Commento
Vittime disastro ferroviario Andria Corato: "Perchè l'Ass. Giannini non ha mai preso provvedimenti per Ferrotramviaria"
"La nostra speranza rimane nel Ministro Toninelli, ricordandogli l’art 120 del Titolo Quint", sottolinea l'Astip, attraverso Daniela Castellano
Puglia - mercoledì 2 gennaio 2019
19.23
C'è grande amarezza tra i familiari delle vittime del disastro ferroviario del 12 luglio 2016, dopo le parole dell'Assessore regionale Giannini. L'Astip, per il tramite di Daniela Castellano commenta gli ultimi avvenimenti, sperando adesso nell'intervento del Ministro Toninelli.
"Dopo aver letto le dichiarazioni dell'Assessore Giannini nei riguardi di Rfi e Ferrovie dello Stato, noi familiari delle vittime del disastro ferroviario Andria Corato, associati Astip, ci chiediamo come mai lo stesso non abbia mai voluto prendere provvedimenti nei riguardi di Ferrotramviaria Spa.
Vorremmo ricordare all'assessore che sono ben 18 le persone rinviate a giudizio, di cui ben 16 sono di ferrotramviaria.
Vorremmo ricordare all'assessore che i disagi dei pendolari della BariNord, sono ben piú gravi dei disagi della linea Adriatica.
Vorremmo chiedere allo stesso come mai questi trattamenti differenti, quando dovrebbe ben sapere che la tratta della BariNord é ancora intrisa del sangue dei nostri cari.
Dovrebbe iniziare ad avere rispetto dei nostri morti, e non rendere vana la loro morte, cercando di porre rimedio a questo scempio.
Si multa solo chi non ammazza?
La nostra speranza rimane nel Ministro Toninelli, ricordandogli l'art 120 del Titolo Quinto".
"Dopo aver letto le dichiarazioni dell'Assessore Giannini nei riguardi di Rfi e Ferrovie dello Stato, noi familiari delle vittime del disastro ferroviario Andria Corato, associati Astip, ci chiediamo come mai lo stesso non abbia mai voluto prendere provvedimenti nei riguardi di Ferrotramviaria Spa.
Vorremmo ricordare all'assessore che sono ben 18 le persone rinviate a giudizio, di cui ben 16 sono di ferrotramviaria.
Vorremmo ricordare all'assessore che i disagi dei pendolari della BariNord, sono ben piú gravi dei disagi della linea Adriatica.
Vorremmo chiedere allo stesso come mai questi trattamenti differenti, quando dovrebbe ben sapere che la tratta della BariNord é ancora intrisa del sangue dei nostri cari.
Dovrebbe iniziare ad avere rispetto dei nostri morti, e non rendere vana la loro morte, cercando di porre rimedio a questo scempio.
Si multa solo chi non ammazza?
La nostra speranza rimane nel Ministro Toninelli, ricordandogli l'art 120 del Titolo Quinto".