Basket
BNB verso i Playoff: il film della Regular Season
Domenica Gara 1 in casa contro Ostuni; la bagarre inizia, la Madogas scalda i motori
Andria - venerdì 3 maggio 2013
13.28
Trenta partite, venticinque vittorie (le prime diciotto delle quali consecutive), un primato in classifica mai in discussione e la sensazione di una corazzata costruita per vincere. Questo ha rappresentato quest'anno la Madogas Natural Energy BNB per il girone C del campionato di Divisione Nazionale B. Una squadra forte e completa in ogni reparto, figlia di un'idea nata ben prima dell'avvio di stagione. Era l'aprile del 2012 quando esplose in alcuni amici questo desiderio ambizioso: creare una squadra del territorio, non più ancorata a logiche cittadine e campanilistiche, ma che rappresentasse l'intero Nord Barese, con lo sport come punta di un iceberg ben più grande, comprendente storia, territorio, gastronomia, turismo delle città interessate ma soprattutto l'operato nel sociale. Andria, Ruvo e Corato tra le altre con il loro vissuto e la loro terra, rappresentate da una squadra di basket che ne esaltasse il nome e le peculiarità vincendo sul campo e facendo vincere il Nord Barese come contesto nelle numerose manifestazioni collaterali a corredo delle partite. Questa in sintesi la BNB, che dal punto di vista sportivo si dota subito del meglio che ci possa essere con un'oculata e importante campagna acquisti. In panchina coach Giulio Cadeo, fautore del gioco spettacolare della Ruvo dei giovani con cui ha incantato sui vari parquet d'Italia. In campo giocatori di spessore abituati a grandi sfide. E vincerle. Zaccariello, Corral, Ferraro, Palombita, capitan Stella. Senza dimenticare Merletto, Ancelotti, Sabbadini, De Angelis, Toscano, Gatta e, ciliegina sulla torta, Diego Ismael Onetto. Un gruppo affamato e vincente che impone sin da subito la sua legge.
L'avvio del campionato è in casa, al PalaColombo di Ruvo, ed è subito derby. A saggiare la potenza della truppa di Cadeo è il Martina di Meneguzzo, schiantato 86-70. Il primo canestro della storia della Bnb è di Ferraro, in dote arriva anche la prima vittoria interna ed in un derby. Ne seguiranno altre 17, tra cui la prima in trasferta la domenica successiva contro Gaeta, battuta 64-50. Sotto i colpi della truppa bianco-arancio cade in sequenza Trapani, Ostuni, Roseto, Pescara (battuta 90-81 in trasferta, impresa mai ripetuta da nessun'altra squadra finora), Scauri. Un intero girone senza conoscere sconfitte per la truppa di Cadeo, sempre più leader incontrastata del torneo. Poi, sul più bello, come in tutte le favole, l'incantesimo sembra rompersi.Arrivano due sconfitte consecutive, la prima in trasferta contro Trapani quasi allo scadere (69-68). È domenica 3 febbraio 2013, una data che diventerà a suo modo storica perché è in questo giorno che i ragazzi di Cadeo conoscono per la prima volta il significato della parola "sconfitta". Un sapore amaro replicato la domenica successiva, quando nel derby interno è stavolta Bisceglie a fermare di nuovo la corsa bianco-arancio. Si comincia a parlare di crisi, di stanchezza, di squadra appagata dal primo posto. Ad avvalorare questa tesi la sfortunata parentesi di Coppa Italia, quando a Cecina, il 16 marzo, la BNB gioca e perde in semifinale la sua peggior partita stagionale contro la fortissima Acmar Ravenna, cedendo 59-41. La penultima trasferta, quella di Bernalda, si rivelerà fondamentale. La Bnb vince e, grazie al contemporaneo ko di Roseto, ha la certezza matematica del primo posto in regular season. Certezza che la truppa di Cadeo festeggia con il netto successo in casa contro Fondi prima di cedere nell'ultimo ininfluente match esterno di regular season a Francavilla, sia pur di misura (91-89), ma con alcune assenze eccellenti.
Cifra tonda.
Cinquanta punti quindi, due sconfitte casalinghe, miglior difesa del torneo con soli 1949 punti subiti, primo posto in solitaria ed un playoff da affrontare a partire da domenica prossima, quando arriverà Ostuni.
La strada per i sogni è ancora lunga, ma guai a distrarsi o a smettere di farlo: con questa squadra tutto è possibile ed il bello deve ancora venire...
Qui il link del promo pre-Ostuni. La bagarre inizia, la BNB scalda i motori!
L'avvio del campionato è in casa, al PalaColombo di Ruvo, ed è subito derby. A saggiare la potenza della truppa di Cadeo è il Martina di Meneguzzo, schiantato 86-70. Il primo canestro della storia della Bnb è di Ferraro, in dote arriva anche la prima vittoria interna ed in un derby. Ne seguiranno altre 17, tra cui la prima in trasferta la domenica successiva contro Gaeta, battuta 64-50. Sotto i colpi della truppa bianco-arancio cade in sequenza Trapani, Ostuni, Roseto, Pescara (battuta 90-81 in trasferta, impresa mai ripetuta da nessun'altra squadra finora), Scauri. Un intero girone senza conoscere sconfitte per la truppa di Cadeo, sempre più leader incontrastata del torneo. Poi, sul più bello, come in tutte le favole, l'incantesimo sembra rompersi.Arrivano due sconfitte consecutive, la prima in trasferta contro Trapani quasi allo scadere (69-68). È domenica 3 febbraio 2013, una data che diventerà a suo modo storica perché è in questo giorno che i ragazzi di Cadeo conoscono per la prima volta il significato della parola "sconfitta". Un sapore amaro replicato la domenica successiva, quando nel derby interno è stavolta Bisceglie a fermare di nuovo la corsa bianco-arancio. Si comincia a parlare di crisi, di stanchezza, di squadra appagata dal primo posto. Ad avvalorare questa tesi la sfortunata parentesi di Coppa Italia, quando a Cecina, il 16 marzo, la BNB gioca e perde in semifinale la sua peggior partita stagionale contro la fortissima Acmar Ravenna, cedendo 59-41. La penultima trasferta, quella di Bernalda, si rivelerà fondamentale. La Bnb vince e, grazie al contemporaneo ko di Roseto, ha la certezza matematica del primo posto in regular season. Certezza che la truppa di Cadeo festeggia con il netto successo in casa contro Fondi prima di cedere nell'ultimo ininfluente match esterno di regular season a Francavilla, sia pur di misura (91-89), ma con alcune assenze eccellenti.
Cifra tonda.
Cinquanta punti quindi, due sconfitte casalinghe, miglior difesa del torneo con soli 1949 punti subiti, primo posto in solitaria ed un playoff da affrontare a partire da domenica prossima, quando arriverà Ostuni.
La strada per i sogni è ancora lunga, ma guai a distrarsi o a smettere di farlo: con questa squadra tutto è possibile ed il bello deve ancora venire...
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