Bambini per crescere
Il libro delle terre immaginate
Viaggio fantastico attraverso la storia delle geografie
sabato 26 ottobre 2013
17.46
Oggi tutti sanno che la Terra è un pianeta sferico, in costante movimento nello spazio. Lo impariamo da piccoli e cresciamo con quest'immagine senza, tuttavia, farne esperienza, senza comprenderne la storia e senza poterne immaginare davvero la forma. La separazione tra mito e storia, tra religione e scienza sembra, dunque, molto netta: come se, da un lato ci fossero le geografie fantastiche dei miti e delle credenze religiose, e dall'altro quelle descrittive e realistiche degli scienziati.
Ma se la Terra non è diventata sferica in un solo giorno, allora come se la immaginavano gli uomini prima? Basta aprire il meraviglioso libro da cui prende il titolo l'articolo di oggi, per imbarcarvi, con i vostri bimbi, in un lunghissimo viaggio attraverso il tempo e le culture, per scoprire quanto sia toccante e commovente la fatica compiuta dall'uomo per ritrarre il suo pianeta. Scoprirete che i vecchi saggi del popolo Fon ritenevano che la Terra, a causa del suo enorme peso, stesse in equilibrio su un serpente gigantesco, avvolto su se stesso. Duemilacinquecento anni fa, in India, i sacerdoti vedici l'hanno immaginata come una superficie piatta con una grande montagna al centro, che sfiora il cielo. A sorreggerla quattro elefanti posti sopra un'immensa tartaruga, la quale riposa su un enorme serpente, partecipe della creazione del mondo. Talete, invece, riteneva l'acqua il principio di tutte le cose. Per lui la Terra era un'isola piatta fluttuante sull'Oceano, come un pezzo di legno.
Le terre di sogno per le quali ci conduce Guillaume Duprat, autore e illustratore del libro edito da L'Ippocampo, sono, a ben vedere, proprio quelle amate dalla scienza, quelle che ci fanno riflettere su temi filosofici che scaturiscono dalla geografia, le stesse concepite anche grazie all'alleanza con il Mito. Questa Terra guardata da cartografi, visionari e poeti, è quella Terra che dobbiamo difendere, amandola con l'amore colto e fantasioso di cui ha dato prova l'autore: solo tenendo conto di questa arcana bellezza, potremo davvero salvarla. Da leggere assolutamente.
Ma se la Terra non è diventata sferica in un solo giorno, allora come se la immaginavano gli uomini prima? Basta aprire il meraviglioso libro da cui prende il titolo l'articolo di oggi, per imbarcarvi, con i vostri bimbi, in un lunghissimo viaggio attraverso il tempo e le culture, per scoprire quanto sia toccante e commovente la fatica compiuta dall'uomo per ritrarre il suo pianeta. Scoprirete che i vecchi saggi del popolo Fon ritenevano che la Terra, a causa del suo enorme peso, stesse in equilibrio su un serpente gigantesco, avvolto su se stesso. Duemilacinquecento anni fa, in India, i sacerdoti vedici l'hanno immaginata come una superficie piatta con una grande montagna al centro, che sfiora il cielo. A sorreggerla quattro elefanti posti sopra un'immensa tartaruga, la quale riposa su un enorme serpente, partecipe della creazione del mondo. Talete, invece, riteneva l'acqua il principio di tutte le cose. Per lui la Terra era un'isola piatta fluttuante sull'Oceano, come un pezzo di legno.
Le terre di sogno per le quali ci conduce Guillaume Duprat, autore e illustratore del libro edito da L'Ippocampo, sono, a ben vedere, proprio quelle amate dalla scienza, quelle che ci fanno riflettere su temi filosofici che scaturiscono dalla geografia, le stesse concepite anche grazie all'alleanza con il Mito. Questa Terra guardata da cartografi, visionari e poeti, è quella Terra che dobbiamo difendere, amandola con l'amore colto e fantasioso di cui ha dato prova l'autore: solo tenendo conto di questa arcana bellezza, potremo davvero salvarla. Da leggere assolutamente.