Bambini per crescere
Non abbiate paura delle paure
Storie e illustrazioni per la grandi emozioni
sabato 2 novembre 2013
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E' da poco passata la notte di halloween e numerose sono state le iniziative per divertire i bambini. Fantasmi, zucche perfide e sorridenti, ragni neri, streghette dispettose, teschi e altri oggetti tetri hanno popolato la festa più discussa dell'anno, suscitando un vero e proprio terrore, soprattutto negli animi dei più piccoli.
La paura, a volte, gioca brutta scherzi! Il dizionario la definisce come un'emozione intensa derivata dalla percezione di un pericolo reale o supposto; la paura è qualcosa che chiunque di noi prova, è un sentimento che fa parte del nostro essere. E' importante comunque non dimenticare proprio l'aspetto costruttivo di questa emozione e insegnare ai bambini di cosa avere paura, per proteggerli da eventuali pericoli. Ma è anche importante parlarne, per far sì che i bimbi possano riconoscere, dominare e non farsi paralizzare da questo stato d'animo, che spesso porta ad una valutazione distorta della realtà.
Un valido supporto per parlare ai bambini di paure sono i libri che trattano questi argomenti in modo delicato, raffinato e spesso molto simpatico.
In Che notte! di Catherine Metzmeyer, edito da Piemme, Carolina sveglia ogni notte la sua mamma per farsi accompagnare a fare la pipì. Un bel giorno i genitori le regalano una torcia, così potrà andare da sola in bagno. Ma il lungo percorso tra la sua cameretta e il bagno, si rivela molto più avventuroso di quello che lei avrebbe immaginato. In La paura è fatta di niente di Antonio Boffa, edito da Mammeonline, suggestive e raffinate illustrazioni fanno da sfondo ad un'evocativa filastrocca in rima. Per raccontare che la paura è un bosco fitto e scuro ma, con un po' di coraggio, si può ridimensionare e, almeno per un po', allontanare. Assolutamente da non farsi sfuggire la recentissima ristampa di I tre piccoli gufi, un meraviglioso libro di Weddell edito da Mondadori: tre piccoli gufi rimangono nel nido, soli, e aspettano la mamma. Sara, la più grande, crede che la mamma tornerà presto; Bruno, il medio, cerca di fidarsi della sorella maggiore ma non è affatto tranquillo; Tobia, il più piccolo, non sente ragione ed è disperato. Mentre il tempo passa, cala la notte nel bosco e nel nido, i piccoli chiudono gli occhietti, sempre più tristi e impauriti. Finalmente la mamma torna.
La paura, a volte, gioca brutta scherzi! Il dizionario la definisce come un'emozione intensa derivata dalla percezione di un pericolo reale o supposto; la paura è qualcosa che chiunque di noi prova, è un sentimento che fa parte del nostro essere. E' importante comunque non dimenticare proprio l'aspetto costruttivo di questa emozione e insegnare ai bambini di cosa avere paura, per proteggerli da eventuali pericoli. Ma è anche importante parlarne, per far sì che i bimbi possano riconoscere, dominare e non farsi paralizzare da questo stato d'animo, che spesso porta ad una valutazione distorta della realtà.
Un valido supporto per parlare ai bambini di paure sono i libri che trattano questi argomenti in modo delicato, raffinato e spesso molto simpatico.
In Che notte! di Catherine Metzmeyer, edito da Piemme, Carolina sveglia ogni notte la sua mamma per farsi accompagnare a fare la pipì. Un bel giorno i genitori le regalano una torcia, così potrà andare da sola in bagno. Ma il lungo percorso tra la sua cameretta e il bagno, si rivela molto più avventuroso di quello che lei avrebbe immaginato. In La paura è fatta di niente di Antonio Boffa, edito da Mammeonline, suggestive e raffinate illustrazioni fanno da sfondo ad un'evocativa filastrocca in rima. Per raccontare che la paura è un bosco fitto e scuro ma, con un po' di coraggio, si può ridimensionare e, almeno per un po', allontanare. Assolutamente da non farsi sfuggire la recentissima ristampa di I tre piccoli gufi, un meraviglioso libro di Weddell edito da Mondadori: tre piccoli gufi rimangono nel nido, soli, e aspettano la mamma. Sara, la più grande, crede che la mamma tornerà presto; Bruno, il medio, cerca di fidarsi della sorella maggiore ma non è affatto tranquillo; Tobia, il più piccolo, non sente ragione ed è disperato. Mentre il tempo passa, cala la notte nel bosco e nel nido, i piccoli chiudono gli occhietti, sempre più tristi e impauriti. Finalmente la mamma torna.