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Andria, le grotte sepolte e le loro storie dimenticate
Una poesia di Vincenzo Santovito, Libera associazione civica
sabato 15 ottobre 2016
12.13
Se voi poteste parlare molte date di storia potevate narrare
Stiamo sopportando il vostro amaro silenzio con la testa china
Per tantissimo tempo avete scritto pagine di storia, oggi dimenticate
Chi per atti umanitari sottrasse dalle vostre viscere intere famiglie costrette a vivere in condizioni disumane
Sono trascorsi quasi sessant'anni da quando la vostra storia cuore pulsante della nostra città denigrata dalla misera povertà venne dilapidata
Oggi sulle vostre ceneri sorge un manufatto nel segno della modernità e fabbisogno sociale
Oggi non mostrate più il vostro volto. Siete state lasciate in disparte nell'assoluta oscurità senza che nessuno si rimembra del vostro passato
Sicuramente i vostri cuori stanno gemendo restando muti. Nessuno può udire i vostri lai
Il peso dei rifiuti di risulta vi impediscono di respirare
Vorreste risorgere dalle vostre ceneri ma nessuno si preoccupa di fornire di ossigeno i vostri polmoni ostruiti
Vorreste parlare e narrare la vostra storia
Siete state celate del vostro sguardo
Non sentite il fremito passare nell'aria
Tutte le porte vi furono chiuse
O grotte grotte fondete nell'ombra i vostri passi silenti
Non eludete i cammini di chi vi calpesta
Fate ascoltare la vostra voce vibrante anche al viandante solitario che, ignaro della vostra presenza sotterra, vi calpesta inconsciamente
Fate in modo che qualche buon amico apra le porte delle vostre case sepolte, scoprendo nuovi sentieri
Cercate di spezzare le tenaci catene che vi tengono imprigionate, infrangetele con un desiderio di libertà
Se questa è una preghiera non abbiate timore di esprimere che un vostro desiderio venga esaudito
Grotte grotte ritornate a nuova vita
Raccontate la vostra storia
La vostra apologia va scritta
Non si vanno cercando tracce nel buio della nebbia. Non bisogna sentirsi prigionieri della propria esistenza
Vincenzo Santovito,
Libera associazione civica
Stiamo sopportando il vostro amaro silenzio con la testa china
Per tantissimo tempo avete scritto pagine di storia, oggi dimenticate
Chi per atti umanitari sottrasse dalle vostre viscere intere famiglie costrette a vivere in condizioni disumane
Sono trascorsi quasi sessant'anni da quando la vostra storia cuore pulsante della nostra città denigrata dalla misera povertà venne dilapidata
Oggi sulle vostre ceneri sorge un manufatto nel segno della modernità e fabbisogno sociale
Oggi non mostrate più il vostro volto. Siete state lasciate in disparte nell'assoluta oscurità senza che nessuno si rimembra del vostro passato
Sicuramente i vostri cuori stanno gemendo restando muti. Nessuno può udire i vostri lai
Il peso dei rifiuti di risulta vi impediscono di respirare
Vorreste risorgere dalle vostre ceneri ma nessuno si preoccupa di fornire di ossigeno i vostri polmoni ostruiti
Vorreste parlare e narrare la vostra storia
Siete state celate del vostro sguardo
Non sentite il fremito passare nell'aria
Tutte le porte vi furono chiuse
O grotte grotte fondete nell'ombra i vostri passi silenti
Non eludete i cammini di chi vi calpesta
Fate ascoltare la vostra voce vibrante anche al viandante solitario che, ignaro della vostra presenza sotterra, vi calpesta inconsciamente
Fate in modo che qualche buon amico apra le porte delle vostre case sepolte, scoprendo nuovi sentieri
Cercate di spezzare le tenaci catene che vi tengono imprigionate, infrangetele con un desiderio di libertà
Se questa è una preghiera non abbiate timore di esprimere che un vostro desiderio venga esaudito
Grotte grotte ritornate a nuova vita
Raccontate la vostra storia
La vostra apologia va scritta
Non si vanno cercando tracce nel buio della nebbia. Non bisogna sentirsi prigionieri della propria esistenza
Vincenzo Santovito,
Libera associazione civica