Volley
L'Audax torna in serie D, Paradiso: «Il progetto prosegue»
La retrocessione sabato scorso dopo la sconfitta con il Cuti Volley
Andria - venerdì 15 maggio 2015
09.20
«Il progetto prosegue perchè la nostra idea è quella di raccontare un volley diverso, un volley che parte dalla necessità di educare allo sport, di formare donne e uomini alle regole ed alla vita ancor prima che alla tecnica, di saper gioire per le vittorie e saper comprendere le sconfitte». Sono le parole di Nicola Paradiso, Presidente dell'Audax Volley di Andria, che sabato scorso al Palasport di Corso Germania ha perso per 0 a 3 contro il Cuti Volley di Capurso, retrocedendo in serie D dopo un solo anno nell'elite della pallavolo regionale. La sconfitta delle ragazze di Elisabetta Cestino è stata accolta con qualche lacrima ma anche con la consapevolezza di aver dato tutto in una stagione in cui le giovanissime atlete dell'Audax si sono confrontate con palcoscenici e pallavoliste di grande livello.
«La nostra è stata una vera e propria scommessa - ha detto Paradiso al termine del match - sapevamo perfettamente che sarebbe stata una stagione complicata dal punto di vista dei risultati e siamo rimasti in corsa per un posto nei play-out sino all'ultima giornata. Quindi non la ritengo una stagione negativa, considerato anche che praticamente tutte le atlete, tranne Germoglio, erano alla primissima esperienza in questa categoria e soprattutto la media età è stata la più bassa di tutto il girone». L'Audax, infatti, ha disputato la stagione con ragazze, praticamente tutte, provenienti dal proprio settore giovanile, dalla lunga trafila di una formazione pallavolistica ed umana, partita da lontano e che in pochissimi anni ha permesso di scalare tutti i campionati provinciali e regionali sino alla Serie C.
«Io non posso che ringraziare con un ideale forte abbraccio tutte le atlete, ma anche i tecnici Elisabetta Cestino e Licia Romano oltre ai tecnici delle piccoline e lo staff di preparazione atletica, per arrivare ai dirigenti ed agli sponsor oltre allo staff medico. Il futuro ora è scritto nel nostro progetto - ha ricordato Paradiso - questa stagione ci ha insegnato tantissimo, ha permesso di realizzare un'esperienza unica che sicuramente vorremo ripetere in futuro, nei prossimi giorni abbiamo già le prime riunioni per programmare la prossima annata. Abbiamo tanta voglia di ripartire senza dimenticare le piccolissime dell'Under 13 che hanno raggiunto un traguardo importantissimo e storico, una delle tante soddisfazioni della stagione».
«La nostra è stata una vera e propria scommessa - ha detto Paradiso al termine del match - sapevamo perfettamente che sarebbe stata una stagione complicata dal punto di vista dei risultati e siamo rimasti in corsa per un posto nei play-out sino all'ultima giornata. Quindi non la ritengo una stagione negativa, considerato anche che praticamente tutte le atlete, tranne Germoglio, erano alla primissima esperienza in questa categoria e soprattutto la media età è stata la più bassa di tutto il girone». L'Audax, infatti, ha disputato la stagione con ragazze, praticamente tutte, provenienti dal proprio settore giovanile, dalla lunga trafila di una formazione pallavolistica ed umana, partita da lontano e che in pochissimi anni ha permesso di scalare tutti i campionati provinciali e regionali sino alla Serie C.
«Io non posso che ringraziare con un ideale forte abbraccio tutte le atlete, ma anche i tecnici Elisabetta Cestino e Licia Romano oltre ai tecnici delle piccoline e lo staff di preparazione atletica, per arrivare ai dirigenti ed agli sponsor oltre allo staff medico. Il futuro ora è scritto nel nostro progetto - ha ricordato Paradiso - questa stagione ci ha insegnato tantissimo, ha permesso di realizzare un'esperienza unica che sicuramente vorremo ripetere in futuro, nei prossimi giorni abbiamo già le prime riunioni per programmare la prossima annata. Abbiamo tanta voglia di ripartire senza dimenticare le piccolissime dell'Under 13 che hanno raggiunto un traguardo importantissimo e storico, una delle tante soddisfazioni della stagione».