Belle quattro parole
Ho affidato le pecore al lupo!
Gli esiti della fiducia mal riposta
domenica 16 febbraio 2014
8.22
Affidare le pecore al lupo vuol dire perdere un bene prezioso per faciloneria ovvero perché si ripone fiducia in qualcuno irreparabilmente inaffidabile. La similitudine è tratta da una favola del greco Esopo dal titolo Il lupo e il pastore.
Vi si racconta di un lupo che andava al seguito di un gregge di pecore, senza far loro alcun male e di un pastore che, sulle prime, lo teneva a bada come un nemico e lo sorvegliava con estrema diffidenza; poiché vide che quello lo seguiva con ostinazione e senza arrischiare il minimo tentativo di rapina, gradatamente il pastore si convinse di avere in lui un custode piuttosto che un nemico intenzionato a danneggiarlo. Un giorno ebbe bisogno di recarsi in città, gli lasciò le pecore in custodia e partì tranquillo. Il lupo non si lasciò sfuggire l'occasione: si lanciò sul gregge e ne fece strage sbranandone una gran parte. Quando il pastore ritornò e vide la rovina del suo gregge, esclamò: «Mi sta bene! Quale stupidità mi ha spinto ad affidare le pecore ad un lupo?».
Esopo ammoniva a non fidarsi degli avidi, destinati a divorare ogni bene altrui, a non credere a coloro che mutano solo nell'apparenza e non nell'essenza, insomma a diffidare dei lupi che perdono il pelo e non le tendenze più perniciose; saranno proprio loro i protagonisti del prossimo numero.
Vi si racconta di un lupo che andava al seguito di un gregge di pecore, senza far loro alcun male e di un pastore che, sulle prime, lo teneva a bada come un nemico e lo sorvegliava con estrema diffidenza; poiché vide che quello lo seguiva con ostinazione e senza arrischiare il minimo tentativo di rapina, gradatamente il pastore si convinse di avere in lui un custode piuttosto che un nemico intenzionato a danneggiarlo. Un giorno ebbe bisogno di recarsi in città, gli lasciò le pecore in custodia e partì tranquillo. Il lupo non si lasciò sfuggire l'occasione: si lanciò sul gregge e ne fece strage sbranandone una gran parte. Quando il pastore ritornò e vide la rovina del suo gregge, esclamò: «Mi sta bene! Quale stupidità mi ha spinto ad affidare le pecore ad un lupo?».
Esopo ammoniva a non fidarsi degli avidi, destinati a divorare ogni bene altrui, a non credere a coloro che mutano solo nell'apparenza e non nell'essenza, insomma a diffidare dei lupi che perdono il pelo e non le tendenze più perniciose; saranno proprio loro i protagonisti del prossimo numero.