Calcio
Nuova Andria, Carbutti: «Siamo un motore diesel, verremo fuori alla distanza»
Il presidente biancoazzurro analizza la prima parte di stagione
Andria - venerdì 20 novembre 2015
Che non sarebbe stato semplice affrontare il campionato di Prima Categoria con una squadra giovanissima lo si sapeva da tempo, ma che nulla avrebbe tolto il sorriso al presidente della Nuova Andria Vincenzo Carbutti, dopo la prima deludente parte di stagione, in pochi se lo sarebbero aspettato. Il team allenato da Sinisi, impelagato nella zona bassa della classifica, guarda al futuro con la fiducia di sempre. Lo stesso Carbutti è convinto che lavorare bene con i giovani è l'unico modo per venir fuori da una situazione complicata.
«Se guardiamo la classifica - esordisce Carbutti - non è un bilancio positivissimo però sappiamo che la nostra squadra è un motore diesel e quindi verrà fuori alla distanza. Stiamo facendo un ottimo lavoro con i giovani ai quali manca un pizzico di esperienza che può fare la differenza in certe occasioni, ma tutto sommato possiamo guardare al futuro sempre lavorando con i giovani».
Il presidente del sodalizio biancoazzurro difficilmente farà ricorso alla fine invernale di mercato.
E' difficile che ciò accada - spiega il numero uno della Nuova Andria - questa società vive esclusivamente attingendo dal proprio settore giovanile. Naturalmente tutto può succedere, non mettiamo mai dei paletti davanti, nulla di più strano che qualcosa riusciamo a farla, non è nei nostri progetti, non è nei nostri programmi, ma stiamo li alla finestra guardano un po cosa accade attorno a noi».
Di positivo c'è finalmente la possibilità di poter tornare a giocare ad Andria, sul terreno del campo Fidelis.
«Finalmente siamo ritornati a casa, se campi Fidelis si può chiamare casa - ammette Carbutti - noi contiamo di ritornare a casa nostra, lo stadio Sant'Angelo dei Ricchi, però un importante passo avanti lo si è fatto, perchè i campi di proprietà della famiglia Fuzio ci sono stati in gestione e quindi stiamo rimettendo a nuovo una struttura totalmente abbandonata ormai da aprile scorso. Per cui grandi lavori, grandi investimenti che la nostra piccola società sta mettendo in atto però d'altro canto senza strutture non si va da nessuna parte. Ad inizio stagione eravamo costretti a giocare le gare casalinghe a Trani e poi cercare di farci ospitare dalle città limitrofe, adesso invece possiamo programmare con tranquillità i lavori con la prima squadra e le formazioni del settore giovanile»
Domenica la Nuova Andria, bisognosa di punti, scenderà in campo nel match casalingo contro il gnegne. Una gara che i ragazzi di Sinisi vogliono vincere a tutti costi.
«Quest'anno non siamo abituati tanto a vincere - sorride Carbutti - ma adesso dobbiamo iniziare a fare del nostro campo Fidelis il nostro fortino. La prima partita è andata benissimo e domenica abbiamo una partita molto importante contro lo SportMania Cerignola, una squadra che sappiamo essere attrezzata per questo campionato e ovviamente si trovano in una posizione di classifica migliore della nostra. E' una partita importante, un crocevia determinante per il nostro prosieguo di campionato, soprattutto dopo la prestazione di Spinazzola dove al cospetto di un'autentica corazzata, i nostri ragazzi hanno ben figurato. Noi ce la giocheremo fino alla fine - conclude il presidente della Nuova Andria - per uscire fuori dal pantano in cui ci troviamo».
«Se guardiamo la classifica - esordisce Carbutti - non è un bilancio positivissimo però sappiamo che la nostra squadra è un motore diesel e quindi verrà fuori alla distanza. Stiamo facendo un ottimo lavoro con i giovani ai quali manca un pizzico di esperienza che può fare la differenza in certe occasioni, ma tutto sommato possiamo guardare al futuro sempre lavorando con i giovani».
Il presidente del sodalizio biancoazzurro difficilmente farà ricorso alla fine invernale di mercato.
E' difficile che ciò accada - spiega il numero uno della Nuova Andria - questa società vive esclusivamente attingendo dal proprio settore giovanile. Naturalmente tutto può succedere, non mettiamo mai dei paletti davanti, nulla di più strano che qualcosa riusciamo a farla, non è nei nostri progetti, non è nei nostri programmi, ma stiamo li alla finestra guardano un po cosa accade attorno a noi».
Di positivo c'è finalmente la possibilità di poter tornare a giocare ad Andria, sul terreno del campo Fidelis.
«Finalmente siamo ritornati a casa, se campi Fidelis si può chiamare casa - ammette Carbutti - noi contiamo di ritornare a casa nostra, lo stadio Sant'Angelo dei Ricchi, però un importante passo avanti lo si è fatto, perchè i campi di proprietà della famiglia Fuzio ci sono stati in gestione e quindi stiamo rimettendo a nuovo una struttura totalmente abbandonata ormai da aprile scorso. Per cui grandi lavori, grandi investimenti che la nostra piccola società sta mettendo in atto però d'altro canto senza strutture non si va da nessuna parte. Ad inizio stagione eravamo costretti a giocare le gare casalinghe a Trani e poi cercare di farci ospitare dalle città limitrofe, adesso invece possiamo programmare con tranquillità i lavori con la prima squadra e le formazioni del settore giovanile»
Domenica la Nuova Andria, bisognosa di punti, scenderà in campo nel match casalingo contro il gnegne. Una gara che i ragazzi di Sinisi vogliono vincere a tutti costi.
«Quest'anno non siamo abituati tanto a vincere - sorride Carbutti - ma adesso dobbiamo iniziare a fare del nostro campo Fidelis il nostro fortino. La prima partita è andata benissimo e domenica abbiamo una partita molto importante contro lo SportMania Cerignola, una squadra che sappiamo essere attrezzata per questo campionato e ovviamente si trovano in una posizione di classifica migliore della nostra. E' una partita importante, un crocevia determinante per il nostro prosieguo di campionato, soprattutto dopo la prestazione di Spinazzola dove al cospetto di un'autentica corazzata, i nostri ragazzi hanno ben figurato. Noi ce la giocheremo fino alla fine - conclude il presidente della Nuova Andria - per uscire fuori dal pantano in cui ci troviamo».