Calcio
Continua la maledizione, Florigel Andria battuta all'esordio dal Nettuno
Incassata la sesta sconfitta sul sintetico biscegliese
Andria - mercoledì 21 settembre 2016
Falsa partenza per la Florigel Futsal Andria che esce sconfitta nella prima giornata di campionato dal domicilio del Nettuno Bisceglie. Un campo, quello del centro sportivo "Aurora", che non ha mai portato fortuna al quintetto di Michele Bizzoca che incassano la sesta sconfitta in sette gare sul sintetico biscegliese.
L'esordio non era poi iniziato così male per gli azzurri che dopo appena cinque giri di lancette si ritrovano avanti 0-3 grazie ad una doppietta di De Gennaro e alla marcatura di De Feo. Ma con il passare dei minuti la squadra andriese perde lucidità, concretezza e solidità difensiva permettendo ai padroni di casa di ribaltare il risultato prima del riposo. Nella ripresa il Nettuno si porta sul 5-3, Magurean prova a suonare la carica con un gol da cineteca, ma sono i padroni di casa a dominare la scena con uno scatenato De Cillis. Sull'8-4, nel finale di gara, è De Gennaro a rendere meno amara la sconfitta realizzando altre tre reti, una su punizione e due su tiri liberi. Termina 8-7 per i biscegliesi e tanta delusione per gli azzurri che sembravano poter tenere testa ad una squadra temibile, ma comunque alla portata.
L'esordio non era poi iniziato così male per gli azzurri che dopo appena cinque giri di lancette si ritrovano avanti 0-3 grazie ad una doppietta di De Gennaro e alla marcatura di De Feo. Ma con il passare dei minuti la squadra andriese perde lucidità, concretezza e solidità difensiva permettendo ai padroni di casa di ribaltare il risultato prima del riposo. Nella ripresa il Nettuno si porta sul 5-3, Magurean prova a suonare la carica con un gol da cineteca, ma sono i padroni di casa a dominare la scena con uno scatenato De Cillis. Sull'8-4, nel finale di gara, è De Gennaro a rendere meno amara la sconfitta realizzando altre tre reti, una su punizione e due su tiri liberi. Termina 8-7 per i biscegliesi e tanta delusione per gli azzurri che sembravano poter tenere testa ad una squadra temibile, ma comunque alla portata.