La salute vien mangiando
Nutrizione per il neonato
Latte materno e latte artificiale a confronto
lunedì 12 maggio 2014
Nel primo anno di vita avere un'alimentazione adeguata è un requisito fondamentale affinché il bambino cresca e si sviluppi in modo sano. Durante questo periodo, l'alimentazione subisce forti cambiamenti in risposta allo sviluppo del sistema nervoso, alla crescita dei denti e ai fabbisogni nutrizionali ed energetici che si modificano ad un ritmo sorprendente con la crescita. Il neonato assume circa 85 gr di latte materno o artificiale ogni 2-3 ore per tutto l'arco del giorno e della notte.
Fra i 4 e i 6 mesi può iniziare ad assumere i primi alimenti solidi fino al raggiungimento del primo anno di vita, periodo in cui può assumere tutti gli alimenti serviti a tavola. A un mese di vita, il neonato cresce circa 1 centimetro di lunghezza a settimana e aumenta di circa 30 gr al giorno. L'alimento di prima scelta per tutti i neonati è il latte materno. Quando questo prezioso alimento viene a mancare, per tutto il primo anno di vita il lattante può assumere latte in formula a base di latte vaccino. Va comunque sottolineato che, se dal punto di vista nutrizionale le differenze fra latte materno e latte artificiale possono essere ridotte al minimo, dal punto di vista immunitario non si può dire la stessa cosa. I piccoli allattati al seno sono meno soggetti a contrarre le comuni infezioni sia di natura gastrointestinale che respiratoria.
Il latte materno è meno proteico del latte vaccino (3,3 gr di proteine per il latte vaccino contro 1,2 gr del latte materno su 100 gr di latte) e fornisce proteine più digeribili. L'amminoacido taurina, ad esempio, che svolge un ruolo determinante per lo sviluppo del sistema nervoso, è presente nel latte materno ma il latte artificiale ne è completamente privo e deve essere quindi arricchito con l'aggiunta di questo prezioso componente. Inoltre il latte umano risulta essere più zuccherino (4 gr del latte vaccino contro i 7 gr del latte materno) e lo zucchero è in larga parte il lattosio ma presenta un uguale apporto di grassi rispetto al latte artificiale (3,5 gr circa in entrambi). Infatti, se quantitativamente i due tipi di latte sono equivalenti, non si può dire lo stesso analizzando la componente qualitativa dei lipidi; il latte materno ha una componente lipidica formata dal 45% di acidi grassi saturi e dal 55% di acidi grassi insaturi mentre il latte vaccino presenta il 75% di acidi grassi saturi e il 25% di acidi grassi insaturi.
Fra i 4 e i 6 mesi può iniziare ad assumere i primi alimenti solidi fino al raggiungimento del primo anno di vita, periodo in cui può assumere tutti gli alimenti serviti a tavola. A un mese di vita, il neonato cresce circa 1 centimetro di lunghezza a settimana e aumenta di circa 30 gr al giorno. L'alimento di prima scelta per tutti i neonati è il latte materno. Quando questo prezioso alimento viene a mancare, per tutto il primo anno di vita il lattante può assumere latte in formula a base di latte vaccino. Va comunque sottolineato che, se dal punto di vista nutrizionale le differenze fra latte materno e latte artificiale possono essere ridotte al minimo, dal punto di vista immunitario non si può dire la stessa cosa. I piccoli allattati al seno sono meno soggetti a contrarre le comuni infezioni sia di natura gastrointestinale che respiratoria.
Il latte materno è meno proteico del latte vaccino (3,3 gr di proteine per il latte vaccino contro 1,2 gr del latte materno su 100 gr di latte) e fornisce proteine più digeribili. L'amminoacido taurina, ad esempio, che svolge un ruolo determinante per lo sviluppo del sistema nervoso, è presente nel latte materno ma il latte artificiale ne è completamente privo e deve essere quindi arricchito con l'aggiunta di questo prezioso componente. Inoltre il latte umano risulta essere più zuccherino (4 gr del latte vaccino contro i 7 gr del latte materno) e lo zucchero è in larga parte il lattosio ma presenta un uguale apporto di grassi rispetto al latte artificiale (3,5 gr circa in entrambi). Infatti, se quantitativamente i due tipi di latte sono equivalenti, non si può dire lo stesso analizzando la componente qualitativa dei lipidi; il latte materno ha una componente lipidica formata dal 45% di acidi grassi saturi e dal 55% di acidi grassi insaturi mentre il latte vaccino presenta il 75% di acidi grassi saturi e il 25% di acidi grassi insaturi.