
Scuola e Lavoro
Violenza di genere: la voce maschile degli studenti dell’ITT "O. Jannuzzi" anima dibattiti, monologhi ed esperienze vissute
Gli studenti si confronteranno con l’associazione "Le Amiche per le Amiche" e personale della Questura
Andria - giovedì 20 marzo 2025
3.34
La denuncia del fenomeno allarmante della violenza di genere, espressa dagli studenti dell'ITT "Sen. Onofrio Jannuzzi" di Andria, per sensibilizzare la comunità. Nel giorno di inizio di primavera, simbolo di rinascita e libertà, sono le voci, prevalentemente maschili, degli studenti delle classi terze dell'ITT Jannuzzi ad animare un dibattito dedicato al tema della violenza di genere, di cui spesso sono vittime le donne. Venerdì 21 marzo alle ore 9 in Aula Magna, gli studenti si confronteranno con l'associazione "Le Amiche per le Amiche", rappresentata da due avvocatesse e una psicoterapeuta che risponderanno alle loro domande. In questo non ha fatto mancare il sostegno anche la Questura rappresentata da un funzionario esperto della disciplina.
"Il progetto MAI PIU' SOLE ha visto coinvolti gli studenti con storie, video e performance multimediali. Gli stessi hanno esplorato le molteplici sfaccettature della violenza di genere, dalle esperienze personali a quelle collettive, cercando di sensibilizzare e informare la comunità. Raccontare con la propria voce le testimonianze raccolte ha significato per loro capire come la creatività e la cultura possano essere un potente strumento per combattere una piaga sociale purtroppo allarmante", sottolinea il dirigente scolastico, prof. Giuseppe Monopoli.
"Il progetto MAI PIU' SOLE ha visto coinvolti gli studenti con storie, video e performance multimediali. Gli stessi hanno esplorato le molteplici sfaccettature della violenza di genere, dalle esperienze personali a quelle collettive, cercando di sensibilizzare e informare la comunità. Raccontare con la propria voce le testimonianze raccolte ha significato per loro capire come la creatività e la cultura possano essere un potente strumento per combattere una piaga sociale purtroppo allarmante", sottolinea il dirigente scolastico, prof. Giuseppe Monopoli.