Belle quattro parole
L'Epifania tutte le feste si porta via
La giornata della strega buona
domenica 6 gennaio 2013
9.48
La parola epifania nell'antica Grecia (terra in cui ha origine) indicava la manifestazione, la rivelazione, delle divinità attraverso una visione, un miracolo, un sogno.
Con l'avvento del Cristianesimo l'epifania di Dio è divenuta la sua manifestazione nella figura di Gesù Cristo durante il battesimo nel fiume Giordano, poi nel primo dei suoi miracoli, quello delle nozze di Cana, infine nella prima apparizione ai Re Magi.
A partire dal III secolo d.C. l'epifania viene festeggiata il 6 gennaio: per la chiesa cattolica essa celebra la rivelazione ai Magi, per la chiesa ortodossa il battesimo di Gesù.
La parola 'befana', che compare nella lingua popolare intorno al XIV secolo, deriva dalla corruzione di epifania ed indica una vecchietta in abiti rattoppati che porta in dono dolciumi ai bambini. L'origine di questa figura va probabilmente connessa a tradizioni agrarie pagane: anticamente la dodicesima notte dopo il solstizio invernale (che ricorreva intorno al 25 dicembre) si festeggiavano la morte e la rinascita della natura, celebrando la figura pagana di Madre Natura. I Romani credevano che in queste dodici notti figure femminili volassero sui campi appena seminati per propiziare i raccolti futuri. La Chiesa condannò tali credenze, definendole frutto di influenze sataniche, cosicché le donne propiziatorie dei raccolti si trasfigurarono fino a divenire, nel Medioevo, la nostra Befana il cui aspetto, benché benevolo, è chiaramente imparentato con la personificazione di una strega.
Con l'avvento del Cristianesimo l'epifania di Dio è divenuta la sua manifestazione nella figura di Gesù Cristo durante il battesimo nel fiume Giordano, poi nel primo dei suoi miracoli, quello delle nozze di Cana, infine nella prima apparizione ai Re Magi.
A partire dal III secolo d.C. l'epifania viene festeggiata il 6 gennaio: per la chiesa cattolica essa celebra la rivelazione ai Magi, per la chiesa ortodossa il battesimo di Gesù.
La parola 'befana', che compare nella lingua popolare intorno al XIV secolo, deriva dalla corruzione di epifania ed indica una vecchietta in abiti rattoppati che porta in dono dolciumi ai bambini. L'origine di questa figura va probabilmente connessa a tradizioni agrarie pagane: anticamente la dodicesima notte dopo il solstizio invernale (che ricorreva intorno al 25 dicembre) si festeggiavano la morte e la rinascita della natura, celebrando la figura pagana di Madre Natura. I Romani credevano che in queste dodici notti figure femminili volassero sui campi appena seminati per propiziare i raccolti futuri. La Chiesa condannò tali credenze, definendole frutto di influenze sataniche, cosicché le donne propiziatorie dei raccolti si trasfigurarono fino a divenire, nel Medioevo, la nostra Befana il cui aspetto, benché benevolo, è chiaramente imparentato con la personificazione di una strega.