Calcio
Fidelis, Montemurro: «Andria una piazza dove si può e si deve fare calcio»
Prime parole in azzurro del neo Presidente. Con lui Aldo Roselli e Fabio Sperduti
Andria - venerdì 19 giugno 2015
21.09
All'uscita dalla sala gremita del Cristal Palace Hotel di Andria c'erano oltre 300 tifosi a riempire di cori ed abbracci il neo presidente della Fidelis Andria, Paolo Montemurro. All'interno, invece, una lunghissima conferenza stampa in cui sono stati tracciati i passaggi effettuati durante questo periodo di intense trattative e "cene" propiziatorie. Tanto calore ripagato dalla voglia di programmare e rendere la neo società Fidelis un modello del calcio italiano: «Non possiamo che partire dal principio e cioè dal ringraziamento ai soci che hanno portato nuovamente la Fidelis in due anni in Lega Pro - ha detto Paolo Montemurro - poi Nicola Giorgino, il Sindaco di Andria. E' un ammaliatore e con la sua genuinità è riuscito subito a farmi decidere. Andria è la quarta città calcistica pugliese è una piazza dove si può e si deve fare calcio».
Tanti i momenti di particolare emozione per le presenze che hanno fatto rivivere gli storici traguardi raggiunti con l'ex Presidente della Fidelis, Franco Fuzio, che è stato accolto da un lunghissimo applauso e che ha scherzato con i tifosi prima di lanciare un suo personale consiglio al neo patron: «La piazza andriese è molto calda - ha detto Fuzio - e penso che questo già lo sappia Paolo Montemurro. Ora dopo 18 anni in cui ne abbiamo passate di belle e di brutte posso solo dire al neo Presidente che questa piazza non vuole essere presa in giro. Ai tifosi, invece, dico che questo è già un miracolo viste le difficoltà di questo momento. Quindi state vicini alla nuova società è un impegno gravoso». Tanti i temi trattati da Montemurro a partire da quello che sarà il progetto Fidelis: «L'apporto economico è scontato - ha detto l'imprenditore barese - solo per iscrivere la squadra, qualche pregresso che c'era e non ci siamo ancora mossi balla già un milione di euro. Prima va fatta un'attenta programmazione economica e poi va riorganizzata tutta la società. Se ci metti solo il cuore ci si rovina perchè i soldi finiscono, basti vedere il Benevento che in sette anni ha speso quasi 80 milioni di euro e non ha vinto nulla. I soldi sono importanti ma la programmazione è tutto». Idee chiare anche sul ruolo di una società calcistica: «Noi stiamo acquistando un'azienda che non è un'azienda normale - ha detto Montemurro - ma è un'azienda che ha una forte partecipazione pubblica. Del nostro operato dobbiamo dar conto ai tifosi che fanno sacrifici per seguire questa realtà e la loro squadra del cuore. Stiamo già lavorando come un gruppo che si va creando e che si cementifica giorno dopo giorno. Io posso subito promettere che vogliamo far iniziare a far parlare subito di Andria, serietà, capacità economica e management. Andria sarà un piccolo modello da seguire proprio partendo dalla base». Tanti i contatti avuti in questo periodo, l'ultimo proprio stamane con il Taranto ma nulla di concreto e tutti gli inviti rifiutati.
Ma è Fabio Sperduti, preside del Liceo Sportivo di Bari, a raccontare i passaggi formali ed informali che hanno portato all'avvicinamento di Montemurro alla Fidelis: «E' partito tutto con l'avvicinamento da parte di Gianni Pistillo e Francesco Lotito che ho incontrato a scuola. Mi hanno aiutato in passato per alcuni progetti con le giovanili e questa volta mi hanno chiesto di dargli una mano. Così con due cene è stato coinvolto in modo entusiasta Montemurro». Fabio Sperduti, neo responsabile del Settore Giovanile ha le idee chiare: «Noi vogliamo formare uomini e giocatori per la prima squadra non chiederemo mai di entrare in campo solo per vincere - ha detto Sperduti - Abbiamo affidato la Beretti ad un signore importantissimo come Corrado Cotta. Per lui infinita esperienza con il Milan e tra tre anni sogniamo di avere i primi calciatori andriesi pronti per la prima squadra». Obiettivi futuri che Montemurro ha scelto di far raccontare anche ad Aldo Roselli che sarà il nuovo Direttore Generale: «Dopo due stagioni con promozione - ha detto Roselli - i tifosi si aspettano di vincere. Ma la Lega Pro è un campionato diverso. Dobbiamo programmare con attenzione ed oculatezza, poi nessuno entra in campo per perdere». Lo stesso Roselli ha ribadito un progetto triennale: «Un team ed una squadra compatta - ha detto Roselli - questo vogliamo. Una sinergia incredibile e collaboreremo per mettere in campo tutta la nostra esperienza partendo dai soci storici e da chi ha portato la Fidelis in Lega Pro. Un programma triennale con tanta voglia di far bene, un piano industriale in cui chiaramente una grossa mano c'è la danno i tifosi».
Un contratto stipulato già con Pierfrancesco Barletta, braccio destro dell'Inter, per quel che riguarda l'organizzazione di eventi che accompagneranno il brand Fidelis ed in particolare la struttura sportiva andriese. Un coro unanime è quello della vecchia proprietà rimasta all'interno del sodalizio con il 35% delle quote: «Oggi abbiamo dato un futuro serio a questa società - ha detto Francesco Fiore, vice presidente della Fidelis - un pizzico di rammarico per il mancato coinvolgimento da parte degli imprenditori andriesi che non hanno risposto all'appello. Ma credo che oggi è davvero un giorno importante per questa società e noi ne siamo orgogliosi come siamo orgogliosi di quanto fatto in questi due anni. Grazie a tutti». Massimo sostegno anche da parte dell'Amministrazione Comunale guidata da Nicola Giorgino, decisivo per completare l'iter: «Siamo contentissimi e crediamo di aver dato un vero e serio futuro alla Fidelis - ha detto Giorgino - ora abbiamo già avviato alcune progettualità in simbiosi ma priorità resta quella di sistemare i distinti del "Degli Ulivi" che saranno sistemati in due tempi anche se già abbiamo cominciato ad approntare tutto per restituire la piena fruibilità a tutti».
