la sputacchina della xylella
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Commento

Xylella fastidiosa nella Bat: "Mettere in atto azioni agronomiche preventive per contrastare gli insetti vettori"

La nota del Coordinatore di FareAmbiente Puglia, Benedetto Miscioscia

"Come un fulmine a ciel sereno -sottolinea in una nota il Coordinatore di FareAmbiente Puglia, Benedetto Miscioscia- apprendiamo con estrema preoccupazione la notizia che nell'agro di Minervino Murge è stato individuato un focolaio di Xylella fastidiosa sottospecie pauca attraverso l'osservazione di circa 1700 campioni vegetali prelevati da piante di mandorlo, albicocco, vite e ulivi. Di colpo, ci troviamo di fronte ad uno pericoloso scenario che si appalesa più che mai catastrofico per il nostro principale comparto produttivo agricolo sia olivicolo che viticolo, con gravi implicazioni non solo dal punto di vista produttivo ed economico ma anche dal punto di vista socio-ambientale. Ora, sperando che non si commettano errori come quelli successi nel Salento, anche a seguito delle vicende giudiziarie che mandarono per aria il piano elaborato dall'allora commissario straordinario nella persona del Comandante Regionale del Corpo Forestale dello Stato Gen. Giuseppe Silletti che si avvalse anche della collaborazione di ricercatori del CNR, tecnici dell'Osservatorio fitosanitario oltre che di docenti dell'Università impegnati nella ricerca, bisogna prendere atto dell'inesorabile avanzamento della diffusione del batterio arrivando ad interessare anche il territorio provinciale della BAT. Un avanzamento che ha determinato anche l'evoluzione dello fitopatogeno in altre varianti di Xylella fastidiosa, ovvero la sottospecie fastidiosa ST1 che colpisce in particolare mandorlo, vite, ciliegio; la Pauca che colpisce mandorlo e olivo e la multiplex che colpisce il mandorlo. La nostra grande preoccupazione, adesso, è quella di valutare seriamente la portata del rinvenimento di una pianta d'ulivo infetta dal batterio di Xylella fastidiosa sottospecie pauca, in un territorio vocato come quello della BAT con il più grande patrimonio olivicolo pugliese rappresentato in particolare dalla varietà Coratina, che oltre ad essere una delle varietà trainante della nostra olivicoltura pugliese è anche tra quelle che dimostra una particolare sensibilità al batterio. Nel ribadire l'importanza di prestare maggiore attenzione alla prevenzione anche con campagne di sensibilizzazione rivolte ai nostri agricoltori per mettere in atto azioni agronomiche preventive per contrastare gli insetti vettori e chiedere maggiori e costanti controlli del territorio, come movimento ambientalista, sollecitiamo le autorità a livello regionale, nazionale ed europeo ciascuno per le proprie competenze ad adottare misure preventive di natura fitosanitaria oltre a mettere in atto un maggiore ed ineludibile impegno di risorse professionali e finanziarie per monitorare costantemente il territorio della BAT con l'ausilio della tecnologia innovativa ricorrendo anche all'utilizzo di droni dotati di speciali termocamere, non solo per prevenire in modo rapido la preoccupante diffusione del batterio e contenere l'estensione dell'area coinvolta evitando gli errori del passato, ma anche per non compromettere irrimediabilmente uno dei comparti trainanti del settore agricolo-produttivo dell'intera regione sia in campo olivicolo-oleario, viticolo e mandorlicolo. Un grave rischio che si deve scongiurare per non pregiudicare non solo l'economia agricola e produttiva di centinaia di migliaia di aziende agricole ma anche per salvaguardare dal punto di vista ambientale il nostro importante patrimonio di biodiversità legato alla storia agricola del nostro territorio".
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