Calcio
Fidelis Andria - Akragas 0-0: gli azzurri terminano la stagione con un pareggio
Giancarlo Favarin schiera una squadra rimaneggiata con ben sette under
Andria - domenica 24 maggio 2015
22.13
Dinanzi a circa 1000 spettatori la Fidelis Andria conclude il proprio cammino nella Poule Scudetto e tra i dilettanti con un pareggio a reti bianche contro l'Akragas che consente ai siciliani di proseguire il cammino nella competizione. Mister Giancarlo Favarin opta per un turnover, inserendo ben sette under dal primo minuto. La squadra si schiera con il rodato 4-2-4. Tra le novità ci sono Sudas e Aprile, in difesa e Ilouga e Safina, in cabina di regia. Dall'altra parte gli ospiti si presentano in campo con un modulo speculare a quello degli avversari. Sulla mediana presente l'esperto Baiocco, perno della squadra sicula.
Ad inizio gara le due compagini giocano con tranquillità e poca pressione, studiandosi a vicenda. Al 7' la Fidelis ci prova con Rotunno dalla distanza: la sua conclusione termina di poco fuori. Al 16' Tiscione crossa la sfera verso Savonarola che di testa colpisce la traversa a Cilli battuto. Al 22' Moscelli conquista palla sulla trequarti e scaglia un tiro centrale facile preda di Lo Monaco. Passano tre minuti e gli ospiti avrebbero la possibilità di portarsi in vantaggio: Arena serve Dezai che di petto, a due passi dall'estremo difensore andriese, manda la sfera clamorosamente sul fondo. Al 30' Dezai prova a sfruttare una palla vagante in area di rigore ma la sua girata termina alla destra di Cilli. Gli azzurri provano a manovrare la sfera ma le tante assenze condizionano la sfida e così sono i siciliani a mantenere prevalentemente il pallino del gioco. Poco prima del 40' Lavopa e Sundas si rendono autori di un'azione splendida sulla destra conclusasi, però, con un nulla di fatto. Al 45' Ilouga ci prova con un rasoterra ma l'estremo difensore avversario devia la sfera.
Nel secondo tempo le due squadre provano ad alzare i ritmi di gioco. Al 53' Savonarola, in piena area di rigore, calcia la sfera fuori. Quattro minuti dopo lo stesso attaccante prova di testa a sorprendere Cilli, il quale blocca la palla senza problemi. Nei minuti successivi le due squadre provano a sbloccare il risultato, senza successo. Dopo due minuti di recupero l'arbitro decreta la fine della sfida.
Da domani il sodalizio azzurro dovrà pensare sia al futuro societario che a quello tecnico. Giancarlo Favarin, infatti, è sempre più proiettato verso Pisa.
Ad inizio gara le due compagini giocano con tranquillità e poca pressione, studiandosi a vicenda. Al 7' la Fidelis ci prova con Rotunno dalla distanza: la sua conclusione termina di poco fuori. Al 16' Tiscione crossa la sfera verso Savonarola che di testa colpisce la traversa a Cilli battuto. Al 22' Moscelli conquista palla sulla trequarti e scaglia un tiro centrale facile preda di Lo Monaco. Passano tre minuti e gli ospiti avrebbero la possibilità di portarsi in vantaggio: Arena serve Dezai che di petto, a due passi dall'estremo difensore andriese, manda la sfera clamorosamente sul fondo. Al 30' Dezai prova a sfruttare una palla vagante in area di rigore ma la sua girata termina alla destra di Cilli. Gli azzurri provano a manovrare la sfera ma le tante assenze condizionano la sfida e così sono i siciliani a mantenere prevalentemente il pallino del gioco. Poco prima del 40' Lavopa e Sundas si rendono autori di un'azione splendida sulla destra conclusasi, però, con un nulla di fatto. Al 45' Ilouga ci prova con un rasoterra ma l'estremo difensore avversario devia la sfera.
Nel secondo tempo le due squadre provano ad alzare i ritmi di gioco. Al 53' Savonarola, in piena area di rigore, calcia la sfera fuori. Quattro minuti dopo lo stesso attaccante prova di testa a sorprendere Cilli, il quale blocca la palla senza problemi. Nei minuti successivi le due squadre provano a sbloccare il risultato, senza successo. Dopo due minuti di recupero l'arbitro decreta la fine della sfida.
Da domani il sodalizio azzurro dovrà pensare sia al futuro societario che a quello tecnico. Giancarlo Favarin, infatti, è sempre più proiettato verso Pisa.