foggiana, malavita cerignolana e criminalità organizzata barese), che conservano forti interessi nell'area. La crescita, anche economica, di molti sodalizi sarebbe legato proprio alle proficue sinergie con i gruppi di altre province nella gestione di specifiche attività illecite.

Le consorterie della provincia BAT sono dedite alle più diversificate attività illecite quali quelle connesse ai reati predatori, alle estorsioni, all'usura, alla contraffazione, al contrabbando, allo spaccio ed al traffico di stupefacenti, nonché al riciclaggio di capitali illeciti, autoriciclaggio, reimpiego di proventi illeciti e intestazione fittizia di beni. Gli assalti ai portavalori e le rapine agli autotrasportatori, in particolare, ancorché in diminuzione nel semestre in corso, rappresentano attività altamente remunerative in termini economici e di affermazione ed autoesaltazione criminale. Altra tipologia delittuosa evidenziatasi più di recente è quella dei sequestri lampo in danno di imprenditori e facoltosi professionisti, fenomeno che aveva già afflitto la provincia negli
anni '90.

Questi ultimi sono stati efficacemente contrastati dalla tempestiva azione delle Forze di polizia e della Magistratura con operazioni eseguite nel semestre. In proposito, si è registrata la mirata e funzionale collaborazione tra i sodalizi della BAT e soggetti criminali contigui alla criminalità organizzata anche di altre province. Quello dei reati ai danni del settore agricolo rappresenta un vero e proprio terreno di incontro e sintesi tra criminalità comune ed organizzata, atteso che molti dei sodalizi della provincia perseguono questa peculiare tipologia di illecito, favorendolo o consentendolo al fine di esercitare il controllo del territorio e di reperire liquidità, sfruttandolo al contempo per agevolare la crescita criminale delle giovani leve. Oltre ai furti di prodotti e mezzi agricoli, si registrano numerosi danneggiamenti ed incendi di colture verosimilmente a scopo intimidatorio. Si tratta di segnali che farebbero pensare ad una criminalità che aspira ad un controllo capillare del territorio, anche attraverso l'imposizione di servizi di "protezione", ma che non disdegna di mirare all'acquisizione di aziende del settore, particolarmente appetibili ai fini delle attività di riciclaggio e per gli introiti derivanti dai finanziamenti pubblici di cui possono godere. Non sono mancati, nel semestre, incendi dolosi e danneggiamenti ai danni di esercizi commerciali e aziende oltre che atti intimidatori nei confronti di amministratori locali. Per le consorterie della BAT, il traffico di stupefacenti costituisce ancora la principale fonte di approvvigionamento economica il cui volume non accenna a subire nel tempo contrazioni. La cittadina di Andria, in particolare, continua a rappresentare uno strategico crocevia per lo smistamento sul territorio nazionale di ingenti quantitativi di stupefacente.
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