Calcio
Fidelis, D'Angelo: «Il Matera squadra temibile, noi determinati»
Il tecnico andriese alla vigilia del match di lunedì sera in lucania
Andria - domenica 24 gennaio 2016
09.40
La Fidelis Andria è attesa, lunedì sera, dalla temibile sfida in terra lucana contro il Matera. Dal 5 dicembre scorso, e cioè dalla 14^ giornata vinta in casa contro la Paganese per 2 a 1, la formazione di Padalino vince in modo consecutivo. Ha battuto nell'ordine l'Ischia, la Lupa Castelli Romani, il Monopoli, e l'Akragas balzando in sesta posizione in classifica a quota 28 punti con un rendimento eccezionale. 21 i gol fatti e 12 quelli subiti per una squadra che ha cominciato a segnare ed a subire meno gol dopo l'infausto inizio di torneo con la panchina affidata a Davide Dionigi. All'andata fu un 3 a 0 Fidelis che, tuttavia, affronterà una squadra totalmente rinnovata: «Era una delle favorite del campionato - ha detto Luca D'Angelo, nella consueta conferenza di presentazione della gara - ora ha recuperato molte posizioni e si è rinforzata ulteriormente a gennaio. E' una delle squadre che si giocherà, se non il primo posto almeno un piazzamento negli spareggi. E' una formazione molto esperta che sa come giocare a calcio, credo ci sia da temere tutto il complesso».
Da quel 3 a 0 inflitto al Degli Ulivi, infatti, è cambiato il modulo di gioco, sono cambiati alcuni uomini ed è cambiato soprattutto il tecnico in panchina. Ma la Fidelis ha dimostrato di trovarsi a suo agio con le grandi del campionato inanellando importanti risultati nel finale di girone d'andata e, domenica scorsa contro il Lecce per la prima di ritorno, con la Casertana battuta ed il pari con il Cosenza e proprio con i salentini nell'ultima di campionato: «La squadra, sia dal punto di vista mentale che fisico sta bene - ha ricordato D'Angelo - noi domani dobbiamo cercare di imporre il nostro modo di giocare con l'equilibrio che ci sta contraddistinguendo. Dobbiamo sfruttare le occasioni che ci capiteranno perchè il Matera è una squadra che gioca e fa giocare, dobbiamo contrapporre ai loro singoli che sono di gran nome, la nostra compattezza e la nostra organizzazione». Il gran lavoro degli attaccanti è una delle richieste precise del tecnico andriese che, per ora, pensa che questo sia il modo migliore per l'impostazione della sua squadra: «Le occasioni le abbiamo create - ha detto D'Angelo - quindi non penso il problema sia la poca vena realizzatrice o l'impostazione di gioco. Basti pensare che con il Lecce il migliore in campo è stato il loro portiere. Dobbiamo migliorare solo la mira - ha detto sorridendo D'Angelo - ma io sono molto soddisfatto di quello che fanno i nostri attaccanti. Lavorano molto di più di attaccanti di altre squadre. Loro danno una grossa mano difensiva bloccando sul nascere il gioco delle squadre avversarie. Per il momento preferisco così perchè per noi è la cosa migliore».
In campo dovrebbe finirci il classico 3-5-2 con le assenze ormai solite di Bangoura, Morra e Strambelli. Il centrocampista Piccinni ha lavorato a parte in settimana ma ha regolarmente ripreso negli ultimi giorni e quindi sarà del match. Con l'arrivo di Bollino e De Vena, probabilmente ancora in panchina dal primo minuto, potrebbe esserci il ritorno al 4-3-1-2: «La base rimane il centrocampo a tre, mentre in difesa possiamo giocare sia con tre o con quattro difensori - ha concluso D'Angelo - Appena le condizioni soprattutto dei campi lo consentiranno potremo tornare anche al 4-3-1-2. In questo modulo bisogna fraseggiare moltissimo ed ora non ci sono ancora le condizioni ambientali per farlo».
Da quel 3 a 0 inflitto al Degli Ulivi, infatti, è cambiato il modulo di gioco, sono cambiati alcuni uomini ed è cambiato soprattutto il tecnico in panchina. Ma la Fidelis ha dimostrato di trovarsi a suo agio con le grandi del campionato inanellando importanti risultati nel finale di girone d'andata e, domenica scorsa contro il Lecce per la prima di ritorno, con la Casertana battuta ed il pari con il Cosenza e proprio con i salentini nell'ultima di campionato: «La squadra, sia dal punto di vista mentale che fisico sta bene - ha ricordato D'Angelo - noi domani dobbiamo cercare di imporre il nostro modo di giocare con l'equilibrio che ci sta contraddistinguendo. Dobbiamo sfruttare le occasioni che ci capiteranno perchè il Matera è una squadra che gioca e fa giocare, dobbiamo contrapporre ai loro singoli che sono di gran nome, la nostra compattezza e la nostra organizzazione». Il gran lavoro degli attaccanti è una delle richieste precise del tecnico andriese che, per ora, pensa che questo sia il modo migliore per l'impostazione della sua squadra: «Le occasioni le abbiamo create - ha detto D'Angelo - quindi non penso il problema sia la poca vena realizzatrice o l'impostazione di gioco. Basti pensare che con il Lecce il migliore in campo è stato il loro portiere. Dobbiamo migliorare solo la mira - ha detto sorridendo D'Angelo - ma io sono molto soddisfatto di quello che fanno i nostri attaccanti. Lavorano molto di più di attaccanti di altre squadre. Loro danno una grossa mano difensiva bloccando sul nascere il gioco delle squadre avversarie. Per il momento preferisco così perchè per noi è la cosa migliore».
In campo dovrebbe finirci il classico 3-5-2 con le assenze ormai solite di Bangoura, Morra e Strambelli. Il centrocampista Piccinni ha lavorato a parte in settimana ma ha regolarmente ripreso negli ultimi giorni e quindi sarà del match. Con l'arrivo di Bollino e De Vena, probabilmente ancora in panchina dal primo minuto, potrebbe esserci il ritorno al 4-3-1-2: «La base rimane il centrocampo a tre, mentre in difesa possiamo giocare sia con tre o con quattro difensori - ha concluso D'Angelo - Appena le condizioni soprattutto dei campi lo consentiranno potremo tornare anche al 4-3-1-2. In questo modulo bisogna fraseggiare moltissimo ed ora non ci sono ancora le condizioni ambientali per farlo».