La salute vien mangiando
Allarme obesità infantile
Sovrappeso e obesità: la vera epidemia sociale del terzo millennio
lunedì 19 novembre 2012
L'obesità è uno dei più importanti problemi di salute pubblica e oramai colpisce tutto il mondo. Preoccupanti i dati che emergono e che vedono come protagonisti assoluti i bambini. Studi recenti hanno dimostrato che un bimbo su tre ha problemi di peso (il 23 % è in sovrappeso, il 12% è obeso). I principali fattori di rischio che predispongono allo sviluppo di tale patologia sono principalmente alimentazione, sedentarietà e familiarità.
I supermercati colmi di cibi spazzatura e le pubblicità ingannevoli che spacciano come altamente salutari alcuni cibi aumentano di certo questo fenomeno. Un bambino può diventare obeso non solo perché mangia troppo, ma anche perché mangia male, preferendo cibi molto calorici, ricchi di zuccheri e grassi, associati a bevande dolci. A questo si aggiunge una diminuzione dell'attività fisica a favore di un eccessivo tempo impiegato a guardare la tv o a giocare con video giochi e computer e che quindi vede i bambini scarsamente impegnati in attività sportive.
L 'obesità sviluppa effetti negativi che modificano, e se vogliamo riducono, la qualità di vita dei soggetti interessati sia da un punto di vista fisico che da un punto di vista sociale. L'aumento di rischio di mortalità in età adulta, lo sviluppo di cardiopatie, diabete di tipo 2, ipertensione, dislipidemie sono solo alcune delle conseguenze dovute ad obesità sviluppata in età infantile.
Le relazioni sociali vengono fortemente compromesse. A causa di un ridotto livello di autostima, si instaurano comportamenti tipici di questa patologia: trascorrere molte ore davanti alla tv, non voler partecipare ad attività con i coetanei, scarso impegno scolastico, modificazione di alcuni aspetti caratteriali ed emarginazione. Non è da sottovalutare l'impatto economico che questa patologia ha sul nostro paese. Una persona obesa costa al sistema sanitario il 25% in più di una persona normopeso a causa delle gravi patologie che spesso si manifestano correlate all'obesità.
Per la lotta all'obesità infantile è necessario un approccio preventivo che corregga le abitudini di vita sbagliate fin da piccoli. Rendere i ragazzi pienamente consapevoli dell'importanza di seguire corretti stili di vita, insegnando loro modi e tempi di assunzione dei cibi, è possibile anche facendo entrare l'educazione alimentare nelle classi delle scuole italiane. Bisogna trasferire ai bambini un'idea di vita sana da realizzare attraverso la diffusione di una corretta cultura dell'alimentazione e dello sport a partire dai docenti fino ad arrivare alle famiglie tramite i bambini stessi. Supportare i bambini obesi, correggendo abitudini sbagliate come alimentazione e sedentarietà, vuol dire far crescere ragazzi sani e consapevoli.
I supermercati colmi di cibi spazzatura e le pubblicità ingannevoli che spacciano come altamente salutari alcuni cibi aumentano di certo questo fenomeno. Un bambino può diventare obeso non solo perché mangia troppo, ma anche perché mangia male, preferendo cibi molto calorici, ricchi di zuccheri e grassi, associati a bevande dolci. A questo si aggiunge una diminuzione dell'attività fisica a favore di un eccessivo tempo impiegato a guardare la tv o a giocare con video giochi e computer e che quindi vede i bambini scarsamente impegnati in attività sportive.
L 'obesità sviluppa effetti negativi che modificano, e se vogliamo riducono, la qualità di vita dei soggetti interessati sia da un punto di vista fisico che da un punto di vista sociale. L'aumento di rischio di mortalità in età adulta, lo sviluppo di cardiopatie, diabete di tipo 2, ipertensione, dislipidemie sono solo alcune delle conseguenze dovute ad obesità sviluppata in età infantile.
Le relazioni sociali vengono fortemente compromesse. A causa di un ridotto livello di autostima, si instaurano comportamenti tipici di questa patologia: trascorrere molte ore davanti alla tv, non voler partecipare ad attività con i coetanei, scarso impegno scolastico, modificazione di alcuni aspetti caratteriali ed emarginazione. Non è da sottovalutare l'impatto economico che questa patologia ha sul nostro paese. Una persona obesa costa al sistema sanitario il 25% in più di una persona normopeso a causa delle gravi patologie che spesso si manifestano correlate all'obesità.
Per la lotta all'obesità infantile è necessario un approccio preventivo che corregga le abitudini di vita sbagliate fin da piccoli. Rendere i ragazzi pienamente consapevoli dell'importanza di seguire corretti stili di vita, insegnando loro modi e tempi di assunzione dei cibi, è possibile anche facendo entrare l'educazione alimentare nelle classi delle scuole italiane. Bisogna trasferire ai bambini un'idea di vita sana da realizzare attraverso la diffusione di una corretta cultura dell'alimentazione e dello sport a partire dai docenti fino ad arrivare alle famiglie tramite i bambini stessi. Supportare i bambini obesi, correggendo abitudini sbagliate come alimentazione e sedentarietà, vuol dire far crescere ragazzi sani e consapevoli.