Calcio
Barletta, parla Dezi in attesa del ritorno «Per noi sarà la partita della vita»
«Mister Orlandi non ci ha ancora dato nessuno disposizione tattica particolare; il rosso a Larosa c'era»
Andria - venerdì 31 maggio 2013
15.12
Nell'attesa di un appassionante ritorno, a parlare fra i biancorossi è il capocannoniere del Barletta, Jacopo Dezi. Il classe '92 nato ad Atri ed inseritosi al meglio nel 3-5-2 di Orlandi, parla nel pre-partita di un incredibile derby di ritorno soffermandosi in primis sulla partita d'andata e successivamente caricando l'ambiente biancorosso.
«Domenica al fischio finale abbiamo festeggiato perchè lo meritavamo: sappiamo però di non aver fatto nulla, è stato solo il primo tempo di due partite. Ora ad Andria ci aspettano i 90 minuti più difficili della stagione, ma siamo pronti» Il giocatore proveniente dal vivaio del Napoli si sofferma inoltre sull'episodio che ha condizionato l'intero match e del quale lui è stato complice, il rosso a Larosa «Penso che anche rivedendola al ralenty, se Larosa non mi avesse trattenuto avrei potuto raggiungere quel pallone, c'era una chiara occasione da gol e il cartellino rosso ci stava tutto».
Accantonata l'andata, in piena vigilia si pensa al ritorno andriese e su eventuali disposizioni tattiche « Mister Orlandi non ci ha ancora dato consigli particolari: sapevamo che l'approccio sarebbe stato complicato, con l'Andria intenta a difendersi. Non credo che in 11 contro 10 ci siamo innervositi. Abbiamo aspettato ad attaccarli, loro si sono coperti tenendo avanti il solo Innocenti. Per fortuna la punizione di Allegretti ha sbloccato il risultato. Loro scoperti dopo l'1-0? Non credo, penso siano stati bravissimi Cicerelli e La Mantia nello scambio»
La chiave offensiva del match per il Barletta nel prossimo scontro, potrebbe essere costituita dai contropiedi, con un'Andria intenta a mantenere il baricentro molto alto «Noi sapevamo che l'Andria sarebbe venuta qui a difendersi: al ritorno loro dovranno spingere di più in fase offensiva, e avremo probabilmente più spazi. La nostra squadra si esprime al meglio in campo largo. Io credo che però sarà importante soprattutto l'approccio al match. Per me sarà decisivo, in particolare in avvio dei due tempi di gioco. Non pensiamo a possibili provocazioni, conta solo il campo e il gioco. Un mio gol domenica? Lo spero, sarebbe la cosa più bella per me. Indipendentemente da chi segna, per noi sarà la partita della vita».
«Domenica al fischio finale abbiamo festeggiato perchè lo meritavamo: sappiamo però di non aver fatto nulla, è stato solo il primo tempo di due partite. Ora ad Andria ci aspettano i 90 minuti più difficili della stagione, ma siamo pronti» Il giocatore proveniente dal vivaio del Napoli si sofferma inoltre sull'episodio che ha condizionato l'intero match e del quale lui è stato complice, il rosso a Larosa «Penso che anche rivedendola al ralenty, se Larosa non mi avesse trattenuto avrei potuto raggiungere quel pallone, c'era una chiara occasione da gol e il cartellino rosso ci stava tutto».
Accantonata l'andata, in piena vigilia si pensa al ritorno andriese e su eventuali disposizioni tattiche « Mister Orlandi non ci ha ancora dato consigli particolari: sapevamo che l'approccio sarebbe stato complicato, con l'Andria intenta a difendersi. Non credo che in 11 contro 10 ci siamo innervositi. Abbiamo aspettato ad attaccarli, loro si sono coperti tenendo avanti il solo Innocenti. Per fortuna la punizione di Allegretti ha sbloccato il risultato. Loro scoperti dopo l'1-0? Non credo, penso siano stati bravissimi Cicerelli e La Mantia nello scambio»
La chiave offensiva del match per il Barletta nel prossimo scontro, potrebbe essere costituita dai contropiedi, con un'Andria intenta a mantenere il baricentro molto alto «Noi sapevamo che l'Andria sarebbe venuta qui a difendersi: al ritorno loro dovranno spingere di più in fase offensiva, e avremo probabilmente più spazi. La nostra squadra si esprime al meglio in campo largo. Io credo che però sarà importante soprattutto l'approccio al match. Per me sarà decisivo, in particolare in avvio dei due tempi di gioco. Non pensiamo a possibili provocazioni, conta solo il campo e il gioco. Un mio gol domenica? Lo spero, sarebbe la cosa più bella per me. Indipendentemente da chi segna, per noi sarà la partita della vita».