Belle quattro parole
La lingua si evolve
C'era una volta chi messaggiava
domenica 19 maggio 2013
9.25
Lui era un tipo quadrato e un po' vuoto, si chiamava Hash e amava frequentare il forum vicino casa sua. Lì conobbe Tag, una di quelle tutte precise, brava ad ordinare ed etichettare come un cartellino ogni cosa. Lei lavorava per il signor Facebook, che aveva avuto il suo successo, ma ogni giorno doveva inventarsi qualcosa per restare a galla nel mondo dei social network.
Hash e Tag si unirono e, come ditta individuale, iniziarono a lavorare per i signori Instagram e Tweeter.
Insieme divennero una potenza: la gente li cercava continuamente ed erano sulla bocca di tutti, ricevevano poke in quantità. Loro avevano la parola-chiave per arrivare dappertutto ed aprire qualsiasi porta. E se i loro clienti non fossero arrivati direttamente al blog indicato, un link corretto li avrebbe collegati alla soluzione.
Un giorno effettuò un login in casa loro un vecchio di nome Messaggiare. Raccontò del suo passato glorioso, di quando era lui ad essere sulla bocca di tutti e non godeva di un attimo di tranquillità. Poi passò alla nota dolente, al disturbo arrecatogli dai fastidiosi membri di un sindacato chiamato "Accademia della Crusca" che pretendeva di cancellarne l'esistenza. Lui era sopravvissuto, ma spiegò: «Io ho lo ius soli, sono italiano perché derivo da "messaggio". Ma voi? Organizzatevi o presto sarete soppiantati dal primo Linkedin di turno!».
I due lo ascoltarono perplessi, dopodichè decretarono che fosse un fake invidioso e lo eliminarono.
Hash e Tag si unirono e, come ditta individuale, iniziarono a lavorare per i signori Instagram e Tweeter.
Insieme divennero una potenza: la gente li cercava continuamente ed erano sulla bocca di tutti, ricevevano poke in quantità. Loro avevano la parola-chiave per arrivare dappertutto ed aprire qualsiasi porta. E se i loro clienti non fossero arrivati direttamente al blog indicato, un link corretto li avrebbe collegati alla soluzione.
Un giorno effettuò un login in casa loro un vecchio di nome Messaggiare. Raccontò del suo passato glorioso, di quando era lui ad essere sulla bocca di tutti e non godeva di un attimo di tranquillità. Poi passò alla nota dolente, al disturbo arrecatogli dai fastidiosi membri di un sindacato chiamato "Accademia della Crusca" che pretendeva di cancellarne l'esistenza. Lui era sopravvissuto, ma spiegò: «Io ho lo ius soli, sono italiano perché derivo da "messaggio". Ma voi? Organizzatevi o presto sarete soppiantati dal primo Linkedin di turno!».
I due lo ascoltarono perplessi, dopodichè decretarono che fosse un fake invidioso e lo eliminarono.