Inbox
Castel del Monte il colosso del Medioevo: nel 2015 più 21 per cento di visitatori
Intervento del professor Riccardo Suriano sui numeri della struttura
lunedì 22 agosto 2016
Ho sottomano le ultime statistiche del Ministero dei beni culturali, storici, artistici e ambientali. L'anno 2015 è stato un anno eccezionale per il "Colosseo del Medioevo", cioè per Castel del Monte. Un anno da primato! Il Ministero ha registrato esattamente 251.424 visitatori, 21,5% in più rispetto agli anni precedenti. Al secondo posto c'è l'anno 2011 con un numero complessivo di visitatori di 205.226, con una percentuale di +11,72%. Sono numeri eccezionali. È come se la città di Bari si spostasse tutta intera a Castel del Monte! Il nostro bel maniero affascina, attrae, richiama a sé, incuriosisce tutti; storici, intellettuali, attori, registi, scrittori, pittori, architetti, ingegneri, ma anche gente normale, comune, di media e bassa cultura.
Ma una domanda me la pongo ogni estate che sopraggiunge: come mai di questi 251.424 visitatori solo pochissimi sono arrivati in Andria, la città federiciana per antonomasia? Andria è la città che ospita nella cripta della sua magnifica Cattedrale romanica le spoglie mortali di due delle mogli del grande imperatore svevo (Jolanda di Brienne e Isabella d'Inghilterra). La verità è che la nostra città non rientra a pieno titolo nel circuito turistico nazionale e/o internazionale. C'è qualcosa di strano e perverso in questo. Castel del Monte, patrimonio mondiale dell'Unesco, dovrebbe dare ad Andria notorietà e ricchezza, lavoro e benessere, invece no.
È compito fondamentale di chi ci amministra smuovere tutti gli ostacoli, gli impedimenti, tutte le pedine necessarie per attrarre i turisti nella nostra città. Non è certamente la prima volta che si denuncia questa situazione. Probabilmente non sarà neanche l'ultima. Ma fino a quando assistiamo all'amaro spettacolo del gran flusso di nostri concittadini che vanno a Castel del Monte e non allo spettacolo opposto dei turisti, italiani e stranieri, che scendono in Andria percorrendo la SS170, è un fallimento! Non ripeto qui le mille carenze in materia di ospitalità, di accoglienza, di formazione e informazioni di Andria - Castel del Monte.
Lo ha fatto, detto e ripetuto con dovizia di particolari il professor Michele Palumbo nei suoi frequentatissimi articoli pubblicati su La Gazzetta del Mezzogiorno. Io continuo a sognare un Andria che si arricchisca grazie al più bel regalo che il Puer Apuliae ci ha riservato: il "Colosseo del Medioevo" (come lo definì Demetrio Salazaro, ispettore della Pinacoteca Nazionale di Napoli nel 1870).
Professor Riccardo Suriano
Ma una domanda me la pongo ogni estate che sopraggiunge: come mai di questi 251.424 visitatori solo pochissimi sono arrivati in Andria, la città federiciana per antonomasia? Andria è la città che ospita nella cripta della sua magnifica Cattedrale romanica le spoglie mortali di due delle mogli del grande imperatore svevo (Jolanda di Brienne e Isabella d'Inghilterra). La verità è che la nostra città non rientra a pieno titolo nel circuito turistico nazionale e/o internazionale. C'è qualcosa di strano e perverso in questo. Castel del Monte, patrimonio mondiale dell'Unesco, dovrebbe dare ad Andria notorietà e ricchezza, lavoro e benessere, invece no.
È compito fondamentale di chi ci amministra smuovere tutti gli ostacoli, gli impedimenti, tutte le pedine necessarie per attrarre i turisti nella nostra città. Non è certamente la prima volta che si denuncia questa situazione. Probabilmente non sarà neanche l'ultima. Ma fino a quando assistiamo all'amaro spettacolo del gran flusso di nostri concittadini che vanno a Castel del Monte e non allo spettacolo opposto dei turisti, italiani e stranieri, che scendono in Andria percorrendo la SS170, è un fallimento! Non ripeto qui le mille carenze in materia di ospitalità, di accoglienza, di formazione e informazioni di Andria - Castel del Monte.
Lo ha fatto, detto e ripetuto con dovizia di particolari il professor Michele Palumbo nei suoi frequentatissimi articoli pubblicati su La Gazzetta del Mezzogiorno. Io continuo a sognare un Andria che si arricchisca grazie al più bel regalo che il Puer Apuliae ci ha riservato: il "Colosseo del Medioevo" (come lo definì Demetrio Salazaro, ispettore della Pinacoteca Nazionale di Napoli nel 1870).
Professor Riccardo Suriano