Luca D'Angelo, tecnico Fidelis Andria
Luca D'Angelo, tecnico Fidelis Andria
Calcio

Fidelis, ecco Luca D'Angelo: circa 300 tifosi per il neo tecnico

«La pagnotta deve esser dura da conquistare qui ad Andria»

«La pagnotta deve esser dura da conquistare qui ad Andria». E' il carattere e lo spirito che contraddistingue il neo tecnico della Fidelis Andria, Luca D'Angelo, 44enne pescarese, proveniente dalle due stagioni appena trascorse alla guida dell'Alessandria. Un passaggio tra nord e sud che non spaventa affatto il trainer azzurro presentato nella Villa Comunale andriese nei pressi dello Stadio "Degli Ulivi" alla presenza di circa 300 tifosi: «Vi ringrazio per l'accoglienza sulla fiducia - ha esordito D'Angelo - quando giocavo e dovevo venire qui ad Andria già dal martedì pensavo che sarebbe stata dura venire a giocare ad Andria. E così dovrà essere anche in futuro per le altre squadre grazie soprattutto al pubblico oltre che alla determinazione della mia squadra. Ho giocato spesso al sud - ha proseguito D'Angelo - e la pressione deve diventare l'adrenalina pura per un giocatore. Spero di avere tanta gente allo stadio io non uso molte parole ma lavoro molto in campo. Con la società siamo sulla stessa lunghezza d'onda, abbiamo un'idea di calcio giusta e il fatto che ad Andria ci sia la giusta pressione mi ha fatto naturalmente accettare».

Un po' schivo ed evidentemente emozionato sarà lui a scrivere questo passaggio importante per le sorti della Fidelis Andria del nuovo corso di Paolo Montemurro. Sui nomi dei prossimi componenti della rosa la massima riservatezza: «Abbiamo iniziato a discutere con il direttore Doronzo su quelle che saranno le mosse da approntare per la prossima rosa, ma noi faremo le cose con calma - ha ribadito D'Angelo - ho fatto delle richieste ma vedremo non sono integralista ed adatterò il modulo ai giocatori che avremo in rosa. Posso dire che faremo divertire i tifosi che pagano il biglietto ma non voglio fare proclami i giocatori suderanno molto per questa maglia». Il gruppo dei "baresi" sarà al centro delle trattative che potrebbero consentire ad un nucleo di atleti dello scorso anno di rimanere alla Fidelis ma è ancora presto per parlarne: «Sono valutazioni che stiamo facendo - ha detto D'Angelo - a loro ed a Favarin deve andare il ringraziamento più importante per aver riportato la Fidelis dove merita. Noi ora stiamo valutando caso per caso». Sosa e Taddei, entrambi all'Alessandria e fedelissimi del tecnico pescarese, potrebbero esser due delle richieste: «Sono due ottimi atleti - ha concluso D'Angelo - potrebbero esser un gran colpo per noi».

Domani, tuttavia, è previsto l'incontro del Direttore Sportivo Piero Doronzo con il procuratore di cinque elementi della passata stagione, atleti del calibro di Allegrini, Cilli, Strambelli, Piccinni e Moscelli. Poi sarà la volta dello scioglimento del caso Matera prima di avviare diverse altre trattative: «Io non posso che chiedere ai tifosi di stare vicino al tecnico ed alla squadra che poi è la vostra squadra - ha detto Doronzo - cercheremo di fare meno errori possibili ma se limiamo gli errori al massimo credo possiamo dirci soddisfatti. Luca D'Angelo è stata la prima scelta di quel tipo di profilo che avevamo immaginato, lui potrà essere una figura fondamentale del percorso che stiamo per intraprendere. Se superiamo insieme le difficoltà ci toglieremo belle soddisfazioni». La scelta di D'Angelo per un motivo ben preciso: «Quando giocava a calcio è sempre stato capitano - ha detto Doronzo - la personalità non manca e se lui porta il suo carisma nello spogliatoio sarà un ottimo risultato. Allestiremo una squadra per consolidare la categoria, a noi non piace perdere piace vincere ma dobbiamo programmare - ha concluso Doronzo - chi non regge la pressione può cambiare mestiere».
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