Decervellamento
Ho l'ansia!
L'intensità che fa la differenza
martedì 5 febbraio 2013
A ognuno di noi è capitato di provare una sensazione di agitazione e di inquietudine che senza difficoltà sa riconoscere come ansia. Esiste però una grande differenza tra lo stato d'ansia che si può provare in particolari circostanze e i disturbi d'ansia. Definiamola.
L'ansia può essere definita «paura senza contenuto»: mentre nella paura ciò che spaventa e minaccia è esterno, reale e identificabile come la paura di volare, dei serpenti, della malattia, ecc., invece nell'ansia non c'è il riconoscimento di ciò che ci minaccia.
L'ansia è uno stato emotivo di cui ogni essere umano ha esperienza. E' utile, con funzione protettiva e, entro certi limiti, è necessaria. L'ansia cessa la sua funzione positiva, diventando negativa per la persona, quando è troppa.
Cosa scatena l'ansia? Dinnanzi a una prova, un'interrogazione, un esame o un momento importante della nostra vita, proveremo ansia ingigantendo le difficoltà e insistendo sulle conseguenze di un esito negativo. L'ansia, quindi, proviene dal modo di pensare alcune situazioni e dal sottovalutare la propria capacità di affrontare con successo la circostanza che ci fa paura: «io penso a cose negative, mi sottovaluto ed evoco sensazioni ansiose».
Gli stati d'ansia possono avere un'intensità variabile da un lieve senso di irrequietezza e di indefinito malessere generale fino a forme acute di panico. L'ansia comprende sintomi fisici (come tachicardia, difficoltà respiratorie, sbalzi della pressione arteriosa, sudorazione, tic, spossatezza muscolare, stanchezza, irrequietezza) e sintomi psichici (come preoccupazioni ingiustificate, incapacità a rilassarsi, acutizzazione e labilità dell'attenzione, sensazione di impotenza, perdita del controllo di sé, sfiducia nelle proprie risorse, sensazione di pericolo, difficoltà di concentrarsi e di ricordare).
L'ansia non sempre è un'esperienza patologica. Per fortuna non tutti quelli che provano l'ansia, si ammalano di un disturbo d'ansia. Cosa possiamo fare per affrontarla al meglio? Forse ponendoci piccoli obiettivi ed essere contenti dei piccoli risultati. E se non siamo ancora in grado di completare una prova, vuol dire che l'obiettivo è troppo grande. Si arriva passo dopo passo.
L'ansia può essere definita «paura senza contenuto»: mentre nella paura ciò che spaventa e minaccia è esterno, reale e identificabile come la paura di volare, dei serpenti, della malattia, ecc., invece nell'ansia non c'è il riconoscimento di ciò che ci minaccia.
L'ansia è uno stato emotivo di cui ogni essere umano ha esperienza. E' utile, con funzione protettiva e, entro certi limiti, è necessaria. L'ansia cessa la sua funzione positiva, diventando negativa per la persona, quando è troppa.
Cosa scatena l'ansia? Dinnanzi a una prova, un'interrogazione, un esame o un momento importante della nostra vita, proveremo ansia ingigantendo le difficoltà e insistendo sulle conseguenze di un esito negativo. L'ansia, quindi, proviene dal modo di pensare alcune situazioni e dal sottovalutare la propria capacità di affrontare con successo la circostanza che ci fa paura: «io penso a cose negative, mi sottovaluto ed evoco sensazioni ansiose».
Gli stati d'ansia possono avere un'intensità variabile da un lieve senso di irrequietezza e di indefinito malessere generale fino a forme acute di panico. L'ansia comprende sintomi fisici (come tachicardia, difficoltà respiratorie, sbalzi della pressione arteriosa, sudorazione, tic, spossatezza muscolare, stanchezza, irrequietezza) e sintomi psichici (come preoccupazioni ingiustificate, incapacità a rilassarsi, acutizzazione e labilità dell'attenzione, sensazione di impotenza, perdita del controllo di sé, sfiducia nelle proprie risorse, sensazione di pericolo, difficoltà di concentrarsi e di ricordare).
L'ansia non sempre è un'esperienza patologica. Per fortuna non tutti quelli che provano l'ansia, si ammalano di un disturbo d'ansia. Cosa possiamo fare per affrontarla al meglio? Forse ponendoci piccoli obiettivi ed essere contenti dei piccoli risultati. E se non siamo ancora in grado di completare una prova, vuol dire che l'obiettivo è troppo grande. Si arriva passo dopo passo.