Belle quattro parole
Allevare una serpe in seno
Fare bene non sta bene
domenica 5 gennaio 2014
9.51
La bontà e la generosità possono essere delle doti di natura o un impegnativo esercizio di virtù. Fortunata quell'indole generata con il senso dell'altruismo, forse meno encomiabili gli egoisti; tuttavia la morale di un'antica favola li discolpa dal non voler fare del bene a tutti i costi.
Fedro, Esopo e poi La Fontaine hanno favoleggiato nelle loro righe la storia di un tale che raccolse una serpe intirizzita dal freddo e se la scaldò in seno, misericordioso a suo danno, perché la serpe, quando si riprese, uccise subito quell'uomo. Un'altra serpe le chiese il motivo della sua mala azione e lei rispose: «Perché nessuno impari a far del bene ai perfidi».
«Chi porta aiuto ai cattivi, più tardi se ne duole», riporta un'altra versione. Avvalersi di un sano egoismo o al massimo fare del bene e scordarlo è il mio consiglio: quando si alleva una serpe in seno il meglio che possa capitare è la sua ingratitudine.
Fedro, Esopo e poi La Fontaine hanno favoleggiato nelle loro righe la storia di un tale che raccolse una serpe intirizzita dal freddo e se la scaldò in seno, misericordioso a suo danno, perché la serpe, quando si riprese, uccise subito quell'uomo. Un'altra serpe le chiese il motivo della sua mala azione e lei rispose: «Perché nessuno impari a far del bene ai perfidi».
«Chi porta aiuto ai cattivi, più tardi se ne duole», riporta un'altra versione. Avvalersi di un sano egoismo o al massimo fare del bene e scordarlo è il mio consiglio: quando si alleva una serpe in seno il meglio che possa capitare è la sua ingratitudine.