Decervellamento
Esprimere le emozioni
Confronto al cinema
martedì 15 gennaio 2013
La volta scorsa si è parlato del legame tra psicologia e cinema, del dialogo che si crea tra film e spettatore: è la magia del cinema permessa dall'oscurità, dal suono, e dalle parole. E se il film contenesse poche parole come il consigliato? Se fosse appartenente ad un'altra cultura, per esempio orientale, cosa accadrebbe? Scopriamolo.
Avete mai visto un film povero di parole? La parola descrive i luoghi, racconta i personaggi, rievoca ricordi e, fra le funzioni essenziali, riduce l'ambiguità di cui le immagini sono portatrici. Quando lo spettatore si ritrova dinanzi a un film scarno di parole prova un lieve stato d'ansia, d'inquietudine per la non facile interpretazione del film. E se il film provenisse dai lontani Paesi d'Oriente come Giappone, Cina o Corea? Allora la questione si complicherebbe, visto che l'espressione delle emozioni come la gestualità, le espressioni facciali, la distanza interpersonale, la postura nei film orientali differiscono molto da quelle dei film occidentali: emozioni simili ma espresse in modo diverso rispetto alla cultura di appartenenza.
Le emozioni sono universali e corrispondono a simili movimenti dei muscoli del viso e, viceversa, le stesse espressioni facciali ricevono da parte di qualunque soggetto analoghe interpretazioni emotive, salvo i vincoli culturali-educativi sulle regole di esibizione.
Ma cosa significa? Vuol dire che, per regole differenti di esibizione delle emozioni, nei film occidentali la gioia, la rabbia, la tristezza vengono espresse con tranquillità e disinvoltura, diversamente da quanto accade nei film "orientali", dove le stesse emozioni vengono disegnate con maggiore discrezione e ritrosia. E cosa accadrà dinanzi a un film orientale? Lo spettatore non ritroverà, non riconoscerà le emozioni espresse dall'attore, il suo viso gli sembrerà troppo irrigidito, freddo, severo. E allora? Con un po' di impegno e pazienza in più potrà godere della bellezza, della poesia e della qualità dei film giapponesi, cinesi, coreani e di tutto l'Oriente.