Bambini per crescere
E se nessuno mi becca?
Breve trattato di etica per ragazzi
sabato 21 settembre 2013
11.30
«Alla fine di ogni giornata, chiedi a te stesso:
- Sono riuscito a non far del male a nessuno?
- Ho lasciato il mondo un po' meglio di come l'avevo trovato?
- Ho dimostrato di avere rispetto per il prossimo?
- Sono stato giusto?
- Sono stato amorevole?
Se puoi rispondere sì a tutte queste domande, riuscirai a farti una bella dormita. Avrai inoltre molte ragioni, cinque in particolare, per essere fiero di te stesso. So che ce la puoi fare».
Questa è la conclusione a cui giunge Bruce Weinstein, autore dello splendido libro che dà il titolo e il sottotitolo all'articolo di oggi. Utilissimo manuale per ragazzi e genitori, che offre degli spunti preziosi per avere una strategia per affrontare i dilemmi della vita. Non certo con discorsi barbosi e regole destinate a essere infrante, bensì con un tocco di leggerezza e una buona dose di divertimento. Ricco di esempi pratici e di domande e risposte multiple, il volume non vuole insegnare a diventare perfetti, ma a vivere la vita cercando di essere sempre fieri di se stessi.
Trovo un tantino pretenzioso definirlo un manuale di etica, visto che Aristotele ha dedicato tre testi all'argomento senza riuscire ad esaurirlo totalmente. Penso che, però, possa assolvere l'arduo compito di spiegare ai più giovani la differenza fra vizio e virtù e di fornire loro la capacità di distinguere quello che è giusto e quello che è sbagliato. Ritengo che questo testo sia indispensabile per insegnare, e ricordare a tutti, che quando diciamo o facciamo qualcosa, dobbiamo sempre tener presente l'effetto che le nostre azioni possono avere sugli altri.
Viviamo in una società in cui esistono tanti ragazzi che credono sia giusto abusare del compagno più debole, sia lecito sottrarre prodotti utili in un supermercato, che dia onore schiaffeggiare la propria fidanzata o sia normale scaricare musica e film da internet. Ne esistono tanti altri che stanno crescendo e non hanno le idee ben chiare su cosa s'intenda per "fare la cosa giusta". Questo libro serve agli uni e agli altri.
- Sono riuscito a non far del male a nessuno?
- Ho lasciato il mondo un po' meglio di come l'avevo trovato?
- Ho dimostrato di avere rispetto per il prossimo?
- Sono stato giusto?
- Sono stato amorevole?
Se puoi rispondere sì a tutte queste domande, riuscirai a farti una bella dormita. Avrai inoltre molte ragioni, cinque in particolare, per essere fiero di te stesso. So che ce la puoi fare».
Questa è la conclusione a cui giunge Bruce Weinstein, autore dello splendido libro che dà il titolo e il sottotitolo all'articolo di oggi. Utilissimo manuale per ragazzi e genitori, che offre degli spunti preziosi per avere una strategia per affrontare i dilemmi della vita. Non certo con discorsi barbosi e regole destinate a essere infrante, bensì con un tocco di leggerezza e una buona dose di divertimento. Ricco di esempi pratici e di domande e risposte multiple, il volume non vuole insegnare a diventare perfetti, ma a vivere la vita cercando di essere sempre fieri di se stessi.
Trovo un tantino pretenzioso definirlo un manuale di etica, visto che Aristotele ha dedicato tre testi all'argomento senza riuscire ad esaurirlo totalmente. Penso che, però, possa assolvere l'arduo compito di spiegare ai più giovani la differenza fra vizio e virtù e di fornire loro la capacità di distinguere quello che è giusto e quello che è sbagliato. Ritengo che questo testo sia indispensabile per insegnare, e ricordare a tutti, che quando diciamo o facciamo qualcosa, dobbiamo sempre tener presente l'effetto che le nostre azioni possono avere sugli altri.
Viviamo in una società in cui esistono tanti ragazzi che credono sia giusto abusare del compagno più debole, sia lecito sottrarre prodotti utili in un supermercato, che dia onore schiaffeggiare la propria fidanzata o sia normale scaricare musica e film da internet. Ne esistono tanti altri che stanno crescendo e non hanno le idee ben chiare su cosa s'intenda per "fare la cosa giusta". Questo libro serve agli uni e agli altri.