Calcio
Fidelis, D'Angelo: «Bisogna avere memoria, questa squadra deve salvarsi»
Un fiume in piena il tecnico azzurro in vista di Messina
Andria - sabato 27 febbraio 2016
Quando ci si trova in un momento di difficoltà è facile abbattersi, non è cosi per Luca D'Angelo che ha vissuto la settimana più turbolenta dal suo arrivo ad Andria e non ha alcuna intenzione di mollare la presa, anzi la sua parola d'ordine è combattere. Il tecnico abruzzese, nel pre-gara dell'imminente trasferta in quel di Messina, invita tutti coloro che hanno a cuore le sorti della Fidelis a non mollare e dare supporto a squadra e società.
«Nel calcio secondo me - esordisce Luca D'Angelo - la cosa che manca in generale è la memoria. La memoria è fondamentale perchè se si ricorda quello che è stato detto all'inizio della stagione, cioè che dovevamo lottare per la salvezza, e moltissimi ci davano addirittura come squadra che avrebbe dovuto lottare per entrare nei play-out ed evitare la retrocessione diretta, credo che alla fine stiamo rispettando la tabella di marcia. Detto questo l'ottimo girone di andata non mi ha fatto perdere di vista quello che era il vero obiettivo, io ho memoria di qual è il nostro, perciò se avessimo chiesto a qualsiasi tifoso dell'Andria che a undici giornate dalla fine la squadra avrebbe avuto tre punti di vantaggio sulla zona play-out, quattro senza la penalizzazione, avrebbe firmato con il sangue. Dobbiamo restare vicino ai giocatori e alla società, non dico a me che sono naturalmente di passaggio, ma questa è una società seria e onesta, i ragazzi sono eccezionali perchè si allenano sempre con grande determinazione e sono legati alla maglia. I tifosi quando non si vince è normale che siano arrabbiati - continua il tecnico abruzzese - forse il più nervoso ero io e ci tengo a scusarmi con loro perchè ho alzato un po la voce a causa del nervosismo per la sconfitta. I tifosi dell'Andria non posso che ringraziarli perchè sono molto vicini alla squadra e devono continuare a farlo perchè se lo meritano giocatori e società. Quello di domani è uno scontro diretto e se non vogliamo arrivare nelle ultime giornate dove tutto si fa più difficile in condizioni precarie di classifica, negli otto scontri diretti che abbiamo bisogna assolutamente fare punti. Possiamo farlo se siamo tutti insieme e se siamo uniti, quella di Messina non è una partita decisiva, ma possiamo andare li a far punti. Domani - conclude D'Angelo - la squadra battaglierà come sempre».
«Nel calcio secondo me - esordisce Luca D'Angelo - la cosa che manca in generale è la memoria. La memoria è fondamentale perchè se si ricorda quello che è stato detto all'inizio della stagione, cioè che dovevamo lottare per la salvezza, e moltissimi ci davano addirittura come squadra che avrebbe dovuto lottare per entrare nei play-out ed evitare la retrocessione diretta, credo che alla fine stiamo rispettando la tabella di marcia. Detto questo l'ottimo girone di andata non mi ha fatto perdere di vista quello che era il vero obiettivo, io ho memoria di qual è il nostro, perciò se avessimo chiesto a qualsiasi tifoso dell'Andria che a undici giornate dalla fine la squadra avrebbe avuto tre punti di vantaggio sulla zona play-out, quattro senza la penalizzazione, avrebbe firmato con il sangue. Dobbiamo restare vicino ai giocatori e alla società, non dico a me che sono naturalmente di passaggio, ma questa è una società seria e onesta, i ragazzi sono eccezionali perchè si allenano sempre con grande determinazione e sono legati alla maglia. I tifosi quando non si vince è normale che siano arrabbiati - continua il tecnico abruzzese - forse il più nervoso ero io e ci tengo a scusarmi con loro perchè ho alzato un po la voce a causa del nervosismo per la sconfitta. I tifosi dell'Andria non posso che ringraziarli perchè sono molto vicini alla squadra e devono continuare a farlo perchè se lo meritano giocatori e società. Quello di domani è uno scontro diretto e se non vogliamo arrivare nelle ultime giornate dove tutto si fa più difficile in condizioni precarie di classifica, negli otto scontri diretti che abbiamo bisogna assolutamente fare punti. Possiamo farlo se siamo tutti insieme e se siamo uniti, quella di Messina non è una partita decisiva, ma possiamo andare li a far punti. Domani - conclude D'Angelo - la squadra battaglierà come sempre».