Non perdiamoci di vista
Ciak si gira: occhiali da film
Gli occhiali iconici che sono diventati famosi grazie ad attori, cantanti ed artisti
giovedì 18 luglio 2019
10.59
Negli scorsi post abbiamo toccato diversi argomenti riguardanti gli occhi, vista e visone, patologie, difetti visivi e tutto ciò che ruta attorno a questo campo; oggi parleremo degli occhiali più famosi che hanno reso iconici i look di attori, cantanti e artisti e segnato un'epoca. Grazie ai film alcuni occhiali diventano i veri e propri protagonisti lasciando un'impronta determinante, completando il look e donando carattere al personaggio. In fondo all'articolo troverete tutte le immagini dei personaggi citati nell'articolo.
Partendo dal sogno americano degli anni '60 con la diva Marilyn Monroe e i suoi occhiali a gatta per sottolineare il suo stile da pin-up; ricordiamo anche l'elegantissima Audrey Hepburn in "Colazione da Tiffany", che è rimasta nella storia e nell'immaginario comune per il suo classico tubino nero fasciante, i guanti lunghissimi, l'allure elegante e un paio di occhiali neri oversize. Sempre negli anni sessanta, venne girato il film "Lolita" in cui la perturbante protagonista del film, indossa spesso un paio di occhiali a cuore rossi, che sono diventati il simbolo di un'adolescenza accattivante e spregiudicata.
A Roma gli anni '60 sono ricordati come quelli della "dolce vita" e proprio Marcello Mastroianni indossa uno dei classici Persol sul set del film "Divorzio all'Italiana".
La cantante e attrice francese Brigitte Bardot è stata un'altra diva dalla grande personalità, famosa non solo per aver indossato il "monokini", ma anche gli occhiali dalla forma quadrata. Bella e fotografata dai paparazzi, gli occhiali oversize da una parte le coprivano il viso e le permettevano di nascondersi un po', ma dall'altra parte contribuivano a darle un'aria misteriosa e intrigante. E oversize erano anche gli occhiali preferiti da Jackie Kennedy Onassis, li indossava spesso girando per Capri negli anni '60 insieme agli immancabili pantaloni bianchi e sandali infradito. Moglie prima di John Fitzgerald Kennedy e poi dell'armatore greco Aristotele Onassis, la first lady indossava sempre una montatura grande, ovale e in cellulosa.
Iconici e inconfondibili gli occhiali tondi di John Lennon che hanno contribuito a renderlo ancora più indelebile nella nostra memoria; li indossava sempre, da quando compose "Imagine" al momento della sua morte.
Top Gun, Tom Cruise che indossa un paio di storici Ray Ban Aviator mentre vola su un caccia bombardiere interpretando il pilota ribelle Maverick.
Se parliamo degli anni contemporanei come non menzionare il "pirata" per eccellenza: Johnny Depp che rende ricercatissimi tutti gli occhiali che utilizza per i vari personaggi che interpreta. Johnny Depp ha un rapporto assolutamente speciale con gli occhiali, uno degli esempi più estrosi e memorabili sono le lenti gialle sfumate con montatura aviator usate per rappresentare il giornalista realmente esistito Hunter S. Thompson, nel celebre film dell'ex Monty Python Terry Gilliam.
Come non includere il mago "quattrocchi" più famoso di sempre?! Parte del successo del protagonista è anche da attribuirsi al suo aspetto normale, in cui qualunque ragazzino poteva immedesimarsi. Un particolare che portava l'attenzione sulle doti intellettive del personaggio, come da sempre gli occhiali da vista inducono a pensare, e non alle doti fisiche come quelle degli eroi più canonici.
Partendo dal sogno americano degli anni '60 con la diva Marilyn Monroe e i suoi occhiali a gatta per sottolineare il suo stile da pin-up; ricordiamo anche l'elegantissima Audrey Hepburn in "Colazione da Tiffany", che è rimasta nella storia e nell'immaginario comune per il suo classico tubino nero fasciante, i guanti lunghissimi, l'allure elegante e un paio di occhiali neri oversize. Sempre negli anni sessanta, venne girato il film "Lolita" in cui la perturbante protagonista del film, indossa spesso un paio di occhiali a cuore rossi, che sono diventati il simbolo di un'adolescenza accattivante e spregiudicata.
A Roma gli anni '60 sono ricordati come quelli della "dolce vita" e proprio Marcello Mastroianni indossa uno dei classici Persol sul set del film "Divorzio all'Italiana".
La cantante e attrice francese Brigitte Bardot è stata un'altra diva dalla grande personalità, famosa non solo per aver indossato il "monokini", ma anche gli occhiali dalla forma quadrata. Bella e fotografata dai paparazzi, gli occhiali oversize da una parte le coprivano il viso e le permettevano di nascondersi un po', ma dall'altra parte contribuivano a darle un'aria misteriosa e intrigante. E oversize erano anche gli occhiali preferiti da Jackie Kennedy Onassis, li indossava spesso girando per Capri negli anni '60 insieme agli immancabili pantaloni bianchi e sandali infradito. Moglie prima di John Fitzgerald Kennedy e poi dell'armatore greco Aristotele Onassis, la first lady indossava sempre una montatura grande, ovale e in cellulosa.
Iconici e inconfondibili gli occhiali tondi di John Lennon che hanno contribuito a renderlo ancora più indelebile nella nostra memoria; li indossava sempre, da quando compose "Imagine" al momento della sua morte.
Top Gun, Tom Cruise che indossa un paio di storici Ray Ban Aviator mentre vola su un caccia bombardiere interpretando il pilota ribelle Maverick.
Se parliamo degli anni contemporanei come non menzionare il "pirata" per eccellenza: Johnny Depp che rende ricercatissimi tutti gli occhiali che utilizza per i vari personaggi che interpreta. Johnny Depp ha un rapporto assolutamente speciale con gli occhiali, uno degli esempi più estrosi e memorabili sono le lenti gialle sfumate con montatura aviator usate per rappresentare il giornalista realmente esistito Hunter S. Thompson, nel celebre film dell'ex Monty Python Terry Gilliam.
Come non includere il mago "quattrocchi" più famoso di sempre?! Parte del successo del protagonista è anche da attribuirsi al suo aspetto normale, in cui qualunque ragazzino poteva immedesimarsi. Un particolare che portava l'attenzione sulle doti intellettive del personaggio, come da sempre gli occhiali da vista inducono a pensare, e non alle doti fisiche come quelle degli eroi più canonici.