Calcio
Tradizione e modernità si fondono: nasce il nuovo logo della Fidelis Andria
E' stato presentato stamane all'hotel Ottagono; il presidente Lotito « E' l'unione di tutti gli stemmi storici del calcio andriese»
Andria - giovedì 22 agosto 2013
13.52
Un altro tassello si è aggiunto ad uno dei puzzle più complessi della storia calcistica andriese. Stamane, nella sala conferenze dell' hotel Ottagono, dopo l'iscrizione al campionato d'Eccellenza, la presentazione dei nuovi soci e società, dopo le tante vicissitudini, si è giunti al momento in cui si presenta il nuovo volto, veste, simbolo (chiamatelo come volete) del calcio andriese: il logo. Lo stemma è, almeno a livello ideologico, la cosa più importante in una società sportiva. Racchiude in sé l'apparenza e allo stesso tempo l'identità di una squadra, dei tifosi, di una città ed infine di una storia.
Una storia, la storia. Perché è proprio di qui che si è voluto partite. Racchiudere in un solo disegno il passato, passando dal presente per infine dare uno sguardo al futuro. Fondere ciò che è stato e soprattutto ciò che sarà di una squadra che, come affermano incostantemente i massimi esponenti della società, parcheggia nei campionati dilettantistici.
Ma da dove nasce questo stemma e da cosa è costituito? «Lo stemma nasce dalla fusione di tutti i loghi precedenti del calcio andriese - spiega il presidente Lotito - Si è partiti analizzando il primo del 1971, sino all'ultimo, dell'Andria Bat, che ha purtroppo chiuso l'era calcistica professionistica andriese».
Il logo è stato realizzato dal grafico Biagio Sardano, con la supervisione di Giovanni Lorusso. A spiegare appunto, graficamente, il logo è proprio lo stesso Sardano «Io non sono mai contento di quello che realizzo ed è per questo che il logo sicuramente sarà esposto a piccole variazioni nel corso del tempo. Simbolicamente si è voluto racchiudere, in un solo disegno, tutto il mondo calcistico andriese. Nel rampantismo del leone, rappresentato dalle zampe, si è voluto unire la modernità con la tradizione. Una tradizione che purtroppo si è persa nel corso degli anni. Il tutto racchiuso in un Ottagono, simbolo di Andria, allo stesso tempo richiamo al nome Fidelis e infine simbolo di rinascita».
Insomma, tradizione e modernità sono le parole chiavi per un logo che racchiude in sé la storia intera di una città. Una storia da riprendere fra le mani, portare sul campo e giocarsela. Perché il nome Fidelis è sinonimo di storia, contornato da piccole glorie e soddisfazioni. E perché, infine e soprattutto, «Andria fidelis, nostri affixa medullis».
Una storia, la storia. Perché è proprio di qui che si è voluto partite. Racchiudere in un solo disegno il passato, passando dal presente per infine dare uno sguardo al futuro. Fondere ciò che è stato e soprattutto ciò che sarà di una squadra che, come affermano incostantemente i massimi esponenti della società, parcheggia nei campionati dilettantistici.
Ma da dove nasce questo stemma e da cosa è costituito? «Lo stemma nasce dalla fusione di tutti i loghi precedenti del calcio andriese - spiega il presidente Lotito - Si è partiti analizzando il primo del 1971, sino all'ultimo, dell'Andria Bat, che ha purtroppo chiuso l'era calcistica professionistica andriese».
Il logo è stato realizzato dal grafico Biagio Sardano, con la supervisione di Giovanni Lorusso. A spiegare appunto, graficamente, il logo è proprio lo stesso Sardano «Io non sono mai contento di quello che realizzo ed è per questo che il logo sicuramente sarà esposto a piccole variazioni nel corso del tempo. Simbolicamente si è voluto racchiudere, in un solo disegno, tutto il mondo calcistico andriese. Nel rampantismo del leone, rappresentato dalle zampe, si è voluto unire la modernità con la tradizione. Una tradizione che purtroppo si è persa nel corso degli anni. Il tutto racchiuso in un Ottagono, simbolo di Andria, allo stesso tempo richiamo al nome Fidelis e infine simbolo di rinascita».
Insomma, tradizione e modernità sono le parole chiavi per un logo che racchiude in sé la storia intera di una città. Una storia da riprendere fra le mani, portare sul campo e giocarsela. Perché il nome Fidelis è sinonimo di storia, contornato da piccole glorie e soddisfazioni. E perché, infine e soprattutto, «Andria fidelis, nostri affixa medullis».