Vita di città
Via dott. Salvatore Liddo, intitolata la strada al noto igienista
Cerimonia ufficiale alla presenza del Sindaco, i figli: "nostro padre ci ha insegnato a guardare al futuro"
Andria - domenica 26 marzo 2017
7.10
Un uomo vissuto nel passato ma proiettato nel futuro. Erano gli anni Cinquanta, infatti, quando compì scelte avanguardistiche e studi che avrebbero cambiato la storia della città di Andria.
Al prof. dott. Salvatore Liddo è stata intitolata una strada in contrada Martinelli, la stessa di Parco Liddo, il residence che sorge dove un tempo c'era il vivaio di famiglia. Un sogno, per gli eredi del luminare, diventato realtà. A scoprire la targa il Sindaco, Nicola Giorgino ed i figli Riccardo ed Emanuele, alla presenza dell'intera famiglia e dei tanti amici del medico, docente e ricercatore nel campo della Fisiologia e dell'Igiene, Medaglia d'argento al merito della Sanità Pubblica.
Del dott. Liddo si ricorda, in particolare ma non solo, uno studio di igiene dedicato al quartiere di Largo "Grotte di Sant'Andrea" (https://www.andriaviva.it/notizie/le-grotte-di-sant-andrea-in-andria-inchiesta-d-igiene-del-prof-liddo/), a seguito del quale si decise il trasferimento di diversi nuclei familiari dai tuguri in cui vivevano in nuove case. Stando ai documenti dell'epoca, nel 1953 per quaranta famiglie erano pronte le nuove abitazioni ed altre erano già state finanziate con uno stanziamento statale.
Tanta emozione per la famiglia Liddo, il figlio dott. Riccardo si è commosso mentre ha ricordato la passione che suo padre aveva per questa zona della città tanto da chiamarla «San Pietro amore mio» perché, ha spiegato, «qui iniziammo un'attività florovivaistica unica nella provincia di Bari. Mio padre, anche se anziano, guardava molto al futuro».
«Mio padre aveva un'età anagrafica che non corrispondeva a quella dei suoi pensieri e dei suoi sentimenti», ha ricordato l'altro figlio del dott. Liddo, l'avv. Emanuele. Negli anni Sessanta il dott. Liddo ha contribuito all'avvio dell'attività di floricoltura su questi terreni, all'epoca qualcosa di simile esisteva solo a Sanremo e sulla Riviera Ligure. «È sempre stato avanti nelle idee – ha spiegato l'erede – ed è sempre stato un uomo animato da grandissima speranza. Era l'uomo dal bicchiere sempre mezzo pieno».
Il Sindaco, infine, ha parlato «di un giusto riconoscimento ad un cittadino illustre che, con il suo lavoro, ha contribuito al cambiamento della società. Si deve a lui infatti il primo provvedimento di trasferimento degli abitanti di Largo Grotte presso altri luoghi. Del dott. Liddo ricordiamo non solo lo studio di igiene ma anche le tante altre attività da lui svolte. Intitolando questa strada al luminare, come abbiamo fatto per altri illustri cittadini di Andria, facciamo conoscere alle future generazioni la storia di tanti concittadini che hanno contribuito alla crescita della nostra città».
Al prof. dott. Salvatore Liddo è stata intitolata una strada in contrada Martinelli, la stessa di Parco Liddo, il residence che sorge dove un tempo c'era il vivaio di famiglia. Un sogno, per gli eredi del luminare, diventato realtà. A scoprire la targa il Sindaco, Nicola Giorgino ed i figli Riccardo ed Emanuele, alla presenza dell'intera famiglia e dei tanti amici del medico, docente e ricercatore nel campo della Fisiologia e dell'Igiene, Medaglia d'argento al merito della Sanità Pubblica.
Del dott. Liddo si ricorda, in particolare ma non solo, uno studio di igiene dedicato al quartiere di Largo "Grotte di Sant'Andrea" (https://www.andriaviva.it/notizie/le-grotte-di-sant-andrea-in-andria-inchiesta-d-igiene-del-prof-liddo/), a seguito del quale si decise il trasferimento di diversi nuclei familiari dai tuguri in cui vivevano in nuove case. Stando ai documenti dell'epoca, nel 1953 per quaranta famiglie erano pronte le nuove abitazioni ed altre erano già state finanziate con uno stanziamento statale.
Tanta emozione per la famiglia Liddo, il figlio dott. Riccardo si è commosso mentre ha ricordato la passione che suo padre aveva per questa zona della città tanto da chiamarla «San Pietro amore mio» perché, ha spiegato, «qui iniziammo un'attività florovivaistica unica nella provincia di Bari. Mio padre, anche se anziano, guardava molto al futuro».
«Mio padre aveva un'età anagrafica che non corrispondeva a quella dei suoi pensieri e dei suoi sentimenti», ha ricordato l'altro figlio del dott. Liddo, l'avv. Emanuele. Negli anni Sessanta il dott. Liddo ha contribuito all'avvio dell'attività di floricoltura su questi terreni, all'epoca qualcosa di simile esisteva solo a Sanremo e sulla Riviera Ligure. «È sempre stato avanti nelle idee – ha spiegato l'erede – ed è sempre stato un uomo animato da grandissima speranza. Era l'uomo dal bicchiere sempre mezzo pieno».
Il Sindaco, infine, ha parlato «di un giusto riconoscimento ad un cittadino illustre che, con il suo lavoro, ha contribuito al cambiamento della società. Si deve a lui infatti il primo provvedimento di trasferimento degli abitanti di Largo Grotte presso altri luoghi. Del dott. Liddo ricordiamo non solo lo studio di igiene ma anche le tante altre attività da lui svolte. Intitolando questa strada al luminare, come abbiamo fatto per altri illustri cittadini di Andria, facciamo conoscere alle future generazioni la storia di tanti concittadini che hanno contribuito alla crescita della nostra città».