Politica
ZES Unica, Pd: Per la zona PIP di Andria pronti 40 suoli da assegnare
Gianni Addario, Segretario cittadino: "Comune di Andria sia il punto di riferimento che città ed imprese richiedono"
Andria - venerdì 19 gennaio 2024
12.45
Nel Piano per gli insediamenti Produttivi (PIP) di Andria, sono disponibili circa 40 lotti da assegnare, ormai da alcuni anni. Dopo i finanziamenti legati ai progetti Pinqua, adesso con la Zona Economica Speciale unica, cosiddetta ZES, si aggiunge un importante tassello per lo sviluppo della e del suo territorio, è quindi necessario concentrarsi anche sulle imprese. Importane quindi un' attribuzione veloce dei lotti della zona PIP.
E' il sunto dell'intervento che il Segretario cittadino del Partito Democratico, Gianni Addario rivolge alla comunità cittadina. "Negli ultimi giorni molti imprenditori e professionisti chiedono della Zona Economica Speciale unica, cosiddetta ZES, che assorbe ormai la gestione delle procedure per insediamenti produttivi e per gli incentivi nelle regioni del Sud Italia. Per anni le imprese hanno potuto fruire dell'incentivo SUD agli investimenti in modo automatico, ora non più. Per accedere alle procedure "veloci" della ZES le imprese devono però possedere l'area di intervento. Nel Piano per gli insediamenti Produttivi (PIP) della nostracittà, sono disponibili più o meno 40 lotti da assegnare, da anni. Il Partito Democratico di Andria seguirà con attenzione l'iter amministrativo e burocratico, affinché si possa procedere celermente all'assegnazione dei lotti disponibili".
"Dopo i finanziamenti legati ai progetti Pinqua -prosegue Gianni Addario-, un importante tassello per la città, è necessario concentrarsi anche sulle imprese. Non solo lavori pubblici, dunque, ma anche visione sull'economia di questa città, degli imprenditori e delle imprenditrici. Ormai non si può più rinviare l' attribuzione dei lotti della zona PIP, altrimenti le nostre imprese saranno tagliate fuori dalla ZES che ha incentivi limitati fino al 15 novembre. L'effetto sulla economia locale sarebbe ampio e significativo e di sicuro impatto sull'economia locale. Si deve anche considerare che le imprese che vogliono investire sono tra le più innovative e con maggior successo sul mercato, e quindi quelle che producono rinnovamento, investimenti e posti di lavoro qualificati e stabili. Dopo aver affrontato problemi antichi di ordine giuridico e finanziario nei rapporti tra comune e imprese, è necessario immediatamente andare oltre ed essere consapevoli che il ruolo pubblico, in queste fasi economiche di difficoltà, è cruciale, e deve essere garantito da un impegno straordinario. Con la ZES unica anche le imprese e i professionisti devono aggiornare visioni e procedure. Molti soggetti si stanno approcciando alla nuova sfida, ma tutti hanno bisogno di un punto di riferimento e di una istituzione di coordinamento. E' necessario che il Comune di Andria sia il punto di riferimento che città ed imprese richiedono", conclude il Segretario cittadino del Partito Democratico, Gianni Addario.
E' un intervento corposo e particolarmente strategico per lo sviluppo economico della città. A fronte dei 40 lotti da assegnare, la superficie media interessata è pari a mq 2.000, con una edificazione media di mq 1.000 totali. La superficie complessiva edificabile si aggira a mq 40mila, per un investimento complessivo immobiliare pari a € 52.000.000 a fronte di un investimento macchine (fattori produttivi 25%) di € 13.000.000. Il totale degli investimenti prevedibili, secondo le proiezioni fornite dal Partito Democratico di Andria, sarebbe pari ad € 65.000.000, di cui incentivi potenziali di € 35.750.000.
E' il sunto dell'intervento che il Segretario cittadino del Partito Democratico, Gianni Addario rivolge alla comunità cittadina. "Negli ultimi giorni molti imprenditori e professionisti chiedono della Zona Economica Speciale unica, cosiddetta ZES, che assorbe ormai la gestione delle procedure per insediamenti produttivi e per gli incentivi nelle regioni del Sud Italia. Per anni le imprese hanno potuto fruire dell'incentivo SUD agli investimenti in modo automatico, ora non più. Per accedere alle procedure "veloci" della ZES le imprese devono però possedere l'area di intervento. Nel Piano per gli insediamenti Produttivi (PIP) della nostracittà, sono disponibili più o meno 40 lotti da assegnare, da anni. Il Partito Democratico di Andria seguirà con attenzione l'iter amministrativo e burocratico, affinché si possa procedere celermente all'assegnazione dei lotti disponibili".
"Dopo i finanziamenti legati ai progetti Pinqua -prosegue Gianni Addario-, un importante tassello per la città, è necessario concentrarsi anche sulle imprese. Non solo lavori pubblici, dunque, ma anche visione sull'economia di questa città, degli imprenditori e delle imprenditrici. Ormai non si può più rinviare l' attribuzione dei lotti della zona PIP, altrimenti le nostre imprese saranno tagliate fuori dalla ZES che ha incentivi limitati fino al 15 novembre. L'effetto sulla economia locale sarebbe ampio e significativo e di sicuro impatto sull'economia locale. Si deve anche considerare che le imprese che vogliono investire sono tra le più innovative e con maggior successo sul mercato, e quindi quelle che producono rinnovamento, investimenti e posti di lavoro qualificati e stabili. Dopo aver affrontato problemi antichi di ordine giuridico e finanziario nei rapporti tra comune e imprese, è necessario immediatamente andare oltre ed essere consapevoli che il ruolo pubblico, in queste fasi economiche di difficoltà, è cruciale, e deve essere garantito da un impegno straordinario. Con la ZES unica anche le imprese e i professionisti devono aggiornare visioni e procedure. Molti soggetti si stanno approcciando alla nuova sfida, ma tutti hanno bisogno di un punto di riferimento e di una istituzione di coordinamento. E' necessario che il Comune di Andria sia il punto di riferimento che città ed imprese richiedono", conclude il Segretario cittadino del Partito Democratico, Gianni Addario.
E' un intervento corposo e particolarmente strategico per lo sviluppo economico della città. A fronte dei 40 lotti da assegnare, la superficie media interessata è pari a mq 2.000, con una edificazione media di mq 1.000 totali. La superficie complessiva edificabile si aggira a mq 40mila, per un investimento complessivo immobiliare pari a € 52.000.000 a fronte di un investimento macchine (fattori produttivi 25%) di € 13.000.000. Il totale degli investimenti prevedibili, secondo le proiezioni fornite dal Partito Democratico di Andria, sarebbe pari ad € 65.000.000, di cui incentivi potenziali di € 35.750.000.