
Non perdiamoci di vista
Vista: quando iniziare a tenerla d’occhio
Ottobre il mese della vista: la prevenzione inizia dai primi giorni di vita
giovedì 28 ottobre 2021
10.18
Da diversi anni, ottobre è il mese dedicato alla prevenzione visiva, quindi alla sensibilizzazione alla cura e cautela della vista. È importantissimo monitorare annualmente la vista tramite controlli visivi poiché, come abbiamo già detto diverse volte, gli occhi sono una finestra sulla nostra salute: con un check-up completo della vista, possiamo risalire a numerose patologie che potrebbero affliggere la nostra salute, non solo quella oculare. Questo è importantissimo per ragazzi ed adulti portatori di ausili visivi e non, e ancor di più per bambini e neonati.
Molto spesso si pensa che prima dell'età scolare non sia possibile effettuare un controllo visivo, perché il bambino non ha ancora imparato e sviluppato l'abilità di lettura, ma ciò non è vero dato che il check-up visivo consta di esami oggettivi (l'esaminatore o gli strumenti per indagare ci danno già un parere) e di esami soggettivi (in questi serve il riscontro del soggetto); comunque gli esami in cui si richiede la risposta del bambino, i test sono studiati, calibrati ed elaborati per essere utili ed efficaci alle diverse età (test in cui ci sono simboli e disegni piuttosto che le lettere).
Quindi, qual è l'età giusta per fare il primo esame visivo? Bisogna prima dire che non c'è un'età precisa nel corso della quale si manifestano i difetti visivi nei bambini, questo accade per diversi fattori ambientali o genetici ma è noto che spesso vengono messi in evidenza i difetti visivi in età scolare, per il semplice fatto che quando iniziano a frequentare la scuola i bambini sono sottoposti a diversi "sforzi" come leggere, scrivere, guardare la lavagna e l'insegnate e quindi sforzano di più la vista rispetto al periodo della prima infanzia quando il loro compito è rilegato al gioco. Detto ciò, nel 2018 il primissimo check alla vista viene effettuato già alla nascita e nelle prime settimane di vita, perché in questo periodo iniziano a svilupparsi le strutture e i recettori dell'occhio, così come i nervi dell'occhio e del cervello. Tale crescita proseguirà per i due anni successivi, quindi anche durante il passaggio dal neonato all'infanzia sarà necessario osservarne lo sviluppo. Quindi in linea generale i controlli visivi dovrebbero essere effettuati: alla nascita, primo mese, sesto mese, intorno ai due anni, e se non ci sono problemi, prima di iniziare la scuola elementare per poi ripetere l'esame visivo ogni anno.
In questo mese dedicato alla vista, è possibile rivolgersi a diversi centri specializzati e usufruire di controlli visivi ed esami; a tal proposito Federottica riporta i seguenti dati allarmanti: "un italiano su cinque non si è mai sottoposto a un controllo della vista, più del 60% non fa un esame da oltre tre anni, una persona su quattro ha un difetto visivo non corretto. In Italia sono raddoppiati i miopi rispetto a 40 anni fa: erano il 13%, oggi sono il 25% della popolazione, pari a 15 milioni di persone; eppure il 42% dei deficit visivi è rimediabile attraverso l'uso di adeguati mezzi di compensazione visiva". Con la prevenzione e con esami visivi costanti possiamo abbattere quasi completamente il fenomeno.
Molto spesso si pensa che prima dell'età scolare non sia possibile effettuare un controllo visivo, perché il bambino non ha ancora imparato e sviluppato l'abilità di lettura, ma ciò non è vero dato che il check-up visivo consta di esami oggettivi (l'esaminatore o gli strumenti per indagare ci danno già un parere) e di esami soggettivi (in questi serve il riscontro del soggetto); comunque gli esami in cui si richiede la risposta del bambino, i test sono studiati, calibrati ed elaborati per essere utili ed efficaci alle diverse età (test in cui ci sono simboli e disegni piuttosto che le lettere).
Quindi, qual è l'età giusta per fare il primo esame visivo? Bisogna prima dire che non c'è un'età precisa nel corso della quale si manifestano i difetti visivi nei bambini, questo accade per diversi fattori ambientali o genetici ma è noto che spesso vengono messi in evidenza i difetti visivi in età scolare, per il semplice fatto che quando iniziano a frequentare la scuola i bambini sono sottoposti a diversi "sforzi" come leggere, scrivere, guardare la lavagna e l'insegnate e quindi sforzano di più la vista rispetto al periodo della prima infanzia quando il loro compito è rilegato al gioco. Detto ciò, nel 2018 il primissimo check alla vista viene effettuato già alla nascita e nelle prime settimane di vita, perché in questo periodo iniziano a svilupparsi le strutture e i recettori dell'occhio, così come i nervi dell'occhio e del cervello. Tale crescita proseguirà per i due anni successivi, quindi anche durante il passaggio dal neonato all'infanzia sarà necessario osservarne lo sviluppo. Quindi in linea generale i controlli visivi dovrebbero essere effettuati: alla nascita, primo mese, sesto mese, intorno ai due anni, e se non ci sono problemi, prima di iniziare la scuola elementare per poi ripetere l'esame visivo ogni anno.
In questo mese dedicato alla vista, è possibile rivolgersi a diversi centri specializzati e usufruire di controlli visivi ed esami; a tal proposito Federottica riporta i seguenti dati allarmanti: "un italiano su cinque non si è mai sottoposto a un controllo della vista, più del 60% non fa un esame da oltre tre anni, una persona su quattro ha un difetto visivo non corretto. In Italia sono raddoppiati i miopi rispetto a 40 anni fa: erano il 13%, oggi sono il 25% della popolazione, pari a 15 milioni di persone; eppure il 42% dei deficit visivi è rimediabile attraverso l'uso di adeguati mezzi di compensazione visiva". Con la prevenzione e con esami visivi costanti possiamo abbattere quasi completamente il fenomeno.