Tanti i momenti di particolare emozione per le presenze che hanno fatto rivivere gli storici traguardi raggiunti con l'ex Presidente della Fidelis, Franco Fuzio, che è stato accolto da un lunghissimo applauso e che ha scherzato con i tifosi prima di lanciare un suo personale consiglio al neo patron: «La piazza andriese è molto calda - ha detto Fuzio - e penso che questo già lo sappia Paolo Montemurro. Ora dopo 18 anni in cui ne abbiamo passate di belle e di brutte posso solo dire al neo Presidente che questa piazza non vuole essere presa in giro. Ai tifosi, invece, dico che questo è già un miracolo viste le difficoltà di questo momento. Quindi state vicini alla nuova società è un impegno gravoso». Tanti i temi trattati da Montemurro a partire da quello che sarà il progetto Fidelis: «L'apporto economico è scontato - ha detto l'imprenditore barese - solo per iscrivere la squadra, qualche pregresso che c'era e non ci siamo ancora mossi balla già un milione di euro. Prima va fatta un'attenta programmazione economica e poi va riorganizzata tutta la società. Se ci metti solo il cuore ci si rovina perchè i soldi finiscono, basti vedere il Benevento che in sette anni ha speso quasi 80 milioni di euro e non ha vinto nulla. I soldi sono importanti ma la programmazione è tutto». Idee chiare anche sul ruolo di una società calcistica: «Noi stiamo acquistando un'azienda che non è un'azienda normale - ha detto Montemurro - ma è un'azienda che ha una forte partecipazione pubblica. Del nostro operato dobbiamo dar conto ai tifosi che fanno sacrifici per seguire questa realtà e la loro squadra del cuore. Stiamo già lavorando come un gruppo che si va creando e che si cementifica giorno dopo giorno. Io posso subito promettere che vogliamo far iniziare a far parlare subito di Andria, serietà, capacità economica e management. Andria sarà un piccolo modello da seguire proprio partendo dalla base». Tanti i contatti avuti in questo periodo, l'ultimo proprio stamane con il Taranto ma nulla di concreto e tutti gli inviti rifiutati.
Ma è Fabio Sperduti, preside del Liceo Sportivo di Bari, a raccontare i passaggi formali ed informali che hanno portato all'avvicinamento di Montemurro alla Fidelis: «E' partito tutto con l'avvicinamento da parte di Gianni Pistillo e Francesco Lotito che ho incontrato a scuola. Mi hanno aiutato in passato per alcuni progetti con le giovanili e questa volta mi hanno chiesto di dargli una mano. Così con due cene è stato coinvolto in modo entusiasta Montemurro». Fabio Sperduti, neo responsabile del Settore Giovanile ha le idee chiare: «Noi vogliamo formare uomini e giocatori per la prima squadra non chiederemo mai di entrare in campo solo per vincere - ha detto Sperduti - Abbiamo affidato la Beretti ad un signore importantissimo come Corrado Cotta. Per lui infinita esperienza con il Milan e tra tre anni sogniamo di avere i primi calciatori andriesi pronti per la prima squadra». Obiettivi futuri che Montemurro ha scelto di far raccontare anche ad Aldo Roselli che sarà il nuovo Direttore Generale: «Dopo due stagioni con promozione - ha detto Roselli - i tifosi si aspettano di vincere. Ma la Lega Pro è un campionato diverso. Dobbiamo programmare con attenzione ed oculatezza, poi nessuno entra in campo per perdere». Lo stesso Roselli ha ribadito un progetto triennale: «Un team ed una squadra compatta - ha detto Roselli - questo vogliamo. Una sinergia incredibile e collaboreremo per mettere in campo tutta la nostra esperienza partendo dai soci storici e da chi ha portato la Fidelis in Lega Pro. Un programma triennale con tanta voglia di far bene, un piano industriale in cui chiaramente una grossa mano c'è la danno i tifosi».
Un contratto stipulato già con Pierfrancesco Barletta, braccio destro dell'Inter, per quel che riguarda l'organizzazione di eventi che accompagneranno il brand Fidelis ed in particolare la struttura sportiva andriese. Un coro unanime è quello della vecchia proprietà rimasta all'interno del sodalizio con il 35% delle quote: «Oggi abbiamo dato un futuro serio a questa società - ha detto Francesco Fiore, vice presidente della Fidelis - un pizzico di rammarico per il mancato coinvolgimento da parte degli imprenditori andriesi che non hanno risposto all'appello. Ma credo che oggi è davvero un giorno importante per questa società e noi ne siamo orgogliosi come siamo orgogliosi di quanto fatto in questi due anni. Grazie a tutti». Massimo sostegno anche da parte dell'Amministrazione Comunale guidata da Nicola Giorgino, decisivo per completare l'iter: «Siamo contentissimi e crediamo di aver dato un vero e serio futuro alla Fidelis - ha detto Giorgino - ora abbiamo già avviato alcune progettualità in simbiosi ma priorità resta quella di sistemare i distinti del "Degli Ulivi" che saranno sistemati in due tempi anche se già abbiamo cominciato ad approntare tutto per restituire la piena fruibilità a tutti».