Enti locali
Zona PIP: arriva la revoca della graduatoria delle Urbanizzazioni Secondarie
Decisione durante la Giunta del 10 febbraio, Di Noia: «Ora nuovo bando»
Andria - giovedì 12 febbraio 2015
10.28
Un tassello dietro l'altro si tenta di far rivivere la zona PIP della Città di Andria. L'ultimo passaggio in ordine di tempo è la delibera approvata durante la Giunta Comunale del 10 febbraio scorso, nella quale è stata revocata una precedente delibera, del 2011, nella quale si richiedeva una manifestazione di interesse per le aree presenti in quella zona e deputate ad Urbanizzazioni cosiddette Secondarie. Parliamo, in sostanza, dei servizi sociali a supporto di un insediamento urbano come uffici pubblici, scuole, banche od uffici postali. Dalla manifestazione di interesse è stata sviluppata una graduatoria, mai entrata in vigore, con oltre 200 istanze presentate che, per bocca dell'Assessore Gigi Di Noia, erano per la maggior parte imprenditori che non avevano trovato possibilità di accesso alle altre aree del piano di insediamenti produttivi. «Dopo questo passaggio ci sarà un nuovo bando - ha detto Di Noia - con cui realizzeremo finalmente una graduatoria che sarà subito esecutiva».
L'esigenza di annullare quella manifestazione d'interesse, oltre che per l'alto numero di istanze difatto irrilevanti, ma anche per via della modifica del regolamento complessivo dell'area PIP avvenuto nel luglio del 2014 dopo un lungo iter di revisione. A seguito di quella approvazione vi è già stato un nuovo bando per l'assegnazione dei lotti rimasti vacanti e che sarà utilizzata anche per soddisfare le retrocessioni delle aree da parte di imprenditori che non sono riusciti a realizzare attività produttive. Si tratta, in totale, di 20 lotti vacanti da assegnare oltre a 25 lotti in cui gli imprenditori hanno già richiesto la retrocessione. Tra le altre cose, la Zona PIP è stata anche al centro di uno dei punti di criticità del bilancio comunale. Un lodo arbitrale, infatti, ha fatto lievitare l'iniziale cifra pagata per gli espropri nel 1998 di oltre 4 milioni di euro che l'ente punta a recuperare in questo 2015 attraverso la lottizzazione e le urbanizzazioni secondarie. L'attenzione verso questa zona di insediamenti produttivi resta comunque molto alta visto che sono quasi 200 le istanze presentate ed inserite nella graduatoria provvisoria che dovrebbe diventare ufficiale tra circa venti giorni.
L'esigenza di annullare quella manifestazione d'interesse, oltre che per l'alto numero di istanze difatto irrilevanti, ma anche per via della modifica del regolamento complessivo dell'area PIP avvenuto nel luglio del 2014 dopo un lungo iter di revisione. A seguito di quella approvazione vi è già stato un nuovo bando per l'assegnazione dei lotti rimasti vacanti e che sarà utilizzata anche per soddisfare le retrocessioni delle aree da parte di imprenditori che non sono riusciti a realizzare attività produttive. Si tratta, in totale, di 20 lotti vacanti da assegnare oltre a 25 lotti in cui gli imprenditori hanno già richiesto la retrocessione. Tra le altre cose, la Zona PIP è stata anche al centro di uno dei punti di criticità del bilancio comunale. Un lodo arbitrale, infatti, ha fatto lievitare l'iniziale cifra pagata per gli espropri nel 1998 di oltre 4 milioni di euro che l'ente punta a recuperare in questo 2015 attraverso la lottizzazione e le urbanizzazioni secondarie. L'attenzione verso questa zona di insediamenti produttivi resta comunque molto alta visto che sono quasi 200 le istanze presentate ed inserite nella graduatoria provvisoria che dovrebbe diventare ufficiale tra circa venti giorni.