Bambini per crescere
Serviranno solo dieci minuti
Da quest’anno iniziate a giocare
sabato 28 dicembre 2013
Siamo giunti all'ultimo articolo dell'anno: vi aspetterete bilanci, classifiche, elenchi di cose buone e belle, riflessioni profonde e buoni propositi, invece no. I libri più belli ve li ho raccontati durante tutto l'anno, le suggestioni e gli spunti su cui riflettere non sono mancati. Adesso, divertita dalla lettura di un romanzo della Gamberale Per dieci minuti e affascinata da alcuni scritti di Rudolf Steiner, vi chiederei di fare un gioco.
Il gioco è lo stesso a cui partecipa Chiara, la protagonista del mio libro, ma con una variante: per un mese intero, ogni giorno, per almeno dieci minuti, dovrete fare una cosa nuova, mai fatta prima, insieme ai vostri bambini. Alcuni sceglieranno i mesi primaverili, altri preferiranno partire subito, altri ancora aspetteranno i raggi cocenti del sole estivo, non fa nulla, ciò che conta e che siate presenti e che lo facciate con i vostri figli. Non vi viene in mente nulla? Non siate pigri, potreste fare un sacco di cose! Leggere insieme un libro in lingua Piripù, accompagnarli a scuola a piedi, camminando al contrario, liberi dalla trappola del traffico e dei semafori; comprare insieme gli ingredienti per fare una torta alla mamma, quando torna dal lavoro; rotolarsi nel prato del parco giochi; vedere un film paurosissimo stretti stretti in un abbraccio e avvolti nel calore del plaid; dialogare per dieci minuti in una lingua da voi inventata.
Qualunque cosa decidiate di fare ricordate che, ai bambini, rimarranno molto impresse l'emozione provata nel farla e il ricordo del vostro timbro voce, del vostro sorriso, della vostra disinvoltura e del vostro corpo accogliente. Perché dovreste fare questo gioco? Perché di dieci minuti in dieci minuti, arriverete ad accogliere realtà che non avreste mai immaginato e che vi porteranno a fare delle scelte diverse dal solito. Potreste addirittura acquisire nuove prospettive e punti di vista. Quale migliore augurio per il nuovo anno?
A prestissimo.
Il gioco è lo stesso a cui partecipa Chiara, la protagonista del mio libro, ma con una variante: per un mese intero, ogni giorno, per almeno dieci minuti, dovrete fare una cosa nuova, mai fatta prima, insieme ai vostri bambini. Alcuni sceglieranno i mesi primaverili, altri preferiranno partire subito, altri ancora aspetteranno i raggi cocenti del sole estivo, non fa nulla, ciò che conta e che siate presenti e che lo facciate con i vostri figli. Non vi viene in mente nulla? Non siate pigri, potreste fare un sacco di cose! Leggere insieme un libro in lingua Piripù, accompagnarli a scuola a piedi, camminando al contrario, liberi dalla trappola del traffico e dei semafori; comprare insieme gli ingredienti per fare una torta alla mamma, quando torna dal lavoro; rotolarsi nel prato del parco giochi; vedere un film paurosissimo stretti stretti in un abbraccio e avvolti nel calore del plaid; dialogare per dieci minuti in una lingua da voi inventata.
Qualunque cosa decidiate di fare ricordate che, ai bambini, rimarranno molto impresse l'emozione provata nel farla e il ricordo del vostro timbro voce, del vostro sorriso, della vostra disinvoltura e del vostro corpo accogliente. Perché dovreste fare questo gioco? Perché di dieci minuti in dieci minuti, arriverete ad accogliere realtà che non avreste mai immaginato e che vi porteranno a fare delle scelte diverse dal solito. Potreste addirittura acquisire nuove prospettive e punti di vista. Quale migliore augurio per il nuovo anno?
A prestissimo.