La salute vien mangiando
Pausa pranzo: vietato saltarla!
E adesso cosa mangio?
lunedì 29 aprile 2013
7.48
«Lavoro in un'azienda non nella mia città, orario continuato, non posso contare su una mensa aziendale». Poche parole per delineare un prototipo di lavoratore in cui si riconoscono in molti. Ecco il grande enigma: cosa mangio a pausa pranzo? Le opzioni sono varie: porto il cibo da casa, un panino al volo magari al bar proprio vicino all'azienda, ristorante o peggio ancora salto del tutto l'appuntamento con il pasto di mezza giornata? La scelta giusta è quella che più si avvicina alle nostre esigenze lavorative ma sicuramente ce n'è una assolutamente vietata: digiunare. Ecco cosa non dobbiamo fare durante la pausa pranzo.
Pensare di rimanere leggeri e svegli mentalmente mangiando un frutto o un yogurt per poi concederci fin troppo a cena è deleterio per il nostro organismo, perché, cosi facendo, non forniamo al nostro corpo le giuste calorie per poter affrontare al meglio gli impegni mentali e fisici che ci aspettano ancora. Peggio ancora eliminare i carboidrati complessi come pane, pasta e riso che ci forniscono energia a lento assorbimento e consentono di recuperare le energie necessarie per il lavoro pomeridiano. Evitiamo di consumare il pasto, anche se di pochissimi minuti, continuando magari a lavorare al pc: è importante staccare un po', rilassarsi e mangiare con calma. No a cibi veloci come pizzette e calzoni, dolciumi confezionati o panini imbottiti di insaccati, formaggi grassi e salse: gustosi e invitanti ai nostri occhi ma nemici della linea e della salute; sarebbe meglio concederceli in rare occasioni piuttosto che farli diventare una costante nella nostra vita.
Cosa mangiare? Per chi ha la possibilità di avere una pausa pranzo più lunga consiglio un bel piatto di pasta con pomodoro fresco e basilico oppure con le verdure, ma non salse e sughi particolari. Per chi invece preferisce il "fai da te" l'ideale e' portarsi una bella insalata condita con buon olio d'oliva, con dentro del petto di pollo, o del tonno o sgombro al naturale, e un po' di pane oppure un insalata di pasta o riso. Accompagniamo sempre il nostro pranzo con frutta di stagione e verdura.
Alla fine, con un po' di impegno ed organizzazione, possiamo rendere facilmente gestibile un momento della giornata che influenzerà la qualità del lavoro post-pausa. Sarebbe meglio per tutti fare una buona figura con il nostro datore di lavoro.
Pensare di rimanere leggeri e svegli mentalmente mangiando un frutto o un yogurt per poi concederci fin troppo a cena è deleterio per il nostro organismo, perché, cosi facendo, non forniamo al nostro corpo le giuste calorie per poter affrontare al meglio gli impegni mentali e fisici che ci aspettano ancora. Peggio ancora eliminare i carboidrati complessi come pane, pasta e riso che ci forniscono energia a lento assorbimento e consentono di recuperare le energie necessarie per il lavoro pomeridiano. Evitiamo di consumare il pasto, anche se di pochissimi minuti, continuando magari a lavorare al pc: è importante staccare un po', rilassarsi e mangiare con calma. No a cibi veloci come pizzette e calzoni, dolciumi confezionati o panini imbottiti di insaccati, formaggi grassi e salse: gustosi e invitanti ai nostri occhi ma nemici della linea e della salute; sarebbe meglio concederceli in rare occasioni piuttosto che farli diventare una costante nella nostra vita.
Cosa mangiare? Per chi ha la possibilità di avere una pausa pranzo più lunga consiglio un bel piatto di pasta con pomodoro fresco e basilico oppure con le verdure, ma non salse e sughi particolari. Per chi invece preferisce il "fai da te" l'ideale e' portarsi una bella insalata condita con buon olio d'oliva, con dentro del petto di pollo, o del tonno o sgombro al naturale, e un po' di pane oppure un insalata di pasta o riso. Accompagniamo sempre il nostro pranzo con frutta di stagione e verdura.
Alla fine, con un po' di impegno ed organizzazione, possiamo rendere facilmente gestibile un momento della giornata che influenzerà la qualità del lavoro post-pausa. Sarebbe meglio per tutti fare una buona figura con il nostro datore di lavoro.