Non perdiamoci di vista
La donazione delle cornee per ridare la vista
Donare le cornee è una grande opportunità: sono estremamente limitati i casi di esclusione dalla donazione
giovedì 20 giugno 2019
11.50
Qualche giorno fa è stato effettuato il primo espianto di cornee "a cuore fermo" nella Asl Bat, e proprio il nostro giornale ne ha dato notizia tramite un post: a donare è stato un uomo che aveva dato il consenso alla donazione all'atto del rinnovo della carta di identità.
Donare le cornee dopo la propria morte è una grande opportunità, possibile per tutti, ed è un gesto di grande rilevanza sociale. La donazione di cornee ed il successivo trapianto permettono di curare un'altra persona con gravi problemi di vista migliorandone sostanzialmente la qualità di vita.
Prima di tutto dobbiamo far chiarezza: cosa indichiamo con la parola cornea? La cornea è un tessuto trasparente che riveste la superficie anteriore dell'occhio, è una sorta di piccola cupola che rappresenta la "barriera" esterna del bulbo oculare. In condizioni fisiologiche la cornea è trasparente, avascolare, speculare: è priva di vasi sanguigni, permette ai raggi luminosi di penetrare nell'occhio facendoli convergere sulla retina dopo essere passati attraverso il cristallino. Quando la cornea è danneggiata a causa di traumi, infezioni o malattie perde la sua trasparenza: le immagini non sono più nitide e la vista risulta ridotta o compromessa; nei casi estremi si può arrivare alla cecità, ma spesso è possibile intervenire con un trapianto di cornea totale o parziale, ripristinando così la funzione visiva.
Nella quasi totalità dei casi anche i soggetti deceduti a causa di patologie tumorali possono donare, questa causa di decesso non è un criterio di esclusione perché non è possibile la trasmissione della malattia attraverso la cornea, dato che è un tessuto privo di irrorazione sanguigna. Una volta confermata la possibilità di procedere con la donazione, il Coordinamento Ospedaliero Trapianti contatta Fondazione Banca degli Occhi la quale invia un medico specializzato nel prelievo di cornee. Il prelievo delle cornee non lascia tracce visibili sul donatore. Dopo il prelievo, le cornee donate vengono inviate a Fondazione Banca degli Occhi, dove sono valutate e selezionate da personale specializzato. Se idonee, vengono inviate ai centri di trapianto. L'assegnazione avviene sulla base di criteri di distribuzione che tengono conto della gravità della patologia e delle richieste ricevute dalle strutture ospedaliere. Le cornee, in quanto tessuti, possono essere prelevate una volta accertato il decesso con l'esecuzione di un elettrocardiogramma piatto per almeno 20 minuti, che attesta la morte celebrale. Il prelievo deve essere eseguito al più presto, entro le 24 ore.
Essere donatori significa acconsentire al fatto che, dopo la morte, alcuni organi e tessuti vengano prelevati al fine di essere trapiantati ad ammalati gravi che ne hanno necessità, per migliorare o salvare la loro vita. La donazione è sempre gratuita e anonima.
Donare le cornee dopo la propria morte è una grande opportunità, possibile per tutti, ed è un gesto di grande rilevanza sociale. La donazione di cornee ed il successivo trapianto permettono di curare un'altra persona con gravi problemi di vista migliorandone sostanzialmente la qualità di vita.
Prima di tutto dobbiamo far chiarezza: cosa indichiamo con la parola cornea? La cornea è un tessuto trasparente che riveste la superficie anteriore dell'occhio, è una sorta di piccola cupola che rappresenta la "barriera" esterna del bulbo oculare. In condizioni fisiologiche la cornea è trasparente, avascolare, speculare: è priva di vasi sanguigni, permette ai raggi luminosi di penetrare nell'occhio facendoli convergere sulla retina dopo essere passati attraverso il cristallino. Quando la cornea è danneggiata a causa di traumi, infezioni o malattie perde la sua trasparenza: le immagini non sono più nitide e la vista risulta ridotta o compromessa; nei casi estremi si può arrivare alla cecità, ma spesso è possibile intervenire con un trapianto di cornea totale o parziale, ripristinando così la funzione visiva.
Nella quasi totalità dei casi anche i soggetti deceduti a causa di patologie tumorali possono donare, questa causa di decesso non è un criterio di esclusione perché non è possibile la trasmissione della malattia attraverso la cornea, dato che è un tessuto privo di irrorazione sanguigna. Una volta confermata la possibilità di procedere con la donazione, il Coordinamento Ospedaliero Trapianti contatta Fondazione Banca degli Occhi la quale invia un medico specializzato nel prelievo di cornee. Il prelievo delle cornee non lascia tracce visibili sul donatore. Dopo il prelievo, le cornee donate vengono inviate a Fondazione Banca degli Occhi, dove sono valutate e selezionate da personale specializzato. Se idonee, vengono inviate ai centri di trapianto. L'assegnazione avviene sulla base di criteri di distribuzione che tengono conto della gravità della patologia e delle richieste ricevute dalle strutture ospedaliere. Le cornee, in quanto tessuti, possono essere prelevate una volta accertato il decesso con l'esecuzione di un elettrocardiogramma piatto per almeno 20 minuti, che attesta la morte celebrale. Il prelievo deve essere eseguito al più presto, entro le 24 ore.
Essere donatori significa acconsentire al fatto che, dopo la morte, alcuni organi e tessuti vengano prelevati al fine di essere trapiantati ad ammalati gravi che ne hanno necessità, per migliorare o salvare la loro vita. La donazione è sempre gratuita e anonima.