Non perdiamoci di vista
Guardare il cielo per misurare la vista
Un piccolo aneddoto divertente per “misurare” la vista
giovedì 23 agosto 2018
10.21
In estate, specialmente nelle notti di agosto è facile ritrovarsi con il naso all'insù a guardare il cielo in attesa di una stella cadente… ma se vi dicessi che guardando il cielo fosse possibile valutare la visione? Ebbene sì!
È abbastanza semplice, anche per i non-astrofili, riuscire a riconoscere nel cielo stellato il noto asterismo (gruppo di stelle riconoscibile per la sua particolare configurazione) del Grande Carro delle stelle dell'Orsa Maggiore; se osserviamo l'immagine in fondo dell'articolo possiamo notare che delle varie stelle che compongono questa figura, ce ne sono due molto vicine: Mizar e Alcor.
Nei pressi di Mizar, poco sopra con il mestolo dell'Orsa Maggiore rivolto verso l'alto, si trova una compagna ben più debole, di magnitudine 4, chiamata Alcor. La separazione angolare tra le due stelle è di circa 700 secondi d'arco (più o meno mezzo anno luce per la distanza), rendendo il sistema ben separabile anche ad occhio nudo. La coppia Mizar-Alcor viene spesso chiamata 'Il Cavallo ed il suo Cavaliere'. In realtà gli arabi, un migliaio di anni fa, sostenevano di osservare ad occhio nudo Alcor con molta difficoltà, mentre oggi se il cielo è relativamente buio la stella si vede davvero senza alcun problema.
Proprio a questo proposito, nelle notti più serene di questa fine estate, è divertente provare a discernere le due stelle mettendo alla prova la nostra acuità visiva; sono stati condotti anche degli studi scientifici a riguardo e quello che è stato affermato, già da molti anni, è che se si è in grado di distinguere le due stelle, la nostra vista ha i famosi "dieci decimi", quindi una visione nella norma.
È abbastanza semplice, anche per i non-astrofili, riuscire a riconoscere nel cielo stellato il noto asterismo (gruppo di stelle riconoscibile per la sua particolare configurazione) del Grande Carro delle stelle dell'Orsa Maggiore; se osserviamo l'immagine in fondo dell'articolo possiamo notare che delle varie stelle che compongono questa figura, ce ne sono due molto vicine: Mizar e Alcor.
Nei pressi di Mizar, poco sopra con il mestolo dell'Orsa Maggiore rivolto verso l'alto, si trova una compagna ben più debole, di magnitudine 4, chiamata Alcor. La separazione angolare tra le due stelle è di circa 700 secondi d'arco (più o meno mezzo anno luce per la distanza), rendendo il sistema ben separabile anche ad occhio nudo. La coppia Mizar-Alcor viene spesso chiamata 'Il Cavallo ed il suo Cavaliere'. In realtà gli arabi, un migliaio di anni fa, sostenevano di osservare ad occhio nudo Alcor con molta difficoltà, mentre oggi se il cielo è relativamente buio la stella si vede davvero senza alcun problema.
Proprio a questo proposito, nelle notti più serene di questa fine estate, è divertente provare a discernere le due stelle mettendo alla prova la nostra acuità visiva; sono stati condotti anche degli studi scientifici a riguardo e quello che è stato affermato, già da molti anni, è che se si è in grado di distinguere le due stelle, la nostra vista ha i famosi "dieci decimi", quindi una visione nella norma.