Calcio
"Dirty Soccer": vasta operazione sul calcioscommesse in Lega Pro e Serie D
Dirigenti del Brindisi e calciatori della Puteolana fermati. Tra le sfide c'è anche Andria - Puteolana
Andria - martedì 19 maggio 2015
09.50
Non c'è pace nel calcio italiano. A tre anni dall'ultimo caso che ha coinvolto squadre di Serie A e Serie B ecco che scoppia un altro scandalo legato al calcioscommesse con compagini di Lega Pro e Serie D.
L'operazione della Polizia di Stato, denominata "Dirty Soccer", è partita nella notte ed ha portato all'arresto di 50 persone tra calciatori, dirigenti e presidenti di circa 30 club coinvolti, ma oltre 70 sono gli indagati. L'inchiesta è coordinata dalla Dda di Catanzaro e dallo Sco di Roma. L'accusa è di associazione per delinquere finalizzata alla frode calcistica. Tra gli arresti alcuni personaggi di spicco di società della serie D girone H: a finire nella rete degli inquirenti ci sarebbero Antonio e Giorgio Flora, rispettivamente Presidente e Vice Presidente del Brindisi, Vito Morisco, sempre del Brindisi, Savino Daleno, consulente di mercato dei brindisini e barlettano di nascita, William Carotenuto, calciatore del San Severo, oltre a Pasquale Izzo ed Emanuele Marzocchi, entrambi calciatori della Puteolana. Tra le sfide, invece, al momento sembrerebbero esser sotto la lente di ingrandimento, Monopoli - Puteolana del 2 novembre, Brindisi - San Severo del 23 novembre, Fidelis Andria - Puteolana del 23 novembre e Pomigliano – Brindisi del 14 novembre. Ci sarebbe anche una sfida degli azzurri, dunque, tra le gare sospette anche se il condizionale è d'obbligo ed al momento nulla fa presagire ad un eventuale coinvolgimento di calciatori o dirigenti della società andriese. In Lega Pro, particolarmente delicata, invece, dovrebbe esser la posizione dell'allenatore Ninni Corda che risulta essere tra gli arrestati. Tre dovrebbero esser le gare dei biancorossi interessate dalle indagini: Barletta-Catanzaro, del 1 aprile 2015, Aversa Normanna-Barletta dell'11 aprile 2015 e Barletta-Vigor Lamezia, del 19 aprile 2015.
Ulteriori aggiornamenti:
Ore 11.30 - La Fidelis Andria risponde seccamente attraverso un comunicato per dirsi assolutamente estranea alla vicenda: «La Fidelis Andria è venuta a conoscenza stamane di quanto riportato da alcune testate giornalistiche e siti di informazione online in merito a numerosi arresti operati in tutta Italia per l'ennesimo scandalo di "calcio scommesse". Secondo alcune di tali fonti, tra le partite "incriminate" ci sarebbe Fidelis Andria – Puteolana del 23/11/2014. È evidente, in quanto emerge inequivocabilmente dall'elenco degli arrestati (unico elemento inoppugnabile sulla vicenda) che alcun coinvolgimento vi è stato da parte della Fidelis Andria in quanto nessun proprio tesserato risulta implicato. La Fidelis Andria invita dunque gli addetti ai lavori a non strumentalizzare ulteriormente tale penosa vicenda che non ci riguarda e diffida chiunque dall'accostare ad essa il nome del nostro club. In caso contrario saremo costretti ad utilizzare qualsiasi strumento legale per porre rimedio al danno d'immagine arrecato».
Ore 14.00 - Tocca anche Genova l'inchiesta 'Dirty soccer' della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. Agenti della squadra mobile genovese hanno perquisito l'abitazione di Giuseppe Perpignano, imprenditore di 49 anni, attualmente presidente del Barletta Calcio ed ex presidente del Bogliasco e poi del "Rapallo Bogliasco" società di serie D e Massimiliano Solidoro, 42 anni, ex giocatore dilettante e collaboratore tecnico del Savona. I due sono accusati di frode sportiva. La squadra mobile ha arrestato anche un calciatore ghanese del Santarcangelo, club della provincia di Rimini del Girone B di Lega Pro. Il calciatore si trovava a Genova per motivi personali e qui è stato fermato.
