Non perdiamoci di vista
Le lenti a contatto fanno male? Perché vedo le “mosche volanti”?
Rispondiamo ad alcune delle domande più frequenti sugli occhi
giovedì 15 novembre 2018
10.32
Questa settimana non abbiamo un singolo argomento da approfondire, questo perché grazie ai social ho chiesto ai follower di Instagram e Facebook di pormi una domanda concernente occhi, visione, lenti a contatto e occhiali. Di seguito tre delle domande più gettonate che ho ricevuto e le relative risposte; nei prossimi articoli approfondiremo le domande più richieste e gli argomenti che non abbiamo trattato fino ad oggi (scrivi la tua domanda tra i commenti di questo articolo o inviala su Instagram sul mio account @theoptometrista).
Un uso prolungato e quasi esclusivo delle lenti a contatto, può compromettere/aggravare i problemi alla vista?
Le lenti a contatto come le lenti oftalmiche da occhiali, sono degli ausili visivi che vanno a correggere i difetti visivi del portatore; nel momento in cui vengono prescritte le lenti correttive, il soggetto può decidere con il professionista della visione, qual è il metodo più adatto alle proprie esigenze, e se non ci sono cause sfavorevoli o patologie è possibile utilizzare gli occhiali integrando con le lenti a contatto. Una volta esaminato il portatore e studiata la sua anamnesi si scelgono le lenti a contatto più adatte al suo occhio, al tipo di film lacrimale, all'uso che ne deve fare, ecc.; quando viene identificata la lente a contatto "perfetta" la si può utilizzare senza controindicazioni ma tenendo sempre d'occhio l'igiene oculare e la manutenzione della lente. Se vengono rispettate le regole dettate dal buonsenso e le istruzioni impartite dallo specialista non ci saranno problemi per vista, occhi e visione.
Ogni tanto mi capita di vedere del "pezzettini" cadere davanti agli occhi, di cosa si tratta?
Si tratta delle miodesopsie (dal greco òpsis ="visione" e myōdes="simile a mosche") sono dei corpi mobili filiformi o puntiformi che proiettano sulla retina la loro ombra e, dunque, compaiono all'interno del campo visivo, generando il cosiddetto fenomeno delle "mosche volanti". Non c'è da preoccuparsi se la loro comparsa non è regolare poiché è un fenomeno del tutto fisiologico provocato dalla formazione di piccoli frammenti di proteine o addensamenti che bloccando parzialmente i raggi luminosi che penetrano nell'occhio, proiettano le loro ombre sulla retina. Le miodesopsie si evidenziano maggiormente quando si fissa una superficie o uno sfondo chiaro e luminoso (tipo una parete bianca o il cielo) oppure quando si usa il computer (monitor con sfondo bianco o, comunque, chiaro).
Mi capita di vedere annebbiato, devo preoccuparmi?
Bisogna innanzitutto capire cosa si intende per annebbiato, quante volte si presenta questo fenomeno e in quale situazione, quanto perdura e quanto è intenso. Le cause possono essere molteplici, dettate dallo stress, dall'età, dall'assunzione di farmaci o da patologie oculari o patologie correlate. Se partiamo dal presupposto che il soggetto sia stato corretto dai vizi refrattivi o sia emmetrope (non ha bisogno di occhiali) e se questa visione "annebbiata" si presenta molto di rado, in condizioni di forte stress visivo o stanchezza, è del tutto normale: il fenomeno dovrebbe perdurare pochissimi istanti per poi tornare alla normalità; in caso contrario è necessario rivolgersi a uno specialista, come ben sappiamo un controllo visivo approfondito è da svolgersi ogni 12/15 mesi.
Un uso prolungato e quasi esclusivo delle lenti a contatto, può compromettere/aggravare i problemi alla vista?
Le lenti a contatto come le lenti oftalmiche da occhiali, sono degli ausili visivi che vanno a correggere i difetti visivi del portatore; nel momento in cui vengono prescritte le lenti correttive, il soggetto può decidere con il professionista della visione, qual è il metodo più adatto alle proprie esigenze, e se non ci sono cause sfavorevoli o patologie è possibile utilizzare gli occhiali integrando con le lenti a contatto. Una volta esaminato il portatore e studiata la sua anamnesi si scelgono le lenti a contatto più adatte al suo occhio, al tipo di film lacrimale, all'uso che ne deve fare, ecc.; quando viene identificata la lente a contatto "perfetta" la si può utilizzare senza controindicazioni ma tenendo sempre d'occhio l'igiene oculare e la manutenzione della lente. Se vengono rispettate le regole dettate dal buonsenso e le istruzioni impartite dallo specialista non ci saranno problemi per vista, occhi e visione.
Ogni tanto mi capita di vedere del "pezzettini" cadere davanti agli occhi, di cosa si tratta?
Si tratta delle miodesopsie (dal greco òpsis ="visione" e myōdes="simile a mosche") sono dei corpi mobili filiformi o puntiformi che proiettano sulla retina la loro ombra e, dunque, compaiono all'interno del campo visivo, generando il cosiddetto fenomeno delle "mosche volanti". Non c'è da preoccuparsi se la loro comparsa non è regolare poiché è un fenomeno del tutto fisiologico provocato dalla formazione di piccoli frammenti di proteine o addensamenti che bloccando parzialmente i raggi luminosi che penetrano nell'occhio, proiettano le loro ombre sulla retina. Le miodesopsie si evidenziano maggiormente quando si fissa una superficie o uno sfondo chiaro e luminoso (tipo una parete bianca o il cielo) oppure quando si usa il computer (monitor con sfondo bianco o, comunque, chiaro).
Mi capita di vedere annebbiato, devo preoccuparmi?
Bisogna innanzitutto capire cosa si intende per annebbiato, quante volte si presenta questo fenomeno e in quale situazione, quanto perdura e quanto è intenso. Le cause possono essere molteplici, dettate dallo stress, dall'età, dall'assunzione di farmaci o da patologie oculari o patologie correlate. Se partiamo dal presupposto che il soggetto sia stato corretto dai vizi refrattivi o sia emmetrope (non ha bisogno di occhiali) e se questa visione "annebbiata" si presenta molto di rado, in condizioni di forte stress visivo o stanchezza, è del tutto normale: il fenomeno dovrebbe perdurare pochissimi istanti per poi tornare alla normalità; in caso contrario è necessario rivolgersi a uno specialista, come ben sappiamo un controllo visivo approfondito è da svolgersi ogni 12/15 mesi.