Religioni
Vivere e operare per l’unità
Riflessioni di Gennaro Piccolo, referente del centro Igino Giordani di Andria
Andria - lunedì 18 gennaio 2021
Dal 18 al 25 gennaio si terrà l'annuale "Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani" per la quale è stato proposto come luce per questo cammino un motto molto efficace, tratto dal Vangelo di San Giovanni: "Rimanete nel mio amore: produrrete molto frutto".
E' un pressante invito ad operare per l'unità in questi giorni speciali, continuando per tutto l'anno, per tutta la vita. Le tante divisioni sono una grave ferita, che hanno bisogno di essere sanate, divisioni non solo a livello religioso. Da qui l'esigenza di fare di questo motto una luce che guidi i nostri passi rimanendo nell'amore pur fra molteplici tensioni e sofferenze.
"Rimanete nel mio amore: porterete molto frutto".
"Molto frutto".
Se il motivo più profondo dell'ecumenismo deriva dal precetto dell'amore, è bello cogliere l'occasione della "Settimana di Preghiera" perché quello stesso amore dilati l'orizzonte del dialogo, dell'unità ed operi non solo nel campo religioso ma anche sociale e politico. Lavorare quindi per l'unità. Dare la vita per l'unità. Tenere viva la speranza che dall'unione dei cristiani si può, si deve, passare all'unità di tutti i popoli, all'unità del mondo.
"Rimanete nel mio amore: porterete molto frutto".
Ha scritto Chiara Lubich: «Unità: parola divina. Se ad un dato momento venisse pronunciata dall'Onnipotente e gli uomini l'attuassero nelle sue più varie applicazioni, noi vedremmo famiglie smembrate dall'odio ricomporsi, bimbi nascere in un clima umano e divino e forgiarsi uomini nuovi per un domani migliore. Vedremmo luoghi di lavoro divenire luoghi di pace e le scuole mettere cognizioni d'ogni genere a sgabello delle contemplazioni eterne. E i Parlamenti luoghi d'incontro di uomini lavorare per il bene di tutti, senza inganno di fratelli e di patrie… Insomma: Vedremmo il Cielo calare d'incanto sulla terra e l'armonia del creato farsi cornice alla concorda dei cuori».
"Rimanete nel mio amore: porterete molto frutto".
Risuoni questo motto più forte che mai in questa "Settimana di Preghiera" e sempre, perché l'unità non sia solo un sogno, ma, se è vero, come dice una nota metafora che Dio è "scrittore" così esperto da riuscire a scrivere diritto su righe storte, il sogno dell'Unità sarà un'avvincente realtà. A noi tutti concorrere con la preghiera perché s'imprima uno nuovo slancio.
E' un pressante invito ad operare per l'unità in questi giorni speciali, continuando per tutto l'anno, per tutta la vita. Le tante divisioni sono una grave ferita, che hanno bisogno di essere sanate, divisioni non solo a livello religioso. Da qui l'esigenza di fare di questo motto una luce che guidi i nostri passi rimanendo nell'amore pur fra molteplici tensioni e sofferenze.
"Rimanete nel mio amore: porterete molto frutto".
"Molto frutto".
Se il motivo più profondo dell'ecumenismo deriva dal precetto dell'amore, è bello cogliere l'occasione della "Settimana di Preghiera" perché quello stesso amore dilati l'orizzonte del dialogo, dell'unità ed operi non solo nel campo religioso ma anche sociale e politico. Lavorare quindi per l'unità. Dare la vita per l'unità. Tenere viva la speranza che dall'unione dei cristiani si può, si deve, passare all'unità di tutti i popoli, all'unità del mondo.
"Rimanete nel mio amore: porterete molto frutto".
Ha scritto Chiara Lubich: «Unità: parola divina. Se ad un dato momento venisse pronunciata dall'Onnipotente e gli uomini l'attuassero nelle sue più varie applicazioni, noi vedremmo famiglie smembrate dall'odio ricomporsi, bimbi nascere in un clima umano e divino e forgiarsi uomini nuovi per un domani migliore. Vedremmo luoghi di lavoro divenire luoghi di pace e le scuole mettere cognizioni d'ogni genere a sgabello delle contemplazioni eterne. E i Parlamenti luoghi d'incontro di uomini lavorare per il bene di tutti, senza inganno di fratelli e di patrie… Insomma: Vedremmo il Cielo calare d'incanto sulla terra e l'armonia del creato farsi cornice alla concorda dei cuori».
"Rimanete nel mio amore: porterete molto frutto".
Risuoni questo motto più forte che mai in questa "Settimana di Preghiera" e sempre, perché l'unità non sia solo un sogno, ma, se è vero, come dice una nota metafora che Dio è "scrittore" così esperto da riuscire a scrivere diritto su righe storte, il sogno dell'Unità sarà un'avvincente realtà. A noi tutti concorrere con la preghiera perché s'imprima uno nuovo slancio.