Vita di città
Via Bisceglie, Unibat: "Sottovalutate conseguenze per le aziende"
Il presidente Montaruli: "Situazione assurda che penalizza gli imprenditori"
Andria - sabato 8 aprile 2017
Comunicato Stampa
Da Via Bisceglie fino a Viale Virgilio e ben oltre: le conseguenze della chiusura prolungata di via Bisceglie, ad Andria, si stanno registrando pesantemente anche sulle aree adiacenti, fino a tutta viale Virgilio con gli esercizi commerciali dell'intera zona che lamentano un calo delle vendite e della somministrazione di pasti e bevande, soprattutto nelle ore serali, che hanno anche superato il 70%.
A tal proposito questa mattina il presidente Unibat, Savino Montaruli, si è soffermato a lungo con gli imprenditori che hanno lamentato questa condizione di assoluta incertezza e di precarietà nella gestione di una situazione così delicata. Lo stesso Presidente ha rilasciato dichiarazioni in merito: «Da tempo sto ascoltando la voce disperata degli imprenditori penalizzati da questa situazione assurda che sta incidendo in modo così massiccio sull'intera viabilità cittadina. Proprio mentre in queste ore si discute di zona a traffico limitato nel centro storico, di viabilità, di park & ride, di salute pubblica e di ambiente, ci rendiamo conto di quanto questi ragionamenti da poeti incantati cozzi con la realtà di una città che proprio in queste ore registra una delle ultimissime posizioni nella qualità della vita e nell'organizzazione logistica di viabilità e qualità ambientale.
Problemi che si sono sicuramente moltiplicati in modo esponenziale anche a causa della chiusura di via Bisceglie. Diciotto mesi a decorrere dalle elezioni amministrative stravolgenti e rivoluzionarie del 2010: questi erano i tempi dettati per il trasferimento del mercato proprio in via Bisceglie ma il senso dello trascorrere del tempo per la politica è molto differente da quello per gli imprenditori che, nel frattempo, hanno chiuso, hanno cambiato vita ed il mercato di Andria è diventato il peggiore dell'intero Sud Italia. Sono convinto che questi reiterati ritardi nella consegna dei lavori pubblici in via Bisceglie siano stati fortemente sottovalutati rispetto all'impatto sulle aziende, non sono quelle di via Bisceglie, e per la città. Una sottovalutazione inaccettabile ed inammissibile in un periodo nero come questo, disastroso per quanto delicato. Ora ci viene annunciato, solamente attraverso la stampa ma come sempre senza alcun coinvolgimento diretto delle associazioni e degli organi rappresentativi istituzionali, che la situazione tornerebbe alla "normalità" il 12 aprile.
Mercoledì 12 aprile saremo lì, sul posto, ad inaugurare la riapertura al traffico di via Bisceglie; a verificare che la situazione sia stata ripristinata e soprattutto che quei lavori pubblici abbiano portato reali benefici, come preannunciati. Siamo vicini, come Associazione di Categoria, a tutti gli esercenti commerciali, artigiani, liberi professionisti che hanno subito danni enormi in seguito a quanto accaduto e formalmente con la presente Chiediamo alle Autorità comunali un incontro urgente per definire forme di sgravio e di agevolazione tributaria per le aziende della zona che hanno visto cali di entrate così evidenti. Anche questo è previsto dalla legge ed ogni tanto anche queste leggi, anche in questa città, devono essere applicate. Siamo certi che anche le altre Associazioni silenti la pensino come noi», ha concluso Montaruli.
A tal proposito questa mattina il presidente Unibat, Savino Montaruli, si è soffermato a lungo con gli imprenditori che hanno lamentato questa condizione di assoluta incertezza e di precarietà nella gestione di una situazione così delicata. Lo stesso Presidente ha rilasciato dichiarazioni in merito: «Da tempo sto ascoltando la voce disperata degli imprenditori penalizzati da questa situazione assurda che sta incidendo in modo così massiccio sull'intera viabilità cittadina. Proprio mentre in queste ore si discute di zona a traffico limitato nel centro storico, di viabilità, di park & ride, di salute pubblica e di ambiente, ci rendiamo conto di quanto questi ragionamenti da poeti incantati cozzi con la realtà di una città che proprio in queste ore registra una delle ultimissime posizioni nella qualità della vita e nell'organizzazione logistica di viabilità e qualità ambientale.
Problemi che si sono sicuramente moltiplicati in modo esponenziale anche a causa della chiusura di via Bisceglie. Diciotto mesi a decorrere dalle elezioni amministrative stravolgenti e rivoluzionarie del 2010: questi erano i tempi dettati per il trasferimento del mercato proprio in via Bisceglie ma il senso dello trascorrere del tempo per la politica è molto differente da quello per gli imprenditori che, nel frattempo, hanno chiuso, hanno cambiato vita ed il mercato di Andria è diventato il peggiore dell'intero Sud Italia. Sono convinto che questi reiterati ritardi nella consegna dei lavori pubblici in via Bisceglie siano stati fortemente sottovalutati rispetto all'impatto sulle aziende, non sono quelle di via Bisceglie, e per la città. Una sottovalutazione inaccettabile ed inammissibile in un periodo nero come questo, disastroso per quanto delicato. Ora ci viene annunciato, solamente attraverso la stampa ma come sempre senza alcun coinvolgimento diretto delle associazioni e degli organi rappresentativi istituzionali, che la situazione tornerebbe alla "normalità" il 12 aprile.
Mercoledì 12 aprile saremo lì, sul posto, ad inaugurare la riapertura al traffico di via Bisceglie; a verificare che la situazione sia stata ripristinata e soprattutto che quei lavori pubblici abbiano portato reali benefici, come preannunciati. Siamo vicini, come Associazione di Categoria, a tutti gli esercenti commerciali, artigiani, liberi professionisti che hanno subito danni enormi in seguito a quanto accaduto e formalmente con la presente Chiediamo alle Autorità comunali un incontro urgente per definire forme di sgravio e di agevolazione tributaria per le aziende della zona che hanno visto cali di entrate così evidenti. Anche questo è previsto dalla legge ed ogni tanto anche queste leggi, anche in questa città, devono essere applicate. Siamo certi che anche le altre Associazioni silenti la pensino come noi», ha concluso Montaruli.