Calcio
Bisceglie - Fidelis, Langella: «Una vittoria fondamentale»
Nel movimentato post gara del "Ventura" parla il tecnico in 2^ andriese
Andria - lunedì 22 dicembre 2014
11.36
È stata la partita che ha consacrato, con una giornata d'anticipo, la squadra Campione d'Inverno. Con la vittoria nel derby contro il Bisceglie, per 2-3, la Fidelis Andria si aggiudica questo titolo di metà stagione e si porta a più sei dai neroazzurrostellati, ora terza forza del campionato in virtù dei tre punti conquistati dal Potenza contro la Cavese (match terminato 2-3, ndr) che lanciano la squadra lucana in seconda posizione.
Il big-match della 16^ giornata del girone H, di serie D, ha riservato tante emozioni. Le due squadre, nei primi minuti di gioco, hanno lottato su ogni pallone. Successivamente, con la prima marcatura, siglata da Lattanzio, la sfida è entrata nel vivo e nel giro di venti minuti i biscegliesi sono riusciti a pareggiare i conti con D'Ancora. A fine primo tempo, però, gli ospiti sono tornati in vantaggio sempre con l'esterno d'attacco purosangue andriese. Nella ripresa i ritmi di gioco sono calati, anche a causa di un crollo della Fidelis, ed i padroni di casa hanno trovato nuovamente il nuovo pareggio firmato da Presicce. Alla fine, comunque, i federiciani, in dieci uomini, a causa della dubbia espulsione di Olcese, hanno vinto il match grazie all'unione del gruppo e al magnifico goal di Fabio Moscelli, da calcio piazzato: «Sapevamo che il Bisceglie per cercare di raggiungerci avrebbe dovuto vincere a tutti i costi - dichiara Giovanni Langella, allenatore in seconda della Fidelis -. Nelle prime battute del match una fase d'attesa, da parte della mia squadra, era plausibile. Dopo questa fase, dalla quale i ragazzi sono usciti brillantemente, i singoli hanno condizionato in positivo il match».
Come già detto la differenza, per gli azzurri, in questa sfida (e non solo, ndr), l'ha fatta l'intero gruppo. Reagire, infatti, per ben tre volte dopo aver subito il goal pareggio, e in dieci uomini dopo il 2-2, dimostra quanto la squadra del presidente Fiore sia compatta: «Il gruppo va elogiato sempre. Ogni domenica, in campo, riesce a giocare al massimo. Non era semplice affrontare questo match, considerando anche il fatto che qualche calciatore è stato poco bene nelle ore antecedenti al fischio d'inizio».
Questa vittoria, per i due tecnici della Fidelis Andria, rappresenta una rivincita a livello personale. Favarin e Langella, infatti, hanno guidato, per una buona fetta dello scorso campionato, il Bisceglie, salvo poi essere esonerati il 4 marzo, senza non poche polemiche: «Aspettavo questo giorno dal momento in cui sono andato via dalla città dei dolmen. Oggi io e mister Favarin siamo riusciti a toglierci un sassolino dalla scarpa. Abbiamo sconfitto una squadra imbattuta che ha la miglior difesa del torneo».
Ora Moscelli e compagni potranno rilassarsi e godersi il momento, viste le festività natalizie e di fine anno, consapevoli del fatto che con questa vittoria di carattere hanno dato un segnale forte alle altre forze del torneo: «Questa è una vittoria importante. Dobbiamo, però, essere consapevoli del fatto che - conclude l'allenatore in seconda - c'è ancora da disputare il girone di ritorno».
Il big-match della 16^ giornata del girone H, di serie D, ha riservato tante emozioni. Le due squadre, nei primi minuti di gioco, hanno lottato su ogni pallone. Successivamente, con la prima marcatura, siglata da Lattanzio, la sfida è entrata nel vivo e nel giro di venti minuti i biscegliesi sono riusciti a pareggiare i conti con D'Ancora. A fine primo tempo, però, gli ospiti sono tornati in vantaggio sempre con l'esterno d'attacco purosangue andriese. Nella ripresa i ritmi di gioco sono calati, anche a causa di un crollo della Fidelis, ed i padroni di casa hanno trovato nuovamente il nuovo pareggio firmato da Presicce. Alla fine, comunque, i federiciani, in dieci uomini, a causa della dubbia espulsione di Olcese, hanno vinto il match grazie all'unione del gruppo e al magnifico goal di Fabio Moscelli, da calcio piazzato: «Sapevamo che il Bisceglie per cercare di raggiungerci avrebbe dovuto vincere a tutti i costi - dichiara Giovanni Langella, allenatore in seconda della Fidelis -. Nelle prime battute del match una fase d'attesa, da parte della mia squadra, era plausibile. Dopo questa fase, dalla quale i ragazzi sono usciti brillantemente, i singoli hanno condizionato in positivo il match».
Come già detto la differenza, per gli azzurri, in questa sfida (e non solo, ndr), l'ha fatta l'intero gruppo. Reagire, infatti, per ben tre volte dopo aver subito il goal pareggio, e in dieci uomini dopo il 2-2, dimostra quanto la squadra del presidente Fiore sia compatta: «Il gruppo va elogiato sempre. Ogni domenica, in campo, riesce a giocare al massimo. Non era semplice affrontare questo match, considerando anche il fatto che qualche calciatore è stato poco bene nelle ore antecedenti al fischio d'inizio».
Questa vittoria, per i due tecnici della Fidelis Andria, rappresenta una rivincita a livello personale. Favarin e Langella, infatti, hanno guidato, per una buona fetta dello scorso campionato, il Bisceglie, salvo poi essere esonerati il 4 marzo, senza non poche polemiche: «Aspettavo questo giorno dal momento in cui sono andato via dalla città dei dolmen. Oggi io e mister Favarin siamo riusciti a toglierci un sassolino dalla scarpa. Abbiamo sconfitto una squadra imbattuta che ha la miglior difesa del torneo».
Ora Moscelli e compagni potranno rilassarsi e godersi il momento, viste le festività natalizie e di fine anno, consapevoli del fatto che con questa vittoria di carattere hanno dato un segnale forte alle altre forze del torneo: «Questa è una vittoria importante. Dobbiamo, però, essere consapevoli del fatto che - conclude l'allenatore in seconda - c'è ancora da disputare il girone di ritorno».