Calcio
Depasquale «La violenza non sarà tollerata, altrimenti andrò via»
«Sy ha avuto dei problemi a Treviso, sarà presto ad Andria; sogno lo stesso stadio visto al seguito della Nazionale»
Andria - venerdì 8 febbraio 2013
10.32
«Oggi abbiamo messo le basi per impostare il futuro del calcio ad Andria». E' stato questo il punto focale espresso ieri dal patron Depasquale nella sala stampa del Degli Ulivi. Un incontro chiesto dallo stesso presidente, svoltosi in compagnia sia dei giornalisti, sia di alcuni tifosi invitati dallo stesso Depasquale.
«Da domani si incomincerà a costruire un progetto che vanterà un primo termine di scadenza fra tre anni. Stamane (ieri) sono stato a colloquio con il Sindaco, il quale ha riposto in me la più totale fiducia. Io tengo a questa società e se il calcio ad Andria fallisce, ci rimetto 500.000 euro e la faccia. L'Andria è soprattutto di questa città, dei suoi cittadini.»
Parole che fanno sperare i tifosi bianco-azzurri, il cui comportamento è diventato successivamente uno degli argomenti principali della conferenza «Dobbiamo eliminare il marchio Andria. Non è concepibile che un giocatore rifiuti di approdare in questa società, nonostante una proposta proficua di denaro, per paura della piazza. Se un qualsiasi dipendente dell'Andria sarà aggredito dai tifosi, io mi dimetterò senza pensarci due volte. Non è tollerabile, nel 2013, un comportamento violento nei confronti della società, scaturito da una sconfitta o da una brutta prestazione della squadra. Le critiche costruttive sono ben accette, insieme al dialogo civile».
Procede spedita la conferenza, che successivamente induce Depasquale a parlare del mercato appena concluso «Gli acquisti sono stati mirati e concordati sia con il Ds Torma che con mister Cosco. Alcuni giocatori, come Bottiglieri, sono stati scelti direttamente da me. Per quanto riguarda Sy, il giocatore ha avuto problemi nel trovare il mezzo per arrivare ad Andria. E' a Treviso, stasera (ieri) arriverà ad Andria e domani (oggi) sarà a disposizione di Cosco. Ovviamente sarà multato, perché un giocatore professionista non può permettersi di trovare scuse di questo genere. Ha un contratto con questa squadra e deve rispettarlo. Le cessioni? Abbiamo deciso di tenere i giocatori più importanti come Migliaccio, Giorgino e Contessa. Il rinnovo con Larosa è stato fondamentale. Ciccio è un giocatore con cui ho avuto un battibecco, risolto successivamente. Lo ammiro come uomo: vado molto d'accordo con le persone oneste e dicono sempre le cose come stanno in realtà».
Infine il presidente ha voluto lanciare un messaggio importante ai tifosi, riguardo le prossime le prossime partite «Sogno il Degli Ulivi pieno. Voglio ammirare sempre un pubblico simile a quello visto contro l'Avellino, che sostiene i ragazzi fino alla fine, anche nella sconfitta. Per questo, in vista dell'importante sfida di domenica, verranno agevolati i bambini e le donne, i quali entreranno gratis. Mentre il costo dei biglietti in Curva sarà dimezzato. La società ci rimetterà ovviamente del denaro, ma la squadra ha bisogno del calore dei propri tifosi. Inoltre provvederemo a migliorare l'aspetto sociale, coinvolgendo gli oratori e permettendo ai ragazzi di incontrare i giocatori».
Parole precise ed esaustive, ma ancora parole. Certo bisognerà concedere il tempo materiale per la messa in atto del progetto, ma nel calcio moderno contano soprattutto i fatti. Il mercato ha mostrato già i primi risvolti positivi, ora è tempo di costruire un futuro (si spera) solido. Solo così, la Città di Andria potrà ammirare il proprio nome all'interno del calcio professionistico, con il sostegno di un pubblico abituato a dar tutto pur di sostenere i colori bianco-azzurri.
«Da domani si incomincerà a costruire un progetto che vanterà un primo termine di scadenza fra tre anni. Stamane (ieri) sono stato a colloquio con il Sindaco, il quale ha riposto in me la più totale fiducia. Io tengo a questa società e se il calcio ad Andria fallisce, ci rimetto 500.000 euro e la faccia. L'Andria è soprattutto di questa città, dei suoi cittadini.»
Parole che fanno sperare i tifosi bianco-azzurri, il cui comportamento è diventato successivamente uno degli argomenti principali della conferenza «Dobbiamo eliminare il marchio Andria. Non è concepibile che un giocatore rifiuti di approdare in questa società, nonostante una proposta proficua di denaro, per paura della piazza. Se un qualsiasi dipendente dell'Andria sarà aggredito dai tifosi, io mi dimetterò senza pensarci due volte. Non è tollerabile, nel 2013, un comportamento violento nei confronti della società, scaturito da una sconfitta o da una brutta prestazione della squadra. Le critiche costruttive sono ben accette, insieme al dialogo civile».
Procede spedita la conferenza, che successivamente induce Depasquale a parlare del mercato appena concluso «Gli acquisti sono stati mirati e concordati sia con il Ds Torma che con mister Cosco. Alcuni giocatori, come Bottiglieri, sono stati scelti direttamente da me. Per quanto riguarda Sy, il giocatore ha avuto problemi nel trovare il mezzo per arrivare ad Andria. E' a Treviso, stasera (ieri) arriverà ad Andria e domani (oggi) sarà a disposizione di Cosco. Ovviamente sarà multato, perché un giocatore professionista non può permettersi di trovare scuse di questo genere. Ha un contratto con questa squadra e deve rispettarlo. Le cessioni? Abbiamo deciso di tenere i giocatori più importanti come Migliaccio, Giorgino e Contessa. Il rinnovo con Larosa è stato fondamentale. Ciccio è un giocatore con cui ho avuto un battibecco, risolto successivamente. Lo ammiro come uomo: vado molto d'accordo con le persone oneste e dicono sempre le cose come stanno in realtà».
Infine il presidente ha voluto lanciare un messaggio importante ai tifosi, riguardo le prossime le prossime partite «Sogno il Degli Ulivi pieno. Voglio ammirare sempre un pubblico simile a quello visto contro l'Avellino, che sostiene i ragazzi fino alla fine, anche nella sconfitta. Per questo, in vista dell'importante sfida di domenica, verranno agevolati i bambini e le donne, i quali entreranno gratis. Mentre il costo dei biglietti in Curva sarà dimezzato. La società ci rimetterà ovviamente del denaro, ma la squadra ha bisogno del calore dei propri tifosi. Inoltre provvederemo a migliorare l'aspetto sociale, coinvolgendo gli oratori e permettendo ai ragazzi di incontrare i giocatori».
Parole precise ed esaustive, ma ancora parole. Certo bisognerà concedere il tempo materiale per la messa in atto del progetto, ma nel calcio moderno contano soprattutto i fatti. Il mercato ha mostrato già i primi risvolti positivi, ora è tempo di costruire un futuro (si spera) solido. Solo così, la Città di Andria potrà ammirare il proprio nome all'interno del calcio professionistico, con il sostegno di un pubblico abituato a dar tutto pur di sostenere i colori bianco-azzurri.