L'operazione della Polizia di Stato, denominata "Dirty Soccer", è partita nella notte ed ha portato all'arresto di 50 persone tra calciatori, dirigenti e presidenti di circa 30 club coinvolti, ma oltre 70 sono gli indagati. L'inchiesta è coordinata dalla Dda di Catanzaro e dallo Sco di Roma. L'accusa è di associazione per delinquere finalizzata alla frode calcistica. Tra gli arresti alcuni personaggi di spicco di società della serie D girone H: a finire nella rete degli inquirenti ci sarebbero Antonio e Giorgio Flora, rispettivamente Presidente e Vice Presidente del Brindisi, Vito Morisco, sempre del Brindisi, Savino Daleno, consulente di mercato dei brindisini e barlettano di nascita, William Carotenuto, calciatore del San Severo, oltre a Pasquale Izzo ed Emanuele Marzocchi, entrambi calciatori della Puteolana. Tra le sfide, invece, al momento sembrerebbero esser sotto la lente di ingrandimento, Monopoli - Puteolana del 2 novembre, Brindisi - San Severo del 23 novembre, Fidelis Andria - Puteolana del 23 novembre e Pomigliano – Brindisi del 14 novembre. Ci sarebbe anche una sfida degli azzurri, dunque, tra le gare sospette anche se il condizionale è d'obbligo ed al momento nulla fa presagire ad un eventuale coinvolgimento di calciatori o dirigenti della società andriese. In Lega Pro, particolarmente delicata, invece, dovrebbe esser la posizione dell'allenatore Ninni Corda che risulta essere tra gli arrestati. Tre dovrebbero esser le gare dei biancorossi interessate dalle indagini: Barletta-Catanzaro, del 1 aprile 2015, Aversa Normanna-Barletta dell'11 aprile 2015 e Barletta-Vigor Lamezia, del 19 aprile 2015.
Ulteriori aggiornamenti:
Ore 11.30 - La Fidelis Andria risponde seccamente attraverso un comunicato per dirsi assolutamente estranea alla vicenda: «La Fidelis Andria è venuta a conoscenza stamane di quanto riportato da alcune testate giornalistiche e siti di informazione online in merito a numerosi arresti operati in tutta Italia per l'ennesimo scandalo di "calcio scommesse". Secondo alcune di tali fonti, tra le partite "incriminate" ci sarebbe Fidelis Andria – Puteolana del 23/11/2014. È evidente, in quanto emerge inequivocabilmente dall'elenco degli arrestati (unico elemento inoppugnabile sulla vicenda) che alcun coinvolgimento vi è stato da parte della Fidelis Andria in quanto nessun proprio tesserato risulta implicato. La Fidelis Andria invita dunque gli addetti ai lavori a non strumentalizzare ulteriormente tale penosa vicenda che non ci riguarda e diffida chiunque dall'accostare ad essa il nome del nostro club. In caso contrario saremo costretti ad utilizzare qualsiasi strumento legale per porre rimedio al danno d'immagine arrecato».
Ore 14.00 - Tocca anche Genova l'inchiesta 'Dirty soccer' della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. Agenti della squadra mobile genovese hanno perquisito l'abitazione di Giuseppe Perpignano, imprenditore di 49 anni, attualmente presidente del Barletta Calcio ed ex presidente del Bogliasco e poi del "Rapallo Bogliasco" società di serie D e Massimiliano Solidoro, 42 anni, ex giocatore dilettante e collaboratore tecnico del Savona. I due sono accusati di frode sportiva. La squadra mobile ha arrestato anche un calciatore ghanese del Santarcangelo, club della provincia di Rimini del Girone B di Lega Pro. Il calciatore si trovava a Genova per motivi personali e qui è stato fermato.