Bambini per crescere
Il denaro
Riflessione su un mezzo che è diventato un fine
sabato 8 febbraio 2014
Sin da piccoli subiamo inconsciamente il fascino del denaro. Viviamo cercando di realizzare il sogno, spesso trasmessoci dai nostri genitori, di assumere un ruolo rilevante nella società e di svolgere un lavoro prestigioso che ci consenta di diventare ricchi. Crescendo ci rendiamo conto che gran parte degli oggetti che abbiamo accumulato non ci serviranno mai e che, molto del tempo, in cui potremmo usare il nostro denaro, è impiegato per produrlo. In un'epoca in cui tutto ha un prezzo e in cui sembra che, senza denaro, molte cose ci siano precluse, è importante parlare con i bambini del subdolo fascino dei soldi.
Anche stavolta il prezioso supporto giunge da uno splendido albo illustrato, Il denaro, appunto, scritto da Desplechin e pubblicato da Logos. La storia del libro è incentrata sulla figura di Virginie, figlia di Sylvia, che sta per sposarsi con il suo adorato Ernesto. Per questo grande evento tutta la famiglia si riunisce e ognuno esprime il proprio giudizio sul matrimonio. Si delinea, in tal modo, una singolare galleria di ritratti umani da cui traspare il rapporto che questi hanno con il denaro. Incontriamo un bambino viziato, un pirata informatico, un cinico capitano d'azienda, un mafioso minacciato di morte, un mendicante e una commerciante… Tutti questi personaggi sono descritti attraverso l'aspetto seducente dei soldi, che hanno in qualche modo influenzato la loro vita. Il testo trae una forte carica emotiva dalle particolari illustrazioni di Emmanuelle Houdart che, proprio come il denaro, attraggono per la dovizia di particolari e per i colori luminosi, ma allo stesso tempo inquietano per la natura cruenta e il fascino cupo.
Numerose le riflessioni significative sul concetto di ricchezza e gli spunti per il confronto e il dialogo. Bisognerebbe spiegare ai bambini che «Il solo capitale che abbia qualche valore, dopo tutto, sono le persone che si vogliono bene e si assomigliano. E la sola ricchezza che valga è ciò che sono capaci di fare insieme».
Per questo motivo i matrimoni, gli incontri e i rapporti umani possono essere i più grandi investimenti della nostra vita.
Anche stavolta il prezioso supporto giunge da uno splendido albo illustrato, Il denaro, appunto, scritto da Desplechin e pubblicato da Logos. La storia del libro è incentrata sulla figura di Virginie, figlia di Sylvia, che sta per sposarsi con il suo adorato Ernesto. Per questo grande evento tutta la famiglia si riunisce e ognuno esprime il proprio giudizio sul matrimonio. Si delinea, in tal modo, una singolare galleria di ritratti umani da cui traspare il rapporto che questi hanno con il denaro. Incontriamo un bambino viziato, un pirata informatico, un cinico capitano d'azienda, un mafioso minacciato di morte, un mendicante e una commerciante… Tutti questi personaggi sono descritti attraverso l'aspetto seducente dei soldi, che hanno in qualche modo influenzato la loro vita. Il testo trae una forte carica emotiva dalle particolari illustrazioni di Emmanuelle Houdart che, proprio come il denaro, attraggono per la dovizia di particolari e per i colori luminosi, ma allo stesso tempo inquietano per la natura cruenta e il fascino cupo.
Numerose le riflessioni significative sul concetto di ricchezza e gli spunti per il confronto e il dialogo. Bisognerebbe spiegare ai bambini che «Il solo capitale che abbia qualche valore, dopo tutto, sono le persone che si vogliono bene e si assomigliano. E la sola ricchezza che valga è ciò che sono capaci di fare insieme».
Per questo motivo i matrimoni, gli incontri e i rapporti umani possono essere i più grandi investimenti della nostra vita.