Cronaca
Violenza familiare: 32enne arrestato dopo lunghe vessazioni ed angherie nei confronti della ex compagna
L'uomo, già noto alle forze dell'ordine, era divenuto irreperibile, dopo un' ordinanza di carcerazione emessa dalla magistratura tranese
Andria - giovedì 16 dicembre 2021
12.48
Nella giornata di martedì 14 dicembre, l'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico – Sezione "Volanti" della Questura di Andria e la Stazione della Compagnia Carabinieri di Andria, in stretta sinergia con la Procura della Repubblica di Trani, hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Trani nei confronti di un 32enne locale, resosi responsabile di reiterate vessazioni nei confronti dell'ex compagna.
Nel dettaglio, l'indagato, già gravato da numerosi precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti, furto aggravato, resistenza a pubblico ufficiale, porto di oggetti atti ad offendere e sottoposto in passato alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale (per le cui reiterate violazioni fu anche arrestato), era già stato arrestato – appena due anni fa – per maltrattamenti in famiglia ed estorsione ai danni della stessa donna (allora con lui convivente) e della madre, a cui chiedeva continuamente somme di denaro per l'acquisto di sostanze stupefacenti. In tempi meno recenti era stato, inoltre, arrestato per aver aggredito suoi familiari, colpevoli, anche in questo caso, di non avergli consegnato denaro utile per la stessa finalità.
Anche nell'ultima vicenda, il modus operandi è rimasto lo stesso: il 32enne chiedeva continuamente (anche 3-4 volte nell'arco di poche ore) somme variabili, a seconda dell'esigenza del momento, di € 20, 50, 100 alla sua ex compagna, la quale per tutelarsi, conoscendone la pericolosità, gli consegnava tutto il denaro che possedeva e, se sprovvista, lo andava a chiedere – "scortata" da lui -alla sua cerchia di parenti.
La situazione precipitava, però, quando lei non era più in grado di soddisfare le assillanti richieste: in quel caso subentravano minacce di morte, destinate a lei ed ai familiari, schiaffi, percosse, oltre al furto dell'autovettura, per la cui restituzione, venivano richieste ulteriori somme.
Sfiancata dalla situazione, la giovane donna decideva di denunciare (per un primo episodio presso la Stazione dei Carabinieri di Andria e per un secondo episodio presso la Questura di Barletta Andria Trani), l'ex compagno per le vessazioni subite quotidianamente, temendo enormemente per la propria incolumità.
Le due Forze di Polizia, operando in stretta sinergia operativa, si trovavano a gestire una serie d'interventi nell'ambito delle descritte, turpi persecuzioni ai danni della donna, da una parte scongiurando sapientemente il reale pericolo che potessero trascendere in fatti di sangue più gravi, dall'altra instaurando un proficuo dialogo con la Procura della Repubblica di Trani, che richiedeva tempestivamente all'Autorità giudiziaria l'emissione della misura carceraria.
L'indagato, rintracciato nella serata di martedì presso un bar del centro di Andria, verosimilmente sotto l'effetto di alcolici e stupefacenti, veniva prelevato e sottoposto a regime carcerario in altra regione; finalmente la giovane vittima e la sua cerchia familiare potranno tornare a vivere con maggior serenità.
Nel dettaglio, l'indagato, già gravato da numerosi precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti, furto aggravato, resistenza a pubblico ufficiale, porto di oggetti atti ad offendere e sottoposto in passato alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale (per le cui reiterate violazioni fu anche arrestato), era già stato arrestato – appena due anni fa – per maltrattamenti in famiglia ed estorsione ai danni della stessa donna (allora con lui convivente) e della madre, a cui chiedeva continuamente somme di denaro per l'acquisto di sostanze stupefacenti. In tempi meno recenti era stato, inoltre, arrestato per aver aggredito suoi familiari, colpevoli, anche in questo caso, di non avergli consegnato denaro utile per la stessa finalità.
Anche nell'ultima vicenda, il modus operandi è rimasto lo stesso: il 32enne chiedeva continuamente (anche 3-4 volte nell'arco di poche ore) somme variabili, a seconda dell'esigenza del momento, di € 20, 50, 100 alla sua ex compagna, la quale per tutelarsi, conoscendone la pericolosità, gli consegnava tutto il denaro che possedeva e, se sprovvista, lo andava a chiedere – "scortata" da lui -alla sua cerchia di parenti.
La situazione precipitava, però, quando lei non era più in grado di soddisfare le assillanti richieste: in quel caso subentravano minacce di morte, destinate a lei ed ai familiari, schiaffi, percosse, oltre al furto dell'autovettura, per la cui restituzione, venivano richieste ulteriori somme.
Sfiancata dalla situazione, la giovane donna decideva di denunciare (per un primo episodio presso la Stazione dei Carabinieri di Andria e per un secondo episodio presso la Questura di Barletta Andria Trani), l'ex compagno per le vessazioni subite quotidianamente, temendo enormemente per la propria incolumità.
Le due Forze di Polizia, operando in stretta sinergia operativa, si trovavano a gestire una serie d'interventi nell'ambito delle descritte, turpi persecuzioni ai danni della donna, da una parte scongiurando sapientemente il reale pericolo che potessero trascendere in fatti di sangue più gravi, dall'altra instaurando un proficuo dialogo con la Procura della Repubblica di Trani, che richiedeva tempestivamente all'Autorità giudiziaria l'emissione della misura carceraria.
L'indagato, rintracciato nella serata di martedì presso un bar del centro di Andria, verosimilmente sotto l'effetto di alcolici e stupefacenti, veniva prelevato e sottoposto a regime carcerario in altra regione; finalmente la giovane vittima e la sua cerchia familiare potranno tornare a vivere con maggior serenità.