Sport
"Vincere è l'unica cosa che conta", Causio: «Il pallone che fu»
Il leccese campione del mondo '82 ospite dello Juventus Club
Andria - sabato 23 gennaio 2016
8.55
«Vincere non è importante, è l'unica cosa che conta». Le parole di Boniperti sono quelle che ha fatto sue per la propria carriera l'indimenticato "Barone" del calcio italiano: Franco Causio. Classe, dribbling, piedi di velluto ed eleganza atletica, per Causio che ha fatto della fantasia uno dei suoi tratto distintivi. Ed è stata proprio quella frase ad ispirare la sua autobiografia nella quale lo stesso "Barone" si racconta e racconta un calcio che non c'è più, racconta i tanti titoli vinti, racconta i personaggi ed i tempi del grande calcio degli anni settanta ed ottanta.
Franco Causio è stato ospite, nei giorni scorsi, allo Juventus Club di Andria "Avv. G. Agnelli", dove ha presentato il suo libro da pugliese doc: «Per me non si tratta di un ritorno in Puglia - ha detto Causio - io sono leccese e dunque questa è la mia casa e ci torno sempre con grande piacere ogni anno». Nella storia bianconera Franco Causio è stata un'ala d'attacco, dotata di fantasia, dribbling e controllo di palla. «Oggi non c'è differenza tra ala d'attacco ed esterni alti offensivi - commenta l'ex juventino - il calcio è molto semplice, noi vogliamo renderlo più difficile di quello che è, ma in realtà non è così». Calcio che non c'è più ma anche calcio che sarà e che è.
In particolare il campione del mondo '82 ha ricordato come, nel "pallone" di oggi, Juventus ed Udinese sono le uniche squadra di Seria A che dispongono di uno stadio di proprietà. «E' inconcepibile, l'Italia è in grave ritardo - ha detto ancora Causio - il calcio italianodovrebbe mettersi al passo e soprattutto molte altre società dovrebbero lavorare velocemente per avere uno stadio di proprietà così come con grande lungimiranza hanno fatto le società di Juventus ed Udinese». La serata andriese si è svolta nell'entusiasmo dei tifosi che in gran numero hanno partecipato alla presentazione del libro. A fine incontro l'ex ala bianconera si è concessa per foto e autografi.
Franco Causio è stato ospite, nei giorni scorsi, allo Juventus Club di Andria "Avv. G. Agnelli", dove ha presentato il suo libro da pugliese doc: «Per me non si tratta di un ritorno in Puglia - ha detto Causio - io sono leccese e dunque questa è la mia casa e ci torno sempre con grande piacere ogni anno». Nella storia bianconera Franco Causio è stata un'ala d'attacco, dotata di fantasia, dribbling e controllo di palla. «Oggi non c'è differenza tra ala d'attacco ed esterni alti offensivi - commenta l'ex juventino - il calcio è molto semplice, noi vogliamo renderlo più difficile di quello che è, ma in realtà non è così». Calcio che non c'è più ma anche calcio che sarà e che è.
In particolare il campione del mondo '82 ha ricordato come, nel "pallone" di oggi, Juventus ed Udinese sono le uniche squadra di Seria A che dispongono di uno stadio di proprietà. «E' inconcepibile, l'Italia è in grave ritardo - ha detto ancora Causio - il calcio italiano