Decervellamento
Resilienza
Cambiamento di prospettiva
martedì 12 marzo 2013
Ogni giorno i nostri tg parlano di crisi, una crisi economica che vede diminuire i consumi, crescere i tassi di disoccupazione. Bund e spread ormai parole comuni. Quali gli effetti sulla persona? Tante le persone, lavoratrici per anni, che oggi si ritrovano in uno spazio nuovo, senza saper cosa fare e come reagire. Molti i giovani che si sono formati e che oggi sono in cerca di occupazione. Numerosi i ragazzi che stanno studiando e che vedono offuscate le proprie aspettative.
La crisi rappresenta una rottura, non si è più quelli di prima ma non si sa cosa si diventerà. Tutte le crisi hanno i loro tempi. Ma non è il tempo che aiuta a superarle. Dal greco krisis, che significa scelta. Scegliere significa assumersi la responsabilità di intraprendere una strada piuttosto che un'altra e in ogni caso perdere qualcosa per acquistare qualcos'altro. Cosa scegliere? Cosa decidere di fare? La crisi mostra condizioni di vulnerabilità: essere vulnerabili significa non solo fare i conti con la modificazione dell'immagine di sé che ci si è costruiti, ma anche con il modo in cui gli altri percepiscono. «Sono stato sempre un buon lavoratore, ora sono un buono a nulla», «ho studiato tanto, ma questa società non ha bisogno di questa professione»... La vulnerabilità è una condizione comune nella quotidianità anche se la sua comunicazione non è semplice. Comunicare la propria sofferenza? Tenerla nascosta? Che capacità ha il sistema, le scelte politiche, di assorbirla?
Tanti gli interrogativi di ognuno. Illuminante il concetto di resilienza. La resilienza può essere definita come la capacità di riorganizzare positivamente la propria vita nonostante l'aver vissuto situazioni difficili che facevano pensare a un esito negativo. Abbiamo risorse, condividiamo ricchezze, possiamo ancora condividere saperi. La resilienza permette di utilizzare meglio le proprie potenzialità: conoscere ed esplorare le circostanze da prospettive diverse e comprendere quali possono essere i comportamenti e i sostegni che favoriscono una trasformazione positiva. Ciascuno deve poter trovare dentro di sé delle soluzioni, ovvero diventare responsabile del suo processo di cambiamento. Un cambiamento che comporta una capacità di essere in relazione con l'altro per riconoscere e riconoscersi, scoprire e scoprirsi, sognare, immaginare, creare insieme: impegnarsi nel creare una rappresentazione di sé, nuova, attraverso una nuova posizione all'interno della nostra storia e della nostra cultura di appartenenza.
La crisi rappresenta una rottura, non si è più quelli di prima ma non si sa cosa si diventerà. Tutte le crisi hanno i loro tempi. Ma non è il tempo che aiuta a superarle. Dal greco krisis, che significa scelta. Scegliere significa assumersi la responsabilità di intraprendere una strada piuttosto che un'altra e in ogni caso perdere qualcosa per acquistare qualcos'altro. Cosa scegliere? Cosa decidere di fare? La crisi mostra condizioni di vulnerabilità: essere vulnerabili significa non solo fare i conti con la modificazione dell'immagine di sé che ci si è costruiti, ma anche con il modo in cui gli altri percepiscono. «Sono stato sempre un buon lavoratore, ora sono un buono a nulla», «ho studiato tanto, ma questa società non ha bisogno di questa professione»... La vulnerabilità è una condizione comune nella quotidianità anche se la sua comunicazione non è semplice. Comunicare la propria sofferenza? Tenerla nascosta? Che capacità ha il sistema, le scelte politiche, di assorbirla?
Tanti gli interrogativi di ognuno. Illuminante il concetto di resilienza. La resilienza può essere definita come la capacità di riorganizzare positivamente la propria vita nonostante l'aver vissuto situazioni difficili che facevano pensare a un esito negativo. Abbiamo risorse, condividiamo ricchezze, possiamo ancora condividere saperi. La resilienza permette di utilizzare meglio le proprie potenzialità: conoscere ed esplorare le circostanze da prospettive diverse e comprendere quali possono essere i comportamenti e i sostegni che favoriscono una trasformazione positiva. Ciascuno deve poter trovare dentro di sé delle soluzioni, ovvero diventare responsabile del suo processo di cambiamento. Un cambiamento che comporta una capacità di essere in relazione con l'altro per riconoscere e riconoscersi, scoprire e scoprirsi, sognare, immaginare, creare insieme: impegnarsi nel creare una rappresentazione di sé, nuova, attraverso una nuova posizione all'interno della nostra storia e della nostra cultura di appartenenza.