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Stanno tutti bene
Una tantum del Direttore
giovedì 2 maggio 2013
Le frasi più in voga in questo periodo: le aziende chiudono, il paese ha bisogno di riforme, bisogna superare la fase di stallo, non c'è una maggioranza netta, mettiamo da parte i pregiudizi, le ideologie, le differenze, nuova legge elettorale. E ancora: spazio ai giovani, cosa ha fatto Grillo? Grazie Presidente, sono tutti uguali, il giaguaro di Bersani, Berlusconi ha vinto ancora, era l'unico Governo possibile, siete solo buoni a criticare, fatti e non parole, si stava meglio quando si stava peggio, non esistono le mezze stagioni, il nuoto è uno sport completo.
Nuovo governo, finalmente! Uno giovane, un quarantenne, il nipote dello zio; quelli che hanno vinto di misura con quelli che hanno perso di misura, la moglie di, la corrente di, l'uomo di, il segretario di, la diplomata, persino un tocco di colore all'immigrazione per sembrare più di sinistra, perché noi siamo un paese accogliente e ben integrato con la Lega. La benedizione di Banca d'Italia, dei sindacati, dell'editoria, dei mercati, dell'Europa, dello spread. Felicissimi anche tutti gli operatori che si nutrono di politica, quelli sempre favoriti dal sistema, quelli che «tanto io ho solo da guadagnare». Opposizione, ma esiste in Parlamento un'opposizione? Non pervenuta quella stellata, ma si sa, quella é indegna, ignobile, infame, spregevole, non rappresentativa, «come i cani in chiesa».
Tornano alla mente le immagini di Matteo Scuro (Marcello Mastroianni), il quale decide di partire dalla Sicilia per attraversare tutta l'Italia, da Napoli a Roma, da Firenze a Milano ed infine a Torino per poter riabbracciare i suoi cinque figli. Il dramma di questi fratelli emigrati al Nord con grandi speranze, ma con scarsi risultati, costretti a nascondere al proprio padre fallimenti e segreti, tra cui la morte del fratello più piccolo. Una storia comune paragonabile anche alle storie attuali di tanti ragazzi che tentano di realizzarsi in altri contesti lavorativi, spesso fuori dai confini nazionali. Tornato in Sicilia Matteo, deluso ed amareggiato, continua a ripetere drammaticamente davanti alla tomba della moglie che i loro figli «stanno tutti bene». I film di Tornatore prendono spesso una piega malinconica, ma la realtà sicuramente è più rosea di quella che può sembrare, allora vi chiedo: «E voi, come state, state tutti bene?».
Nuovo governo, finalmente! Uno giovane, un quarantenne, il nipote dello zio; quelli che hanno vinto di misura con quelli che hanno perso di misura, la moglie di, la corrente di, l'uomo di, il segretario di, la diplomata, persino un tocco di colore all'immigrazione per sembrare più di sinistra, perché noi siamo un paese accogliente e ben integrato con la Lega. La benedizione di Banca d'Italia, dei sindacati, dell'editoria, dei mercati, dell'Europa, dello spread. Felicissimi anche tutti gli operatori che si nutrono di politica, quelli sempre favoriti dal sistema, quelli che «tanto io ho solo da guadagnare». Opposizione, ma esiste in Parlamento un'opposizione? Non pervenuta quella stellata, ma si sa, quella é indegna, ignobile, infame, spregevole, non rappresentativa, «come i cani in chiesa».
Tornano alla mente le immagini di Matteo Scuro (Marcello Mastroianni), il quale decide di partire dalla Sicilia per attraversare tutta l'Italia, da Napoli a Roma, da Firenze a Milano ed infine a Torino per poter riabbracciare i suoi cinque figli. Il dramma di questi fratelli emigrati al Nord con grandi speranze, ma con scarsi risultati, costretti a nascondere al proprio padre fallimenti e segreti, tra cui la morte del fratello più piccolo. Una storia comune paragonabile anche alle storie attuali di tanti ragazzi che tentano di realizzarsi in altri contesti lavorativi, spesso fuori dai confini nazionali. Tornato in Sicilia Matteo, deluso ed amareggiato, continua a ripetere drammaticamente davanti alla tomba della moglie che i loro figli «stanno tutti bene». I film di Tornatore prendono spesso una piega malinconica, ma la realtà sicuramente è più rosea di quella che può sembrare, allora vi chiedo: «E voi, come state, state tutti bene?».