Territorio
Xylella, primi risultati dalle sperimentazioni sugli ulivi
Incontro tecnico in Provincia, Cristella: «Il batterio regredisce»
Andria - sabato 17 ottobre 2015
8.09
La Xylella fastidiosa può esser contenuta nel suo sviluppo sugli ulivi ed i primi risultati, pur parziali, sono particolarmente importanti. E' quanto emerso durante l'incontro tecnico svoltosi nella sede dell'Istituto Tecnico Agrario di Andria e che ha coinvolto Provincia BAT e Comune di Andria. Diversi esperti del settore hanno illustrato le esperienze già maturate di contenimento del disseccamento rapido dell'ulivo da Xylella fastidiosa, con l'impiego di un formulato nutrizionale presentato dall'agronomo Franco Tettamanzi della Diagro Srl Italy ed i trattamenti endoterapici curativi sugli oliveti salentini infetti, portati all'attenzione di una nutrita platea dall'esperto forestale Nicola Cristella. «I primi risultati sono confortanti - ha detto lo stesso Cristella - questa tecnica permettere di raggiungere risultati molto rapidi anche se sarà necessario concludere la sperimentazione nell'arco dei due anni. Noi impiantiamo direttamente nelle piante malate la nostra soluzione e, soprattutto gli ulivi monumentali che sono il simbolo della nostra regione, sembrano rispondere in modo positivo». Il piano Silletti prevede l'abbattimento di enormi quantità di ulivi in tutto il Salento e non solo ma l'eradicazione potrebbe venir meno se la scienza troverà una soluzione efficace: «La cura deve servire ad evitare l'abbattimento - ha concluso Cristella - è fondamentale l'impegno di tutti per far si che questo obiettivo venga raggiunto».
Molto apprezzata anche la testimonianza del batteriologo specializzato del Centro di Ricerca per la Frutticoltura di Roma e Caserta Marco Scortichini, che sta conducendo una ricerca con il metodo dell'endoterapia. Problema Xylella che, tuttavia, resta tra i più complessi del territorio salentino ma attenzione particolare è posta anche nei confronti del territorio del nord barese. «Non possiamo tollerare che il problema Xylella continui ad affliggere la nostra terra; una terra che vive di agricoltura e che da sempre fonda la propria economia proprio sul settore agricolo - ha detto il Consigliere delegato all'Agricoltura della Provincia di Barletta - Andria - Trani Benedetto Silvestri Vigilante - L'epidemia degli ulivi provocata dalla Xylella fastidiosa è un grave problema rispetto al quale occorre comprendere quali possano essere i metodi da applicare per evitare che il batterio si propaghi anche nel nord-barese - ha ricordato il Consigliere provinciale Benedetto Silvestri Vigilante -. Non dimentichiamo che il nostro territorio è quello più olivetato d'Europa ed i danni alla nostra economia sarebbero davvero incalcolabili. Credo sia pertanto necessario promuovere questi momenti di approfondimento in cui le istituzioni provano a raccordare il mondo dei produttori e degli agricoltori con esperti del settore, per provare a prevenire l'abbandono degli alberi ed il loro possibile contagio».
Molto apprezzata anche la testimonianza del batteriologo specializzato del Centro di Ricerca per la Frutticoltura di Roma e Caserta Marco Scortichini, che sta conducendo una ricerca con il metodo dell'endoterapia. Problema Xylella che, tuttavia, resta tra i più complessi del territorio salentino ma attenzione particolare è posta anche nei confronti del territorio del nord barese. «Non possiamo tollerare che il problema Xylella continui ad affliggere la nostra terra; una terra che vive di agricoltura e che da sempre fonda la propria economia proprio sul settore agricolo - ha detto il Consigliere delegato all'Agricoltura della Provincia di Barletta - Andria - Trani Benedetto Silvestri Vigilante - L'epidemia degli ulivi provocata dalla Xylella fastidiosa è un grave problema rispetto al quale occorre comprendere quali possano essere i metodi da applicare per evitare che il batterio si propaghi anche nel nord-barese - ha ricordato il Consigliere provinciale Benedetto Silvestri Vigilante -. Non dimentichiamo che il nostro territorio è quello più olivetato d'Europa ed i danni alla nostra economia sarebbero davvero incalcolabili. Credo sia pertanto necessario promuovere questi momenti di approfondimento in cui le istituzioni provano a raccordare il mondo dei produttori e degli agricoltori con esperti del settore, per provare a prevenire l'abbandono degli alberi ed il loro possibile contagio».