Non perdiamoci di vista
Lo sport per la vista, la vista per lo sport
Bastano 4-5 minuti al giorno di attività fisica, per “proteggere” il nostro sistema visivo
giovedì 18 ottobre 2018
11.17
È ormai noto, che fare esercizio fisico o un attività sportiva anche a livello amatoriale, migliora lo stato di salute muscolare e cardiovascolare, le capacità cognitive e la resistenza all'invecchiamento, riduce i livelli di stress e tensione, agisce addirittura sui processi di plasticità cerebrale, ovvero la capacità dei circuiti del cervello di adattarsi in risposta agli stimoli ambientali. Un recente studio dell'Atlanta VA Center for Visual and Neurocognitive Rehabilitation della Emory University, ha confermato che anche per quanto concerne gli occhi e il sistema visivo, svolgere almeno, oltre a tenerci in forma possono aiutare la nostra vista. Da questo studio si evince che chi si allena con continuità è più protetto dal "fotostress", che colpisce la retina, in quanto l'esercizio fisico aerobico compensa lo stress ossidativo retinico causato dalla luce. L'attività sportiva è, un fattore di protezione e come tale può ridurre il rischio o rallentare lo sviluppo di alcune patologie, come ad esempio la degenerazione maculare senile, (è una delle principali cause di cecità negli anziani), provocata dalla morte dei fotorecettori, cellule in grado di tradurre gli stimoli luminosi in impulsi elettrici.
Inoltre, svolgere un'attività sportiva all'aria aperta raddoppia i benefici: un tempo l'uomo guardava l'orizzonte, oggi il tablet. In "pochi" anni è cambiato completamente lo stile di vita dell'uomo, e gli occhi sono messi a dura prova. Il campo visivo "lungo" non esiste quasi più: si vive molto al chiuso, si lavora davanti a un computer e ci ritroviamo per ore di fronte alla tv, a un tablet o a uno smartphone. Gli occhi sono così costretti a un continuo adattamento alla visione da vicino e/o a una messa a fuoco a breve distanza. La vista alla lunga ne risente comportando stanchezza e perdita delle capacità. Non bisogna dimenticare che l'occhio umano è fisiologicamente programmato per vivere negli spazi aperti e per guardare lontano.
Tornando all'argomento principale, lo sport, possiamo dire che qualunque sport va a produrre benefici, ma sarebbe meglio evitare o limitare tutti gli sport traumatici come il pugilato o attività che comportano repentine accelerazioni o decelerazioni (ad esempio tuffi o paracadutismo), che, causando delle violente compressioni e decompressioni, provocano i cosiddetti traumi contusivi bulbari. Tali stimoli potrebbero indurre più frequentemente traumi alla superficie retinica determinando potenziali rotture e distacco di retina.
Non va dimenticato che oltre all'esercizio fisico esistono altri fattori di protezione della vista, come ad esempio uno stile di vita sano o l'alimentazione a base di sostanze antiossidanti, frutta e verdura.
Inoltre, svolgere un'attività sportiva all'aria aperta raddoppia i benefici: un tempo l'uomo guardava l'orizzonte, oggi il tablet. In "pochi" anni è cambiato completamente lo stile di vita dell'uomo, e gli occhi sono messi a dura prova. Il campo visivo "lungo" non esiste quasi più: si vive molto al chiuso, si lavora davanti a un computer e ci ritroviamo per ore di fronte alla tv, a un tablet o a uno smartphone. Gli occhi sono così costretti a un continuo adattamento alla visione da vicino e/o a una messa a fuoco a breve distanza. La vista alla lunga ne risente comportando stanchezza e perdita delle capacità. Non bisogna dimenticare che l'occhio umano è fisiologicamente programmato per vivere negli spazi aperti e per guardare lontano.
Tornando all'argomento principale, lo sport, possiamo dire che qualunque sport va a produrre benefici, ma sarebbe meglio evitare o limitare tutti gli sport traumatici come il pugilato o attività che comportano repentine accelerazioni o decelerazioni (ad esempio tuffi o paracadutismo), che, causando delle violente compressioni e decompressioni, provocano i cosiddetti traumi contusivi bulbari. Tali stimoli potrebbero indurre più frequentemente traumi alla superficie retinica determinando potenziali rotture e distacco di retina.
Non va dimenticato che oltre all'esercizio fisico esistono altri fattori di protezione della vista, come ad esempio uno stile di vita sano o l'alimentazione a base di sostanze antiossidanti, frutta e verdura.